Hemofil M
Condividi


CERCA FARMACI O MALATTIE O SINTOMI
  www.carloanibaldi.com
 

INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

Pubblicità

 

Pubblicità

 

 

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

HEMOFIL M


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

Principio attivo:

Ogni flacone contiene 250 o 500 o 1000 U.I. (nominali) di Fattore Antiemofilico (Umano), Monoclonale.

Ogni flacone di HEMOFIL M - Fattore Antiemofilico (Umano), Monoclonale riporta in etichetta l’attività AHF espressa in Unità Internazionali.

Eccipienti (stabilizzanti): Albumina (umana) E.P. 125 mg/flacone; Polietilenglicol 3350 B.P. 35 mg/flacone; Istidina U.S.P. 1,25 mMol/flacone; Glicina 0,68 mMol/flacone; Diluente: acqua per iniezioni E.P. 10 ml.


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Preparazione di Fattore Antiemofilico (Umano) per somministrazione endovenosa, in forma di polvere lifilizzata sterile, apirogena, da ricostituire con Acqua per Iniezioni E.P. (diluente) prima della somministrazione.


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

L’HEMOFIL M - Fattore Antiemofilico (Umano), Monoclonale è indicato nella terapia e nella profilassi delle emorragie in pazienti con deficienza di Fattore VIII acquisita e congenita per la prevenzione ed il controllo degli episodi emorragici.

E’ essenziale la corretta identificazione del Fattore VIII come uno dei fattori della coagulazione carenti.

Il farmaco può avere significativo valore terapeutico in pazienti con inibitore del Fattore VIII.



Pubblicità

 


04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Il dosaggio e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravità della malattia; dalla localizzazione; dal grado della emorragia e dalla condizione clinica.

Una unità di “Fattore VIII” è equivalente alla quantità di Fattore VIII fisiologicamente presente in 1 ml di plasma umano. Il calcolo della dose richiesta è basato, empiricamente, sul fatto che 1 U.I. di Fattore VIII per kg di peso corporeo aumenta il Fattore VIII plasmatico dell’1,5-2%.

La seguente formula può essere utilizzata per calcolare la dose richiesta per ottenere una determinata risposta:

U.I. richieste = peso corporeo (kg) x 0,5 Unità/kg x l’aumento desiderato di Fattore VIII (% del normale).

IMPORTANTE: La dose da somministrare e la frequenza delle somministrazioni devono essere sempre rapportate alle singole situazioni cliniche.

Salvo diversa prescrizione medica, si suggerisce il seguente schema posologico:

  Grado della emorragia   Livelli plasmatici di FVIII terapeuticamente necessari   Periodo durante il quale è necessario mantenere il livello plasmatico terapeutico di FVIII
  Episodi emorragici minori (articolazioni)   30%   Almeno 1 giorno, secondo la gravità dell’emorragia
  Emorragie più gravi (muscolari; estrazioni dentarie; traumi cranici; del cavo orale)   40-50%   3-4 giorni o fino a guarigione della ferita
  Emorragie a rischio di vita (chirurgia maggiore; emorragie gastro-intestinali; intra   -craniche; -addominali o -toraciche. Fratture   60-100%   7 giorni, quindi ulteriore terapia per almeno altri 7 giorni

In determinate circostanze possono essere richieste dosi più elevate di quelle calcolate, specialmente nel caso di dose iniziale.

In caso di interventi di chirurgia maggiore è indispensabile un attento monitoraggio della terapia sostitutiva, dosando il fattore VIII plasmatico con esami di laboratorio.

Per la profilassi a lungo termine in pazienti con emofilia A di tipo grave, somministrare ad intervalli di 2-3 giorni dosi da 10 a 50 U.I. per kg di peso corporeo. In alcuni casi, specialmente nei pazienti più giovani, può rendersi necessario abbreviare gli intervalli fra due somministrazioni o aumentare la dose.

In pazienti con anticorpi anti-Fattore VIII (Inibitore) è necessario attuare una terapia specifica.

La presenza di inibitore può essere evidenziata e quantificata con appropriati esami di laboratorio; mediante la determinazione quantitativa possono essere calcolate le unità di Fattore VIII neutralizzate da 1 ml di plasma o dal volume totale (calcolato) del plasma del paziente.

Il dosaggio finale deve essere quindi calcolato sommando il numero di unità di Fattore VIII necessarie al numero di unità neutralizzate dall’inibitore.

In presenza di inibitore, il test del tempo di coagulazione eseguito sul sangue intero può dare una valutazione del dosaggio richiesto più esatta di quella ricavata dal calcolo del Fattore VIII circolante.

L’Hemofil M non è idoneo al trattamento della malattia di von Willebrand.

Metodo di somministrazione

Ricostituire il preparato liofilizzato ed iniettare o infondere lentamente per via endovenosa ad una velocità non superiore ai 10 ml/minuto.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Usare con cautela in pazienti con ipersensibilità già nota ai costituenti del preparato.


