Bridion 100 Mg/Ml Soluzione Iniettabile
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

BRIDION 100 MG/ML SOLUZIONE INIETTABILE


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

1 ml contiene sugammadex sodico equivalente a 100 mg di sugammadex

2 ml contiene sugammadex sodico equivalente a 200 mg di sugammadex

5 ml contiene sugammadex sodico equivalente a 500 mg di sugammadex

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Eccipiente:

Ogni ml contiene 9,7 mg di sodio (vedere paragrafo 4.4).


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Soluzione iniettabile (iniezione).

Soluzione trasparente, da incolore a giallo chiaro.

Il pH è compreso tra 7 e 8 e l’osmolarità è compresa tra 300 e 500 mOsm/kg.


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Inversione del blocco neuromuscolare indotto da rocuronio o vecuronio.

Per la popolazione pediatrica: sugammadex è raccomandato solo per l’inversione di routine del blocco indotto da rocuronio in bambini e adolescenti.



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Sugammadex deve essere somministrato solo da un anestesista o sotto la sua supervisione. Si raccomanda l’uso di un’adeguata tecnica di monitoraggio neuromuscolare per controllare il recupero dal blocco neuromuscolare. Come nella normale pratica post-anestesia, dopo il blocco neuromuscolare si raccomanda di monitorare il paziente nell’immediato periodo post-operatorio per escludere eventi indesiderati, tra cui la ricomparsa del blocco (vedere paragrafo 4.4). Quando, entro 6 ore dalla somminstrazione di sugammadex, vengono somministrati per via parenterale medicinali che possono provocare interazioni da spiazzamento, il paziente deve essere monitorato per i segni di un’eventuale ricomparsa del blocco (vedere paragrafo 4.4 e 4.5).

La dose di sugammadex raccomandata dipende dal livello di blocco neuromuscolare da invertire.

La dose raccomandata non dipende dal regime anestetico.

Sugammadex può essere utilizzato per invertire diversi livelli di blocco neuromuscolare indotto da rocuronio o vecuronio.

Adulti:

Inversione ordinaria:

Se il recupero dal blocco indotto da rocuronio o vecuronio ha raggiunto un valore di almeno 1-2 PTC (Conta Post Tetanica), la dose di sugammadex raccomandata è di 4 mg/kg di peso corporeo. Il tempo mediano al ripristino di un valore di 0,9 del rapporto T4/T1 è di circa 3 minuti (vedere paragrafo 5.1).

È raccomandata una dose di 2 mg/kg di peso corporeo di sugammadex in presenza di un recupero spontaneo giunto sino alla ricomparsa di T2 dopo blocco indotto da rocuronio o vecuronio. Il tempo mediano al ripristino di un valore di 0,9 del rapporto T4/T1 è di circa 2 minuti (vedere paragrafo 5.1).

L’impiego delle dosi raccomandate per l’inversione ordinaria determina un tempo mediano di recupero del rapporto T4/T1 leggermente più rapido del valore di 0,9 per rocuronio quando confrontato con il blocco neuromuscolare indotto da vecuronio (vedere paragrafo 5.1).

Inversione immediata del blocco indotto da rocuronio:

Quando è clinicamente necessario conseguire un’inversione immediata dopo somministrazione di rocuronio, è raccomandata una dose di 16 mg/kg di peso corporeo di sugammadex. Quando si somministrano 16 mg/kg di peso corporeo di sugammadex 3 minuti dopo una dose in bolo da 1,2 mg/kg di peso corporeo di bromuro di rocuronio è lecito attendersi un tempo mediano al ripristino di un valore di 0,9 del rapporto T4/T1 di circa 1,5 minuti (vedere paragrafo 5.1).

Non esistono dati per raccomandare l’uso di sugammadex per l’inversione immediata dopo blocco indotto da vecuronio.

Risomministrazione di sugammadex:

Nell’evenienza eccezionale di un nuovo blocco in sede post-operatoria (vedere paragrafo 4.4), dopo una dose iniziale di 2 mg/kg o 4 mg/kg di sugammadex, si raccomanda la somministrazione di un’ulteriore dose di sugammadex da 4 mg/kg.

Dopo una seconda dose di sugammadex, il paziente deve essere monitorato attentamente per accertare il ripristino valido della funzione neuromuscolare.

Risomministrazione di rocuronio o vecuronio dopo sugammadex:

Deve essere osservato un tempo di attesa di 24 ore (vedere paragrafo 4.4).

Ulteriori informazioni su particolari popolazioni di pazienti:

Pazienti con funzione renale alterata:

In presenza di un’alterazione della funzione renale da lieve a moderata (clearance della creatinina ≥ 30 e < 80 ml/min), le raccomandazioni posologiche sono le stesse che si applicano negli adulti.

