Albiomin 20%
Condividi


CERCA FARMACI O MALATTIE O SINTOMI
  www.carloanibaldi.com
 

INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

Pubblicità

 

Pubblicità

 

 

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

ALBIOMIN 20%


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

Albumina umana.

Albiomin 20% (200 g/l) si presenta come una soluzione contenente 200 g/l di proteine totali, di cui almeno il 95% è costituito da albumina umana.

Il prodotto ha un effetto iperoncotico.

Per l’elenco degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Soluzione per infusione

Liquido chiaro, leggermente viscoso. È pressoché incolore, giallo, ambrato o verde.


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Ripristino e mantenimento della volemia quando il deficit di volume è accertato e l’uso di un colloide è appropriato.

La scelta dell’albumina piuttosto che di un colloide artificiale dipende dalla situazione clinica del paziente, tenendo conto delle raccomandazioni ufficiali.



Pubblicità

 


04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

La concentrazione della preparazione di albumina, il dosaggio e la velocità di infusione dipendono dal singolo caso specifico.

Posologia

La dose necessaria dipende dal peso del paziente, dalla gravità del trauma o della malattia e dalla perdita continua di liquidi e proteine. Per determinare la dose necessaria occorre effettuare misurazioni relative all’adeguatezza del volume in circolo e non dei livelli di albumina nel plasma.

Se si deve somministrare albumina umana, occorre tenere regolarmente monitorati i parametri emodinamici tenendo conto di:

–  pressione arteriosa e frequenza delle pulsazioni

–  pressione venosa centrale

–  pressione di incuneamento dell’arteria polmonare

–  diuresi

–  elettroliti

–  ematocrito/emoglobina

Modo di somministrazione

L’albumina umana può essere somministrata direttamente per via endovenosa. Oppure può essere diluita in una soluzione isotonica (e.g. 0.9% cloruro di sodio).

La velocità di infusione dipende dalla situazione individuale e dalle indicazioni terapeutiche.

In caso di plasmaferesi la velocità di infusione deve essere adeguata alla velocità di rimozione del plasma.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Ipersensibilità ai preparati a base di albumina o a uno qualsiasi degli eccipienti.


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Nel caso vi sia il sospetto di una reazione di tipo allergico o da anafilassi, interrompere immediatamente l’infusione. In caso di shock mettere in atto la terapia medica standard per questo tipo di situazione.

L’albumina deve essere utilizzata con cautela quando l’ipervolemia e le sue conseguenze o la diluizione del sangue possono rappresentare un rischio per il paziente. Esempi di tali condizioni sono:

–  insufficienza cardiaca scompensata

–  ipertensione

–  varici esofagee

–  edema polmonare

–  diatesi emorragica

–  grave anemia

–  anuria renale e post-renale

L’effetto colloido osmotico dell’albumina umana 20% (200 g/l) è circa 4 volte quella del plasma. Perciò quando viene somministrata albumina concentrata, è necessario assicurare un’adeguata idratazione del paziente. I pazienti devono essere attentamente monitorati in riferimento a rischi di sovraccarico circolatorio e iperidratazione.

Le soluzioni contenenti albumina umana 200-250 g/l hanno bassi contenuti in elettroliti, se paragonate alle soluzioni con albumina umana 40-50 g/l. Quando viene somministrata l’albumina, lo stato elettrolitico del paziente deve essere tenuto sotto controllo (vedere paragrafo 4.2) e l’equilibrio elettrolitico deve essere ripristinato e mantenuto adottando i trattamenti specifici.

Le soluzioni di albumina non devono essere diluite con acqua per preparazioni iniettabili, perché ciò può causare emolisi nei riceventi.

Se si devono sostituire volumi relativamente elevati, è necessario effettuare controlli della coagulazione e dell’ematocrito. Particolare attenzione deve essere posta nei confronti di un’adeguata sostituzione di altri componenti del sangue (fattori della coagulazione, elettroliti, piastrine ed eritrociti).

Se la dose e la velocità di infusione non vengono adeguate alla situazione circolatoria del paziente, si può verificare ipervolemia. Ai primi sintomi di sovraccarico cardiovascolare (emicrania, dispnea, congestione della vena giugulare), o di aumento della pressione arteriosa e venosa, o di edema polmonare, l’infusione deve essere interrotta immediatamente.

Le misure standard per prevenire infezioni conseguenti all’uso di medicinali ottenuti da sangue umano o plasma includono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pool plasmatici, utilizzando specifici marker di infezione, e l’inserimento di passaggi produttivi efficaci di rimozione/inattivazione virale. Malgrado ciò, quando vengono somministrati medicinali ottenuti da sangue umano o plasma, la possibilità di trasmissione di agenti infettivi non può essere completamente esclusa. Questo riguarda anche virus di natura sconosciuta o emergenti e altri patogeni.

Non sono stati segnalati casi di trasmissione di virus con l’albumina prodotta secondo le specifiche della Farmacopea Europea in base a procedure ben definite.

Ogni volta che Albiomin 20% (200 g/l) viene somministrata a un paziente, si raccomanda vivamente di annotare il nome e il numero di lotto del prodotto al fine di poter risalire sempre dal paziente al lotto di produzione.


Links sponsorizzati

 

04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Non sono note interazioni specifiche dell’albumina umana con altri medicinali.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

La sicurezza dell’uso di Albiomin 20% (200 g/l) in gravidanza non è stata stabilita da studi clinici controllati. Tuttavia, i dati clinici relativi all’albumina suggeriscono che sono da escludere effetti dannosi sul corso della gravidanza, sul feto e sul neonato.