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

In caso di insorgenza di reazione allergica o anafilattica interrompere immediatamente la iniezione/infusione.

Seguire le attuali acquisizioni della terapia dello shock.

Controllare con indagini di laboratorio il tasso plasmatico dell’inibitore dopo trattamento prolungato.


Links sponsorizzati

 

04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Non si conosce alcuna interazione dell’Hemofil M con altri prodotti.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Non sono stati eseguiti studi clinici controllati per valutare la sicurezza dei concentrati di Fattore VIII nella gravidanza umana. Gli studi effettuati sull’animale non sono sufficienti a stabilire la sicurezza del farmaco rispetto alla riproduzione; allo sviluppo dell’embrione o del feto; al corso della gestazione ed allo sviluppo peri- e post-natale.

Il concentrato di Fattore VIII deve pertanto essere impiegato, durante la gravidanza e l’allattamento, solo in caso di effettiva necessità.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

L’Hemofil M non influenza la capacità di guidare o di utilizzare macchinari.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

In rari casi sono state osservate reazioni allergiche o anafilattiche ed innalzamento della temperatura corporea.

L’uso di emoderivati può causare insorgenza di inibitore.

A seguito di somministrazione di emoderivati, non può essere del tutto escluso il rischio di trasmissione di infezioni virali o dovute ad agenti patogeni sinora sconosciuti.

Ogni unità di plasma impiegato per la produzione dell’Hemofil M è stata analizzata e trovata non reattiva per l’antigene di superficie dell’epatite B (HBsAg); negativa per la ricerca degli anticorpi al virus dell’immunodeficienza umana (HIV-1 ed HIV-2), negativa per la ricerca degli anticorpi al virus dell’epatite C (HCV).

Ogni unità di plasma è stata inoltre sottoposta a dosaggio quantitativo dell’Alanino-Amino-Trasferasi (ALT) ed il prodotto, durante il processo di produzione è stato sottoposto a procedimenti atti a ridurre il rischio di trasmissione di infezioni virali (trattamento con solventi e detergenti).

Benché non sia stato riferito alcun caso di reazione iperreattiva, poiché l’Hemofil M - Fattore Antiemofilico (Umano), Monoclonale contiene tracce di proteine murine (meno di 10 ng/100 U.I. di AHF), esiste la possibilità teorica che pazienti trattati con questo prodotto sviluppino fenomeni di ipersensibilità alle proteine murine.


Links sponsorizzati

 

04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Ad oggi non sono noti sintomi di sovradosaggio dovuti a concentrati di Fattore VIII.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Il preparato è un Fattore Antiemofilico, derivato da plasma umano, impiegato per la terapia sostitutiva in pazienti con Emofilia A.

Il fattore VIII è responsabile della coagulazione; come co-fattore del fattore IX esso accelera la conversione del fattore X a fattore X-attivato il quale, a sua volta, converte la protrombina in trombina. la trombina converte il fibrinogeno in fibrina che dà luogo al coagulo.


Links sponsorizzati

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

Dopo somministrazione del prodotto, rimangono in circolo circa i 2/3 - ¾ del fattore VIII. Il livello di fattore VIII raggiunto nel plasma deve essere compreso fra l’80% ed il 120% del tasso teorico di fattore VIII calcolato.

Il fattore VIII plasmatico decresce con decadimento esponenziale a due fasi: nella fase iniziale il fattore VIII si distribuisce nei comparti intra- ed extravascolare (fluidi corporei) con emivita plasmatica di 3 - 6 ore. Nella fase successiva (più lenta e che probabilmente rappresenta il consumo di fattore VIII), l’emivita varia fra le 8 e le 20 ore con una emivita media di 12 ore che sembra corrispondere all’emivita fisiologica reale del fattore VIII.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

Il fattore VIII monoclonale presente nell’Hemofil M è un costituente normale del plasma umano ed ha un meccanismo di azione uguale al fattore VIII endogeno.

Le prove di tossicità per dose singola non hanno rilevanza poiché l’elevata quantità da somministrare risulterebbe in un sovradosaggio. Anche le prove di tossicità ripetuta, nell’animale, non hanno senso a causa dello sviluppo di anticorpi alle proteine eterologhe.

Dosi notevolmente più elevate di quella suggerita per Kg di peso corporeo nell’uomo, non hanno evidenziato effetti tossici negli animali da esperimento.

Poiché infine l’esperienza clinica non fa ipotizzare nessun effetto cancerogeno o mutageno imputabile al fattore VIII monoclonale, non è stato ritenuto di dover eseguire questo tipo di esperimenti, particolarmente in specie eterologhe.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Albumina (Umana) EP

Sodio cloruro EP

Calcio cloruro . 2H20 EP

Polietilenglicol 3350 BP

Istidina USP

Acido cloridico EP

sodio idrossido EP

Acido Acetico glaciale EP


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Non somministrare unitamente ad altre preparazioni per uso endovenoso.