L’uso di sugammadex in pazienti con grave alterazione della funzione renale (inclusi i pazienti che necessitano di dialisi (ClCr < 30 ml/min)) non è raccomandato (vedere paragrafo 4.4).

Pazienti anziani:

Dopo la somministrazione di sugammadex e alla ricomparsa di T2 successiva al blocco indotto da rocuronio, il tempo mediano al ripristino di un valore di 0,9 del rapporto T4/T1 negli adulti (18-64 anni) è stato di 2,2 minuti, nei soggetti in età avanzata (65-74 anni) di 2,6 minuti e nei soggetti molto anziani (≥ 75 anni) di 3,6 minuti. Sebbene nell’anziano i tempi di recupero tendano a essere più lenti, si devono seguire le stesse raccomandazioni posologiche degli adulti (vedere paragrafo 4.4).

Pazienti obesi:

Nei pazienti obesi la dose di sugammadex deve essere basata sul peso corporeo effettivo. Si devono seguire le stesse raccomandazioni posologiche degli adulti.

Pazienti con funzione epatica alterata:

In presenza di un’alterazione della funzionalità epatica da lieve a moderata: poiché sugammadex è escreto principalmente per via renale, non sono richiesti adeguamenti della posologia.

Non sono stati condotti studi in pazienti con funzione epatica alterata e pertanto i pazienti che presentano una grave alterazione della funzione epatica devono essere trattati con grande cautela (vedere paragrafo 4.4).

Popolazione pediatrica:

I dati sulla popolazione pediatrica sono limitati (un solo studio per l’inversione del blocco indotto dal rocuronio alla ricomparsa di T2).

Bambini e adolescenti:

Per l’inversione ordinaria del blocco indotto da rocuronio alla ricomparsa di T2 in bambini e adolescenti (2-17 anni) si raccomanda la somministrazione di 2 mg/kg di sugammadex. Altre situazioni di inversione ordinaria non sono state analizzate e non sono dunque raccomandate fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati.

L’inversione immediata del blocco in bambini e adolescenti non è stata studiata e non è dunque raccomandata fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati.

Bridion 100 mg/ml può essere diluito a 10 mg/ml per aumentare l’accuratezza del dosaggio nella popolazione pediatrica (vedere paragrafo 6.6).

Neonati a termine e lattanti:

L’esperienza sull’uso di sugammadex nei bambini piccoli (da 30 giorni a 2 anni di età) è limitata e nei neonati a termine (con meno di 30 giorni di vita) l’uso del farmaco non è stato studiato. L’uso di sugammadex nei neonati a termine e nei bambini piccoli non è dunque raccomandato fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati.

Modo di somministrazione:

Sugammadex deve essere somministrato per via endovenosa mediante singola iniezione in bolo.

L’iniezione in bolo deve essere somministrata rapidamente, nell’arco di 10 secondi, direttamente in una vena o in una linea endovenosa esistente (vedere paragrafo 6.6). Negli studi clinici sugammadex è stato somministrato soltanto mediante singola iniezione in bolo.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti.


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Monitoraggio della funzione respiratoria durante il recupero:

Dopo l’inversione del blocco neuromuscolare i pazienti devono essere sottoposti a supporto respiratorio fino al ripristino di un’adeguata respirazione spontanea. Anche se l’inversione del blocco neuromuscolare è completa, altri medicinali utilizzati nel periodo peri- e post-operatorio potrebbero ridurre la funzione respiratoria e potrebbe pertanto continuare a essere necessario il supporto respiratorio.

Nell’evenienza in cui il blocco neuromuscolare si ripresentasse dopo l’estubazione si deve fornire una ventilazione adeguata.

Ricomparsa del blocco:

Negli studi clinici sono stati riferiti casi di ricomparsa del blocco verificatisi soprattutto con la somministrazione di dosi subottimali (negli studi per la determinazione del dosaggio). Per evitare la ripresentazione del blocco neuromuscolare si devono utilizzare le dosi raccomandate per l’inversione ordinaria e immediata (vedere paragrafo 4.2).

Tempi di attesa per la risomministrazione di miorilassanti dopo inversione con sugammadex:

Se è necessario somministrare nuovamente rocuronio o vecuronio è raccomandato un tempo di attesa di 24 ore.

Se è necessario istituire un blocco neuromuscolare prima che sia trascorso il tempo di attesa raccomandato, si deve utilizzare un agente di blocco neuromuscolare non steroideo.

Funzione renale alterata:

Nei pazienti con un’insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min) l’escrezione di sugammadex o del complesso sugammadex-rocuronio è risultata ritardata; non sono comunque stati osservati segni di una ricomparsa del blocco neuromuscolare in questi pazienti. I dati rilevati in un limitato numero di pazienti con insufficienza renale e con necessità di dialisi indicano una riduzione trascurabile dei livelli plasmatici di sugammadex con l’emodialisi. L’utilizzo di sugammadex in pazienti con grave insufficienza renale non è raccomandato.