Gli studi sperimentali condotti sugli animali non sono sufficienti per dimostrare la sicurezza nei confronti della riproduzione, dello sviluppo embrionale e fetale, del decorso della gestazione e dello sviluppo peri e post-natale

Comunque l’albumina umana è un normale costituente del sangue umano.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

Non sono stati osservati effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Lievi reazioni avverse, come rossore, orticaria, febbre e nausea, sono rare. Queste reazioni scompaiono di solito rapidamente con il rallentamento della velocità di infusione o l’interruzione dell’infusione. Molto raramente, possono manifestarsi reazioni gravi che possono giungere fino allo shock. In questi casi, interrompere immediatamente l’infusione e intraprendere una terapia adeguata. Per la sicurezza relativa agli agenti infettivi, vedere il par. 4.4.


Links sponsorizzati

 

04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Una dose o una velocità di infusione troppo elevate possono causare ipervolemia. Ai primi sintomi di sovraccarico cardiovascolare (emicrania, dispnea, congestione della vena giugulare), o di incremento della pressione arteriosa, della pressione venosa centrale e di edema polmonare, l’infusione deve essere immediatamente interrotta e i parametri circolatori del paziente devono essere attentamente monitorati.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Gruppo farmacoterapeutico: sostituti del plasma e frazioni delle proteine plasmatiche, codice ATC: B05AA01.

L’albumina umana rappresenta quantitativamente più della metà delle proteine totali presenti nel plasma e costituisce circa il 10% dell’attività di sintesi proteica del fegato.

Dati chimico-fisici: l’albumina umana 40-50 g/l ha un effetto lievemente ipo-oncotico sul plasma normale. L’albumina umana 200 g/l ha un corrispondente effetto iperoncotico.

Le più importanti funzioni fisiologiche dell’albumina sono date dal suo contributo alla pressione oncotica del sangue e dalla sua funzione di trasporto. L’albumina stabilizza il volume del sangue in circolo e ha funzione di trasporto di ormoni, enzimi, farmaci e tossine.


Links sponsorizzati

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

In condizioni normali, la concentrazione totale di albumina è 4-5 g/kg di peso corporeo, di cui il 40-45% è presente nel comparto vascolare e il restante 55-60% si trova nello spazio extravascolare. Una accresciuta permeabilità capillare altera la cinetica dell’albumina e si può verificare una distribuzione anormale in situazioni di gravi ustioni e shock settico.

In condizioni normali, l’albumina ha un’emivita media di circa 19 giorni. L’equilibrio tra la sintesi e il catabolismo è normalmente raggiunto da una regolazione a feed-back. L’eliminazione avviene principalmente in sede intracellulare ad opera di proteasi lisosomiali.

Nei soggetti sani, meno del 10% dell’albumina infusa lascia il compartimento vascolare durante le prime due ore successive all’infusione. L’effetto sul volume plasmatico varia considerevolmente da individuo a individuo. In alcuni pazienti il volume plasmatico può rimanere elevato per alcune ore. Tuttavia, nei pazienti gravi, l’albumina può fuoriuscire dallo spazio vascolare in quantità cospicue a una velocità imprevedibile.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

L’albumina umana è un normale costituente del plasma umano e agisce come l’albumina fisiologica.

Negli animali, i test di tossicità per somministrazione singola sono di scarsa rilevanza, e non permettono la valutazione delle dosi tossiche o letali o di stabilire la relazione dose-effetto. I test di tossicità per somministrazioni ripetute sono impraticabili nei modelli animali a causa dello sviluppo di anticorpi verso proteine eterologhe.

Ad oggi, non sono stati riportati casi di tossicità embrio-fetale e di potenzialità oncogene o mutagene associati all’albumina umana.

Non sono stati descritti sintomi di tossicità acuta nei modelli animali.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Caprilato (16 mmol/l), N-acetil-DL-triptofanato (16 mmol/l), Ioni di sodio (122 mmol/l), acqua per preparazioni iniettabili ad 1000 ml.


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

L’albumina umana non deve essere mescolata con altri prodotti medicinali (ad eccezione del diluente raccomandato), sangue intero e concentrato di globuli rossi.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

3 anni.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Non conservare a una temperatura superiore a 25°C. Non congelare.

Conservare il contenitore nella scatola esterna per tenere il prodotto al riparo dalla luce.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

50 ml o 100 ml di soluzione in un flaconcino (vetro di tipo II) con un tappo in gomma grigio (bromobutyle) e una chiusura (in alluminio) – confezione di un flaconcino.


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

La soluzione può essere somministrata direttamente per via endovenosa, oppure può essere diluita in una soluzione isotonica (e.g. 0.9% di cloruro di sodio).

Le soluzioni di albumina non devono essere diluite con acqua per preparazioni iniettabili, perchè ciò può causare emolisi nei riceventi.

Se occorre somministrare quantità elevate, il prodotto deve essere portato a temperatura ambiente o a temperatura corporea prima dell’uso.

La soluzione deve essere limpida o leggermente opalescente. Non usare soluzioni torbide o che presentano depositi. Questo può essere indizio che la proteina è instabile o che la soluzione è contaminata.

Una volta aperto il contenitore, il contenuto deve essere utilizzato immediatamente. Il prodotto rimasto inutilizzato deve essere smaltito secondo le disposizioni locali vigenti.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Biotest Pharma GmbH

Landsteinerstraße 5

D-63303 Dreieich

Germania

Rappresentante in Italia:

Biotest Italia srl

Via Leonardo da Vinci 43

Trezzano s/N (Milano)


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Albiomin 20% (200 g/l) soluzione per infusione

AIC n. 039073022/M - 1 flaconcino in vetro da 50 ml

Albiomin 20% (200 g/l) soluzione per infusione

AIC n. 039073034/M - 1 flaconcino in vetro da 100 ml


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

3 luglio 2009


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

3 luglio 2009