Per l’iniezione/infusione usare la siringa di plastica o il miniset inclusi nella confezione.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

Prodotto liofilizzato: 24 mesi a 2-8°C; può essere conservato per 6 mesi, entro il periodo di validità, ad una temperatura non superiore ai 30°C. Prodotto ricostituito: 3 ore a 25°C.

Infondere entro 1 ora dalla ricostituzione; non refrigerare il prodotto ricostituito.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Prodotto liofilizzato: conservare in frigorifero (2-8°C); non congelare.

Prodotto ricostituito: infondere entro 1 ora dalla ricostituzione; non refrigerare.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Flaconcino monodose da 30 ml di vetro chiaro, tipo I EP, con tappo in gomma e capsula di allumino con tappo “flipp-off”. Ciascun flacone contiene una polvere liofilizzata, di colore da bianco a giallognolo, pari a 250, 500 o 1000 U.I. di AHF (titolo nominale).


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

La preparazione deve essere somministrata per via endovenosa dopo ricostruzione con la prevista Acqua per Iniezioni (diluente). Vedere anche le sezioni “Ricostituzione” e “Infusione”. E’ consigliabile l’uso di siringhe di plastica.

Si raccomanda di iniziare la somministrazione non oltre 1 ora dalla ricostituzione. Non usare oltre la data di scadenza riportata in etichetta o se la soluzione non è limpida o se è presente un precipitato. Non refrigerare il prodotto ricostituito: Somministrare ad una velocità non superiore ai 10 ml/minuto. Eventuali rimanenze non devono essere utilizzate a causa del rischio di contaminazione batterica e devono essere appropriatamente eliminate.

Misurare le pulsazioni prima e durante la somministrazione dell’HEMOFIL M. nel caso si verifichi una reazione significativa, la diminuzione della velocità di infusione o la temporanea sospensione dell’iniezione fanno di norma cessare rapidamente la sintomatologia.

Ricostituzione:

1. Portare il liofilizzato ed il diluente, nei rispettivi flaconi chiusi, a temperatura ambiente (20-30°C); è necessario mantenere a questa temperatura fino a dissoluzione completa.

Attenzione: se si usa un bagno-maria, il tappo e le capsule non devono venire a contatto con l’acqua.

2. Rimuovere i tappi “flipp-off” dalle capsule del flacone liofilizzato e del diluente in modo da scoprire la parte centrale dei tappi di gomma.

3. Pulire i tappi con una soluzione disinfettante.

4. Rimuovere la protezione da una delle estremità dell’ago doppio senza toccare l’ago scoperto; inserirlo nel tappo del flacone di diluente.

Attenzione: per consentire il recupero di tutto il diluente, l’ago deve essere inserito in modo che la sola punta perfori il tappo in gomma.

5. Usando la stessa tecnica asettica come al punto precedente rimuovere la protezione dall’altra estremità dell’ago doppio; capovolgere il flacone del diluente ed inserire rapidamente l’estremità libera dell’ago doppio nel centro del tappo del flacone del liofilizzato. Il vuoto nel flacone del liofilizzato aspirerà il diluente.

6. Separare i due flaconi estraendo l’ago dal flacone del liofilizzato. Agitare dolcemente fino a che tutto il liofilizzato. Agitare dolcemente fino a che tutto il liofilizzato sia sciolto; assicurarsi che il liofilizzato sia completamente sciolto altrimenti parte del preparato verrà trattenuta dal filtro.

Iniezione:

1. Dopo ricostituzione del liofilizzato come sopra descritto inserire l’ago-filtro (applicato ad una siringa) nel tappo del flacone.

2. Iniettare aria nel flacone e quindi aspirare il liquido nella siringa.

3. Ritirare la siringa ed iniettare la soluzione per via endovenosa per mezzo del set per infusione.

4. Se il paziente deve ricevere più di un flacone di HEMOFIL M, può essere usata la stessa siringa; comunque deve essere usato un nuovo ago-filtro per ogni flacone di HEMOFIL M.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Baxter S.p.A. – Viale Tiziano, 25 – 00196 ROMA


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Flacone da 1000 U.I. di Fattore VIII concentrato liofilizzato più flacone con 10 ml di acqua per iniezioni (diluente); Codice N° 027128014.

Flacone da 500 U.I. di Fattore VIII concentrato liofilizzato più flacone con 10 ml di acqua per iniezioni (diluente); Codice N° 027128026.

Flacone da 250 U.I. di Fattore VIII concentrato liofilizzato più flacone con 10 ml di acqua per iniezioni (diluente); Codice N° 027128038.

(Sono inclusi in ogni confezione i dispositivi per la ricostituzione e la somministrazione del preparato).


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

15 febbraio 2001.