Interazioni dovute all’effetto protratto di rocuronio o vecuronio:

Quando si utilizzano, nel periodo post-operatorio, medicinali che potenziano il blocco neuromuscolare si deve prestare particolare attenzione alla possibile ricomparsa del blocco. Consultare il foglio illustrativo di rocuronio o vecuronio per conoscere l’elenco dei medicinali specifici che potenziano il blocco neuromuscolare. Qualora si osservasse una ricomparsa del blocco, il paziente potrebbe richiedere una ventilazione meccanica e la risomministrazione di sugammadex (vedere paragrafo 4.2).

Potenziali interazioni:

• Interazioni da sequestro:

La somministrazione di sugammadex può causare una riduzione dell’efficacia di alcuni medicinali dovuta alla riduzione delle concentrazioni plasmatiche (libere) (vedere paragrafo 4.5, contraccettivi ormonali).

In queste circostanze il medico deve prendere in considerazione l’opportunità di somministrare nuovamente il medicinale, di somministrare un medicinale equivalente dal punto di vista terapeutico (preferibilmente di una classe chimica diversa) e/o di intervenire in modo non farmacologico, a seconda di cosa sia più opportuno.

• Interazioni da spiazzamento:

La somministrazione di alcuni medicinali dopo sugammadex potrebbe, in linea teorica, spiazzare il rocuronio o il vecuronio dal sugammadex. Ciò potrebbe determinare una ricomparsa del blocco. In questa evenienza il paziente deve essere ventilato. In caso di infusione la somministrazione del medicinale che ha provocato lo spiazzamento deve essere interrotta. In condizioni in cui possono prevedersi potenziali interazioni da spiazzamento, se si somministra per via parenterale un altro medicinale nelle 6 ore successive alla somministrazione di sugammadex, i pazienti devono essere monitorati attentamente per escludere segni di ricomparsa del blocco (per un periodo massimo di 15 minuti circa). Interazioni da spiazzamento sono al momento previste soltanto per poche sostanze medicinali (toremifene, flucloxacillina e acido fusidico, vedere paragrafo 4.5).

Anestesia leggera:

Negli studi clinici, all’inversione intenzionale del blocco neuromuscolare nel corso di anestesia, si sono occasionalmente osservati segni di un’anestesia leggera (movimenti, tosse, smorfie e suzione del tubo endotracheale).

Se il blocco neuromuscolare è annullato, mentre permane l’anestesia, si devono somministrare ulteriori dosi di anestetico e/o oppiaceo, secondo indicazione clinica.

Alterazione della funzione epatica:

Non essendo sugammadex metabolizzato né escreto per via epatica, non sono stati condotti studi in pazienti con funzione epatica alterata. I pazienti con grave alterazione della funzione epatica devono essere trattati con grande cautela.

Utilizzo in unità di terapia intensiva:

Sugammadex non è stato studiato in pazienti che hanno ricevuto rocuronio o vecuronio in una unità di terapia intensiva.

Utilizzo per l’inversione del blocco indotta da miorilassanti diversi da rocuronio e vecuronio:

Sugammadex non deve essere utilizzato per invertire il blocco indotto da agenti di blocco neuromuscolare non steroidei, quali succinilcolina o composti benzilisochinolinici.

Sugammadex non deve essere utilizzato per annullare il blocco neuromuscolare indotto da agenti di blocco neuromuscolare steroidei diversi da rocuronio e vecuronio, poiché, in queste circostanze non sono disponibili dati sull’efficacia e sulla sicurezza. Sono disponibili dati limitati sull’inversione del blocco indotto dal pancuronio, ma si consiglia di non utilizzare sugammadex in questa circostanza.

Recupero ritardato:

Le condizioni che determinano un prolungato tempo di circolo, quali malattie cardiovascolari, età avanzata (per il tempo al recupero nell’anziano vedere paragrafo 4.2) o stato edematoso, si possono associare a tempi di recupero più lunghi.

Reazioni allergiche:

I medici devono essere preparati all’eventualità di reazioni allergiche e adottare le necessarie precauzioni (vedere paragrafo 4.8).

Pazienti che devono seguire una dieta povera di sodio:

Ciascun ml di soluzione contiene 9,7 mg di sodio. I prodotti contenenti una quantità di sodio pari a 23 mg sono ritenuti essenzialmente “privi di sodio”. Se si deve somministrare una quantità di soluzione superiore ai 2,4 ml, occorre considerare questo dato per i pazienti che devono seguire una dieta a basso contenuto di sodio.

Prolungamento dell’intervallo QTc:

Due approfonditi studi sull’intervallo QTc (n = 146), condotti entrambi in volontari coscienti, hanno dimostrato che sugammadex da solo o in combinazione con rocuronio o vecuronio non si associa a un prolungamento dell’intervallo QTc. I limiti superiori dell’intervallo di confidenza del 95% a una coda, relativi alla differenza del QTc rispetto al placebo, sono stati ben al di sotto del margine di 10 ms per ciascuno dei 12-13 punti temporali valutati in entrambi gli studi.

Nel programma di sviluppo clinico, sono stati riferiti pochi casi di prolungamento dell’intervallo QTc (QTc > 500 msec o incrementi QTc > 60 msec) negli studi clinici nei quali i pazienti ricevevano sugammadex in combinazione con sevoflurano o propofol. In corso di anestesia vengono somministrati diversi medicinali potenzialmente in grado di prolungare il QTc (per es. sevoflurano). Si deve considerare l’opportunità di adottare le normali precauzioni per il trattamento dell’aritmia.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Non sono stati effettuati in soggetti adulti studi di interazione tra sugammadex e altri medicinali. Le informazioni riportate in questo paragrafo si basano sull’affinità di legame tra sugammadex e altri medicinali, su studi non clinici e su simulazioni effettuate utilizzando un modello che ha preso in considerazione l’effetto farmacodinamico degli agenti di blocco neuromuscolare e l’interazione farmacocinetica tra agenti di blocco neuromuscolare e sugammadex. Sulla base dei dati emersi in vitro e in considerazione della farmacocinetica e di altri dati rilevanti, non sono attese interazioni farmacodinamiche clinicamente significative con altri medicinali, ad eccezione delle seguenti:

Per il toremifene, la flucloxacillina e l’acido fusidico non è stato possibile escludere interazioni di spiazzamento (non sono attese interazioni da sequestro di rilievo clinico).

Per i contraccettivi ormonali non è stato possibile escludere un’interazione da sequestro di rilievo clinico (non sono attese interazioni da spiazzamento).

Interazioni che potrebbero compromettere l’efficacia di sugammadex (vedere anche paragrafo 4.4):

Toremifene:

Per quanto concerne il toremifene, che ha una costante di affinità relativamente alta e concentrazioni plasmatiche relativamente alte, può verificarsi un qualche spiazzamento di vecuronio o rocuronio dal sugammadex. Il ripristino di un valore di 0,9 del rapporto T4/T1 potrebbe dunque risultare ritardato nei pazienti che hanno ricevuto toremifene lo stesso giorno dell’intervento.

Somministrazione per via endovenosa di flucloxacillina e acido fusidico:

La somministrazione per via endovenosa di acido fusidico e flucloxacillina a dosi elevate (infusione di 500 mg o più) può causare un qualche spiazzamento di rocuronio o vecuronio dal sugammadex.

L’impiego di questi medicinali nella fase pre-operatoria può determinare un qualche ritardo nel ripristino di un valore di 0,9 del rapporto T4/T1. L'impiego di questi medicinali nel periodo di sorveglianza post-operatorio di 6 ore dopo inversione ordinaria (vedere paragrafo 4.4) deve essere evitato. Se non è possibile evitare la somministrazione di flucloxacillina o acido fusidico in questo lasso di tempo, si deve monitorare attentamente la ventilazione, in particolare nei primi 15 minuti successivi alla somministrazione. Per la risomministrazione di sugammadex vedere il paragrafo 4.2.

Interazioni che potrebbero compromettere l’efficacia di altri medicinali (vedere anche paragrafo 4.4):

Contraccettivi ormonali:

È stato stimato che l’interazione tra 4 mg/kg di sugammadex e un progestinico determina una riduzione dell’esposizione al progestinico (34 % dell’AUC) analoga alla riduzione che si osserva assumendo la dose giornaliera dimenticata di un contraccettivo orale con un ritardo di 12 ore, un’evenienza che può determinare una riduzione dell’efficacia. Per quanto riguarda gli estrogeni, si presume che l’effetto sia meno marcato. Pertanto la somministrazione di una dose in bolo di sugammadex è ritenuta equivalente a una dose giornaliera non assunta di contraccettivi orali steroidei (combinati o a base di solo progestinico). Se sugammadex viene somministrato nello stesso giorno in cui viene assunto un contraccettivo orale, si deve fare riferimento alle indicazioni riportate nel foglio illustrativo del contraccettivo orale in merito alle dosi non assunte. Nel caso di contraccettivi ormonali non orali, la paziente deve utilizzare un metodo contraccettivo non ormonale aggiuntivo per i 7 giorni successivi e fare riferimento alle indicazioni riportate nel foglio illustrativo del medicinale.

Interferenze con le analisi di laboratorio:

In generale sugammadex non interferisce con i risultati delle analisi di laboratorio; possibili eccezioni sono rappresentate dal dosaggio del progesterone nel siero e da alcuni parametri della coagulazione [tempo di tromboplastina parziale attivato, tempo di protrombina, tempo di protrombina (rapporto internazionale normalizzato)]. Tale interferenza è stata osservata in campioni di plasma arricchiti con sugammadex in concentrazione analoga a quella della Cmax osservata dopo la somministrazione di una dose di 16 mg/kg di peso corporeo. La rilevanza clinica di questi risultati è incerta in quanto ciò non è stato studiato nei pazienti.

Popolazione pediatrica

Non sono stati effettuati studi formali di interazione. Per la popolazione pediatrica si devono tenere in considerazione le interazioni sopra menzionate per gli adulti e le avvertenze riportate nel paragrafo 4.4.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Per sugammadex non sono disponibili dati clinici relativi a gravidanze esposte.

Gli studi sull'animale non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3).

E’ necessario essere prudenti nel somministrare il medicinale a donne in stato di gravidanza.

Non è noto se sugammadex venga escreto nel latte materno. Gli studi condotti sull'animale hanno mostrato escrezione di sugammadex nel latte materno. L’assorbimento orale delle ciclodestrine in generale è basso e non si prevedono effetti sul lattante dopo somministrazione di una singola dose ad una donna che allatta al seno.

Sugammadex può essere utilizzato durante l’allattamento.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

La sicurezza di sugammadex è stata valutata sulla base di un database integrato di dati sulla sicurezza raccolti su circa 1700 pazienti e 120 volontari. La disgeusia (sapore metallico o amaro), che ha rappresentato la reazione avversa più comune, è stata rilevata principalmente dopo la somministrazione di dosi di sugammadex ≥ 32 mg/kg di peso corporeo. In alcuni soggetti dopo la somministrazione di sugammadex sono state riferite reazioni di tipo allergico (quali vampate, rash eritematoso) e in uno di questi casi è stata confermata una lieve reazione allergica.

Apparato Incidenza Effetto indesiderato
Disturbi del sistema immunitario Non comune (≥1/1.000, <1/100) Reazioni allergiche (vedere paragrafo 4.4)
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura Comune (≥1/100, <1/10) Complicazione da anestesia (vedere paragrafo 4.4)
Non comune (≥1/1.000, <1/100) Stato di coscienza non voluto durante l’anestesia
Patologie del sistema nervoso Molto comune (≥1/10) nei volontari sani Disgeusia

Complicanze dell’anestesia:

Tra le complicanze dell’anestesia che indicano un ripristino della funzione neuromuscolare vi sono il movimento di un arto o del corpo, oppure tosse durante la procedura anestetica o chirurgica, smorfie o suzione del tubo endotracheale. Vedere paragrafo 4.4.“anestesia leggera”.

Stato di coscienza:

In soggetti trattati con sugammadex sono stati riferiti alcuni casi di stato di coscienza. La correlazione con sugammadex non è però certa.

Ricomparsa del blocco:

Nel database di studi accorpati di fase I-III che hanno previsto un gruppo placebo, l’incidenza della ricomparsa del blocco, determinato mediante monitoraggio neuromuscolare, è stata del 2 % con sugammadex e dello 0 % nel gruppo placebo. Virtualmente, tutti i casi segnalati sono emersi da studi per la determinazione del dosaggio, nei quali è stata somministrata una dose subottimale (inferiore a 2 mg/kg) (vedere paragrafo 4.4).

Ulteriori informazioni su particolari popolazioni di pazienti

Pazienti con storia di complicanze polmonari:

In uno studio clinico condotto su pazienti con storia di complicanze polmonari, tra gli eventi avversi di possibile correlazione con il farmaco è stato riferito in due pazienti broncospasmo per il quale non è stato possibile escludere completamente una relazione causale. Come con tutti i pazienti con storia di complicanze polmonari, il medico deve essere consapevole del possibile verificarsi di broncospasmo.

Popolazione pediatrica

Un database limitato indica che il profilo di sicurezza di sugammadex (fino a 4 mg/kg di peso corporeo) in pazienti pediatrici è analogo a quello negli adulti.


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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Negli studi clinici è stato riferito 1 caso di sovradosaggio accidentale con una dose di 40 mg/kg di peso corporeo, che non ha però avuto effetti indesiderati significativi. In uno studio di tollerabilità condotto nell’uomo, sugammadex è stato somministrato in dosi fino a 96 mg/kg di peso corporeo. Non sono stati riferiti eventi avversi correlati al dosaggio, né eventi avversi gravi.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Categoria farmacoterapeutica: tutti gli altri prodotti terapeutici, codice ATC: V03AB35

Meccanismo d'azione:

Sugammadex, una ciclodestrina gamma-modificata, è un agente legante in modo selettivo i miorilassanti. Genera un complesso con gli agenti di blocco neuromuscolare rocuronio o vecuronio nel plasma e riduce di conseguenza la quantità di agente di blocco neuromuscolare in grado di legarsi ai recettori nicotinici presenti sulla giunzione neuromuscolare. Ciò determina un’inversione del blocco neuromuscolare indotta da rocuronio o vecuronio.

Effetti farmacodinamici:

Sugammadex è stato somministrato nell’intervallo di dose di 0,5-16 mg/kg di peso corporeo nell’ambito di studi dose-risposta sul blocco indotto da rocuronio (0,6 – 0,9 – 1,0 e 1,2 mg/kg di peso corporeo di bromuro di rocuronio con e senza dosi di mantenimento) e sul blocco indotto da vecuronio (0,1 mg/kg di peso corporeo di bromuro di vecuronio con o senza dosi di mantenimento) in diversi momenti del blocco e in blocchi di diverse intensità. In questi studi è emersa una chiara relazione dose-risposta.

Efficacia e sicurezza cliniche:

Sugammadex può essere somministrato in diversi momenti dopo la somministrazione di bromuro di rocuronio o vecuronio:

Inversione ordinaria - blocco neuromuscolare profondo:

In uno studio pivotal, i pazienti sono stati assegnati per randomizzazione a ricevere rocuronio o vecuronio. Dopo l’ultima dose di rocuronio o vecuronio, a una PTC di 1-2, sono stati somministrati 4 mg/kg di peso corporeo di sugammadex o 70 mcg/kg di peso corporeo di neostigmina in ordine casuale. Il tempo dall’inizio della somministrazione di sugammadex o neostigmina al ripristino di un valore di 0,9 del rapporto T4/T1 è stato il seguente:

Tempo (minuti) tra la somministrazione di sugammadex o neostigmina in corso di blocco neuromuscolare profondo (PTC: 1-2) indotto da rocuronio o vecuronio e il ripristino di un valore di 0,9 del rapporto T4/T1

Agente di blocco neuromuscolare Regime di trattamento
Sugammadex (4 mg/kg di peso corporeo) Neostigmina (70 mcg/kg di peso corporeo)
Rocuronio  
N 37 37
Mediana (minuti) 2,7 49,0
Range 1,2-16,1 13,3-145,7
Vecuronio  
N 47 36
Mediana (minuti) 3,3 49,9
Range 1,4-68,4 46,0-312,7

Inversione ordinaria - blocco neuromuscolare moderato:

In un altro studio pivotal, i pazienti sono stati randomizzati a ricevere rocuronio o vecuronio. Dopo l’ultima dose di rocuronio o vecuronio, alla ricomparsa di T2, sono stati somministrati in ordine casuale 2,0 mg/kg di peso corporeo di sugammadex o 50 mcg/kg di peso corporeo di neostigmina. Il tempo dall’inizio della somministrazione di sugammadex o neostigmina al ripristino di un valore di 0,9 del rapporto T4/T1 è stato il seguente:

Tempo (minuti) dalla somministrazione di sugammadex o neostigmina alla ricomparsa di T2 dopo somministrazione di rocuronio o vecuronio fino al ripristino di un valore di 0,9 del rapporto T4/T1

Agente di blocco neuromuscolare Regime di trattamento
Sugammadex (2 mg/kg di peso corporeo) Neostigmina (50 mcg/kg di peso corporeo)
Rocuronio  
N 48 48
Mediana (minuti) 1,4 17,6
Range 0,9-5,4 3,7-106,9
Vecuronio  
N 48 45
Mediana (minuti) 2,1 18,9
Range 1,2-64,2 2,9-76,2

L’inversione con sugammadex del blocco neuromuscolare indotto da rocuronio è stata confrontata con l'inversione con neostigmina del blocco neuromuscolare indotto da cis-atracurio. Alla ricomparsa di T2 è stata somministrata una dose di sugammadex da 2 mg/kg di peso corporeo o una dose di neostigmina da 50 mcg/kg di peso corporeo. L’inversione con sugammadex del blocco neuromuscolare indotto da rocuronio è stata più rapida rispetto all’inversione con neostigmina del blocco neuromuscolare indotto dal cis-atracurio:

Tempo (minuti) dalla somministrazione di sugammadex o neostigmina alla ricomparsa di T2 in seguito alla somministrazione di rocuronio o cis-atracurio fino al ripristino di un valore di 0,9 del rapporto T4/T1.

Agente di blocco neuromuscolare Regime di trattamento
Rocuronio e sugammadex (2 mg/kg di peso corporeo) Cisatracuro e neostigmina (50 mcg/kg di peso corporeo)
N 34 39
Mediana (minuti) 1,9 7,2
Range 0,7-6,4 4,2-28,2

Inversione immediata:

Il tempo di recupero dal blocco neuromuscolare indotto da succinilcolina (1 mg/kg di peso corporeo) è stato confrontato con il tempo di recupero indotto da sugammadex dal blocco neuromuscolare indotto da rocuronio (1,2 mg/kg di peso corporeo).

Tempo (minuti) dalla somministrazione di rocuronio e sugammadex o succinilcolina fino al ripristino del 10 % di T1

Agente di blocco neuromuscolare Regime di trattamento
Rocuronio e sugammadex (16 mg/kg di peso corporeo) Cisatracuro e neostigmina (1 mcg/kg di peso corporeo)
N 55 55
Mediana (minuti) 4,2 7,1
Range 3,5-7,7 3,7-10,5

In un’analisi di dati aggregati sono emersi i seguenti tempi di recupero associati alla somministrazione di 16 mg/kg di peso corporeo di sugammadex dopo 1,2 mg/kg di peso corporeo di bromuro di rocuronio:

Tempo (minuti) dalla somministrazione di sugammadex 3 minuti dopo il rocuronio al ripristino di un valore del rapporto T4/T1 pari a 0,9 - 0,8 o 0,7.

  T4/T1 a 0,9 T4/T1 a 0,8 T4/T1 a 0,7
N 65 65 65
Mediana (minuti) 1,5 1,3 1,1
Range 0,5-14,3 0,5-6,2 0,5-3,3

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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

I parametri farmacocinetici del sugammadex sono stati calcolati dalla somma totale delle concentrazioni di sugammadex legato e non legato sotto forma di complesso. Si assume che parametri farmacocinetici quali la clearance ed il volume di distribuzione siano gli stessi per il sugammadex legato e non legato sotto forma di complesso, in pazienti anestetizzati.

Distribuzione:

Il volume allo stato stazionario della distribuzione di sugammadex è di circa 11-14 litri. Come dimostrato in vitro utilizzando plasma umano maschile e sangue intero, né sugammadex né il complesso sugammadex-rocuronio si legano alle proteine plasmatiche o agli eritrociti. Sugammadex presenta una cinetica lineare nell’intervallo di dose 1-16 mg/kg di peso corporeo, se somministrato in bolo endovenoso.

Metabolismo:

Negli studi preclinici e clinici non sono stati rilevati metaboliti del sugammadex e l’unica via di eliminazione del prodotto inalterato osservata è stata quella renale.

Eliminazione:

L’emivita di eliminazione (t½) di sugammadex negli adulti è di 1,8 ore e la clearance plasmatica è stimata in 88 ml/min. Uno studio sull’equilibrio di massa ha dimostrato che più del 90 % della dose è escreto nell’arco di 24 ore. Il 96 % della dose è risultato escreto nelle urine, e il 95 % di tale frazione era rappresentato da sugammadex in forma inalterata. L’escrezione mediante le feci o l’aria espirata è risultata inferiore allo 0,02 % della dose. La somministrazione di sugammadex a volontari sani ha determinato una maggiore eliminazione renale del rocuronio legato.

Popolazioni di pazienti speciali:

Pazienti anziani e con alterazione della funzione renale:

Di seguito sono presentati i parametri farmacocinetici basati su modelli farmacocinetici in pazienti anziani tipici e/o in pazienti con funzione renale alterata:

Soggetto tipico (75 kg di peso corporeo) Clearance (ml/min) Volume di distribuzione allo sato stazionario (1) Emivita di eliminazione (h)
Adulto (40 anni) CrCl normale: 100 ml/min 88 (25,0%) 11,4 (22,9%) 1,8 (32,9%)
Adulto (40 anni) Lieve disfunzione renale, CrCl: 50 ml/min 71 (23,6%) 11,4 (23,0%) 2,2 (33,3%)
Adulto (40 anni) Disfunzione renale moderata, CrCl: 30 ml/min 28 (24,4%) 11,4 (23,5%) 5,2 (32,9%)
Anziano (75 anni) CrCl normale: 80 ml/min 80 (24,0%) 13,5 (24,4%) 2,4 (34,9%)
Anziano (75 anni) Lieve disfunzione renale, CrCl: 50 ml/min 72 (24,5%) 13,2 (24,2%) 2,6 (34,6%)
Anziano (75 anni) Disfunzione renale moderata, CrCl: 30 ml/min 28 (24,7%) 13,4 (23,8%) 6,1 (36,5%)

Sono presentati i valori medi e i CV (%).

Popolazione pediatrica:

È stata valutata la farmacocinetica in pazienti pediatrici (n = 51) di età compresa tra 0 e 17 anni utilizzando un'analisi farmacocinetica (PK) di popolazione. Nei pazienti al di sotto dei 18 anni di età il volume di distribuzione e la clearance aumentano di pari passo con l’età. La variabilità delle concentrazioni plasmatiche di sugammadex nei pazienti pediatrici è analoga a quella dei pazienti adulti.

Di seguito sono riassunti i principali parametri farmacocinetici (PK) di due pazienti pediatrici tipici:

Parametri PK di sugammadex in pazienti pediatrici tipici
Parametro PK
Bambino (età 8 anni)
Adolescente (età 15 anni)
Emivita di eliminazione
0,9
1,7
Volume di distribuzione allo stato stazionario (I)
3,1
9,1
Clearance (ml/min)
41
71

Sesso:

Non sono state osservate differenze nei due sessi.

Razza:

In uno studio condotto su soggetti giapponesi e caucasici sani non sono state osservate differenze clinicamente rilevanti nei parametri farmacocinetici. I limitati dati a disposizione non indicano differenze nei parametri farmacocinetici dei soggetti di pelle nera o degli afroamericani.

Peso corporeo:

L’analisi farmacocinetica della popolazione di pazienti adulti e anziani non ha messo in evidenza alcuna relazione clinicamente rilevante di clearance e volume di distribuzione con il peso corporeo.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

I dati non-clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di safety pharmacology, tossicità a dosi ripetute, potenziale genotossico e tossicità riproduttiva, tollerabilità locale o compatibilità con il sangue.

Sugammadex viene eliminato rapidamente dalla maggior parte degli organi; tuttavia, nel tessuto osseo e nei denti del ratto è stata osservata una qualche ritenzione del composto. L’idrossiapatite, che rappresenta la matrice inorganica di questi tessuti, è con ogni probabilità il componente coinvolto nel legame reversibile. Gli studi preclinici condotti in ratti giovani e maturi hanno dimostrato che tale accumulo non compromette il colore dei denti, né la qualità, la struttura, il ricambio e lo sviluppo ossei.

In ratti giovani è stata osservata una colorazione biancastra degli incisivi e un disturbo nella formazione dello smalto dopo dosi ripetute, ma a livelli di esposizione superiori di 48-480 volte l’esposizione clinica a 4 mg/kg di peso corporeo.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Acido cloridrico 3,7 % e o idrossido di sodio (per correggere il pH)

Acqua per preparazioni iniettabili.


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti, ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 6.6.

È stata riferita incompatibilità fisica con verapamil, ondansetron e ranitidina.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

3 anni

Dopo la prima apertura e diluizione, stabilità chimica e fisica in uso sono state dimostrate per 48 ore a una temperatura di 2-25 °C. Da un punto di vista microbiologico, il prodotto diluito deve essere utilizzato immediatamente. Se il prodotto non viene usato immediatamente, tempi e condizioni di conservazione prima dell’impiego sono responsabilità dell’utilizzatore; normalmente non dovrebbero essere superiori alle 24 ore a 2 a 8 °C, a meno che la diluizione non sia stata effettuata in condizioni asettiche controllate e convalidate.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Conservare a temperatura inferiore a 30 °C. Non congelare. Tenere il flaconcino nell’astuccio per proteggerlo dalla luce.

Per le indicazioni sulla conservazione del medicinale ricostituito, vedere paragrafo 6.3.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Flaconcino di vetro di tipo I monouso con tappo di gomma clorobutilica grigia e capsula di chiusura a ghiera in alluminio e sigillo a strappo.

Il tappo di gomma del flaconcino non contiene lattice.

Confezioni: 10 flaconcini da 2 ml o 10 flaconcini da 5 ml.

E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Nel caso in cui Bridion venga somministrato nella stessa linea di infusione di altri medicinali, è importante che la linea di infusione venga adeguatamente lavata (per esempio con cloruro di sodio 9 mg/ml (soluzione allo 0,9 %)) fra la somministrazione di Bridion e quella di farmaci di cui sia già stata dimostrata l’incompatibilità con Bridion o per i quali la compatibilità con Bridion non sia stata stabilita.

Sugammadex può essere iniettato nella cannula di una fleboclisi in infusione con le seguenti soluzioni endovenose: cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9 %), glucosio 50 mg/ml (5 %), cloruro di sodio 4,5 mg/ml (0,45 %) e glucosio 25 mg/ml (2,5 %), soluzione di Ringer lattato, soluzione di Ringer, glucosio 50 mg/ml (5 %) in cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9 %).

Per i pazienti pediatrici, Bridion può essere diluito con cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9 %) fino a una concentrazione di 10 mg/ml (vedere paragrafo 6.3).

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

N.V. Organon, Kloosterstraat 6, 5349 AB Oss, Paesi Bassi


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

EU/1/08/446/001

038801015

EU/1/08/446/002

038801027


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

25 Luglio 2008


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina