Marxide 0,5 Mg/Ml
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

 

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

MARXIDE 0,5 mg/ml


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

Un ml di sospensione contiene 0,5 mg di budesonide.

Una fiala monodose da 2 ml di sospensione contiene 1,0 mg di budesonide

Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Sospensione per nebulizzatore.

Sospensione di colore da bianco a biancastro.


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Trattamento dell’asma bronchiale persistente in pazienti nei quali l’uso di un inalatore a pressione o la formulazione in polvere sono insoddisfacenti o inappropriati



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Via di somministrazione: solo per inalazione.

La dose viene somministrata due volte al giorno.

La somministrazione una volta al giorno può essere presa in considerazione nei casi di asma stabile da lieve a moderato.

Dose iniziale:

La dose iniziale deve essere adeguata alla gravità della malattia ed in seguito deve essere aggiustata su base individuale. Sono raccomandate le seguenti dosi ma deve essere sempre ricercata la dose minima effettiva.

Bambini di età da 6 mesi in su:

0,25 – 1,0 mg al giorno. Nei pazienti in terapia steroidea orale di mantenimento, può essere considerata l’opportunità di somministrare un dosaggio iniziale fino a 2,0 mg al giorno.

Adulti (inclusi gli anziani) e bambini/adolescenti di età superiore ai 12 anni:

0,5 – 2,0 mg al giorno. Nei casi molto gravi il dosaggio può essere ulteriormente incrementato.

Dose di mantenimento:

La dose di mantenimento deve essere aggiustata alle esigenze di ogni paziente tenendo conto della gravità della malattia e della risposta clinica del paziente. Dopo aver ottenuto l’effetto clinico desiderato, ridurre la dose di mantenimento alla dose minima necessaria per controllare i sintomi.

Bambini di età da 6 mesi in su:

0,25 – 1,0 mg al giorno

Adulti (inclusi gli anziani) e bambini/adolescenti di età superiore ai 12 anni:

0,5 – 2,0 mg al giorno. In casi di estrema gravità, è possibile aumentare ulteriormente la dose.

Somministrazione una volta al giorno:

La somministrazione una volta al giorno deve essere presa in considerazione per i bambini e gli adulti con asma stabile da lieve a moderato e con una dose di mantenimento di budesonide compresa tra 0,25 mg e 1 mg al giorno. La somministrazione una volta al giorno può essere intrapresa sia nei pazienti non trattati con corticosteroidi che nei pazienti ben controllati che già assumono steroidi per inalazione.

La dose può essere somministrata al mattino o alla sera. In caso di riacutizzazione della sintomatologia asmatica, aumentare la dose giornaliera portandola a due dosi al giorno.

Insorgenza dell’effetto:

Dopo la somministrazione di budesonide, è possibile osservare un miglioramento della sintomatologia asmatica entro 3 giorni dall’avvio della terapia. L’effetto massimo si raggiunge solo dopo 2-4 settimane di trattamento.

Pazienti in glucocorticoterapia orale di mantenimento:

L’uso di Marxide 0,5 mg/ml sospensione per nebulizzatore consente di sostituire oppure ridurre notevolmente la dose di glucocorticosteroidi orali, mantenendo o migliorando allo stesso tempo il controllo dell’asma.

Inizialmente, deve essere somministrata una dose elevata di Marxide sospensione per nebulizzatore. Il farmaco può essere somministrato in concomitanza con il glucocorticosteroide orale preesistente per un periodo di circa 10 giorni. Successivamente, ridurre al livello più basso possibile la dose orale, ad es. di 2,5 mg di prednisolone o dose equivalente al mese. In molti pazienti è possibile sostituire completamente i glucocorticosteroidi orali con Marxide sospensione per nebulizzatore.

In alcuni pazienti, la sospensione progressiva dei corticosteroidi sistemici provoca sintomi da astinenza da steroidi, ad es. artralgia e/o mialgia, mancanza di energia e depressione o, persino, una ridotta funzionalità polmonare. In questo tipo di pazienti si consiglia di continuare la terapia inalatoria con budesonide e, nel contempo, di eseguire le debite indagini cliniche per accertare l’eventuale presenza di segni obiettivi di insufficienza adrenocorticale.

In presenza di tali segni, aumentare temporaneamente la dose di corticosteroidi sistemici e quindi sospenderne progressivamente la somministrazione in modo ancora piú graduale. Nei periodi di stress o in presenza di crisi asmatiche gravi, i pazienti in fase di transizione possono necessitare di corticoterapia sistemica.

Tabella posologica:

Dose in mg:   Volume di Marxide: sospensione per nebulizzatore:
0,25 -
0,5 -
0,75 -
1,0 2 ml
1,5 3 ml
2,0 4 ml

Suddivisione della dose e mescibilità:

Il contenuto della fiala monodose può essere suddiviso per aggiustare la dose.

Metà del contenuto della fiala deve essere posto nel contenitore del nebulizzatore e miscelato con un volume uguale di una soluzione di sodio cloruro allo 0,9%. È raccomandato l’utilizzo di una siringa graduata per assicurare l’accuratezza del dosaggio.

Marxide 0,5 mg/ml sospensione per nebulizzatore può essere miscelato con soluzione di sodio cloruro allo 0,9% e con soluzioni per inalazione contenenti terbutalina, salbutamolo, sodio cromoglicato o ipratropio bromuro.

Nebulizzatore:

Marxide 0,5 mg/ml sospensione per nebulizzatore deve essere somministrato mediante un nebulizzatore pneumatico, dotato di boccaglio o mascherina. Il nebulizzatore deve essere collegato ad un compressore d’aria con adeguato flusso d’aria (5-8 l/min.), e il volume di riempimento deve essere di 2 – 4 ml.

Ci può essere una variazione nelle prestazioni (rilascio della dose) tra i vari nebulizzatori, anche se sono della stessa marca e modello.

Nota: non è raccomandato l’uso di nebulizzatori ad ultrasuoni, in quanto non sono indicati per la nebulizzazione di Marxide 0,5 mg/ml sospensione per nebulizzatore.

Istruzioni per l’uso:

Agitare il contenitore spray prima dell’uso.

Lavare il viso dopo l’uso del nebulizzatore con mascherina per prevenire l’irritazione della pelle del viso.

Pulire il nebulizzatore dopo l’uso.

Lavare il nebulizzatore e il boccaglio o mascherina in acqua tiepida con un blando detergente secondo le istruzioni del produttore. Risciacquare bene e asciugare collegando il nebulizzatore al compressore o alla presa d’aria.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Ipersensibilità alla budesonide o ad uno qualsiasi degli eccipienti.


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Marxide 0,5 mg/ml sospensione per nebulizzatore non è indicato per il trattamento della dispnea o dello stato asmatico acuti. In questi casi il trattamento deve essere effettuato con beta-simpaticomimetici a breve azione e altri broncodilatatori.

Il passaggio dei pazienti trattati con corticosteroidi orali ai corticosteroidi inalati e la loro successiva gestione richiede un’attenzione speciale. I pazienti devono essere in uno stato ragionevolmente stabile prima di iniziare con una dose alta di corticosteroide per inalazione in aggiunta alla loro dose usuale di mantenimento di corticosteroide sistemico. Dopo circa 10 giorni, la sospensione del corticosteroide sistemico ha inizio riducendo la dose giornaliera gradualmente fino al livello più basso possibile (p.e. di 2,5 mg di prednisolone o dose equivalente al mese). Può essere possibile sostituire completamente il corticosteroide orale con quello per inalazione. I pazienti per i quali è stato effettuato il passaggio che presentano una funzionalità surrenalica ridotta possono necessitare di un corticosteroide sistemico supplementare durante i periodi di stress per esempio un’operazione chirurgica, un’infezione o un peggioramento delle crisi asmatiche. Questo vale anche per i pazienti che hanno ricevuto un trattamento prolungato con alte dosi di corticosteroidi per inalazione. Questi possono presentare una funzionalità surrenalica ridotta che può risultare in una soppressione clinicamente significativa e possono necessitare di una copertura con un corticosteroide sistemico durante il periodo di stress.

Durante il trasferimento dalla terapia da budesonide orale a quella per inalazione, possono apparire i sintomi che erano stati precedentemente soppressi dal trattamento sistemico con glucocorticosteroidi, per esempio sintomi di rinite allergica, eczema, dolore muscolare e delle articolazioni. In questi casi deve essere co-somministrato il trattamento specifico.

Alcuni pazienti possono soffrire di malori in modo aspecifico durante la sospensione del trattamento con i corticosteroidi sistemici nonostante il mantenimento o anche il miglioramento della funzionalità respiratoria. Alcuni pazienti devono essere incoraggiati a continuare il trattamento con la budesonide per inalazione e a sospendere il trattamento del corticosteroide orale a meno che insorgano segni clinici che indicano il contrario, per esempio segni che potrebbero indicare una insufficienza surrenalica.

Come per altre terapie per inalazione, può insorgere un broncospasmo paradosso, che si manifesta con un incremento immediato dell’asma e della brevità del respiro dopo la dose. Il broncospasmo paradosso è trattabile con un broncodilatatore per inalazione ad azione rapida e deve essere trattato immediatamente. La budesonide deve essere interrotta immediatamente, il paziente deve essere sottoposto ad accertamento e, se necessario, deve essere istituito un trattamento alternativo.

Quando si presenta un episodio acuto di dispnea nonostante un trattamento ben monitorato, deve essere utilizzato un broncodilatatore per inalazione ad azione rapida e deve essere preso in considerazione un nuovo accertamento medico. Se nonostante le dosi massime di corticosteroide per inalazione, i sintomi dell’asma non vengono adeguatamente controllati, può essere necessario per i pazienti un trattamento a breve termine con corticosteroidi sistemici. In tali casi, è necessario mantenere la terapia corticosteroide per inalazione in associazione al trattamento attraverso la via sistemica.

Si possono presentare degli effetti sistemici a causa dei corticosteroidi per inalazione, particolarmente se prescritti ad alte dosi per periodi prolungati. I possibili effetti sistemici includono la soppressione surrenalica, ritardo della crescita in bambini ed adolescenti, abbassamento della densità dei minerali nelle ossa, cataratta e glaucoma. È importante, quindi che la dose del corticosteroide per inalazione sia la più bassa dose possibile con cui viene mantenuto il controllo effettivo dell’asma.

È raccomandato il monitoraggio regolare dell’altezza dei bambini che ricevono un trattamento prolungato di corticosteroidi per inalazione. Se la crescita appare rallentata, la terapia deve essere rivista con lo scopo di ridurre la dose del corticosteroide per inalazione, se possibile, alla più bassa dose con cui viene mantenuto l’effettivo controllo dell’asma. In aggiunta deve essere presa in considerazione la possibilità di indirizzare il paziente da un pediatra specialista dell’apparato respiratorio.

I pazienti che sono stati precedentemente dipendenti da corticosteroidi orali possono, come risultato di una terapia prolungata a base di corticosteroide sistemico, soffrire di una ridotta funzionalità surrenalica. Il recupero può richiedere un considerevole periodo di tempo dopo la cessazione della terapia con il corticosteroide orale e quindi, per i pazienti dipendenti dagli steroidi orali il passaggio alla budesonide può rimanere a rischio di ridotta funzionalità surrenalica per un considerevole periodo di tempo. In tali circostanze, la funzionalità dell’asse IIS (Ipotalamo, Ipofisi e Surrene) deve essere monitorata regolarmente.

Per ridurre il rischio di candidosi orale e raucedine i pazienti devono essere avvisati di sciacquare la bocca in modo appropriato o di lavare i denti dopo ogni somministrazione del corticosteroide da inalazione. Le candidosi possono essere controllate rapidamente attraverso un trattamento antifungino senza la necessità di interrompere il trattamento di budesonide per inalazione.

L’aggravarsi dei sintomi clinici dell’asma può essere dovuto ad infezioni batteriche del tratto respiratorio e può essere necessario un trattamento con antibiotici appropriati. Tali pazienti possono necessitare di un aumento della dose di budesonide per inalazione e può essere necessaria una breve serie di corticosteroidi orali. Per alleviare i sintomi di un asma acuto deve essere utilizzata una cura di “emergenza” a base di un broncodilatatore per inalazione ad azione rapida.

È necessaria un’attenzione speciale e un controllo specifico e adeguato dei pazienti con tubercolosi in atto o quiescente prima di intraprendere il trattamento con la budesonide per inalazione. Similmente, i pazienti con funghi, virus e altre infezioni delle vie aeree necessitano di una stretta osservazione e un’attenzione speciale e la budesonide deve essere utilizzata solo se stanno ricevendo un adeguato trattamento per tali infezioni.

In pazienti con un’eccessiva secrezione di muco nel tratto respiratorio può essere necessaria una terapia a breve termine con corticosteroidi orali.

In pazienti con una grave disfunzione epatica, il trattamento con budesonide per inalazione può risultare in un ridotto tasso di eliminazione e quindi una aumentata disponibilità sistemica. Possono quindi presentarsi dei possibili effetti sistemici e quindi la funzionalità dell’asse IIS in questi pazienti deve essere monitorata ad intervalli regolari.

Il trattamento concomitante con ketoconazolo o altri potenti inibitori del CYP3A4 deve essere evitato (vedi paragrafo 4.5). Se questo non è possibile, il periodo di intervallo tra la somministrazione dei due farmaci deve essere il più lungo possibile.

Marxide 0,5 mg/ml sospensione per nebulizzatore deve essere utilizzata con un apparecchio nebulizzatore pneumatico. Non deve essere utilizzato un nebulizzatore ad ultrasuoni in quanto non è indicato per la nebulizzazione di sospensioni.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Marxide 0,5 mg/ml sospensione per nebulizzatore può incrementare l’efficacia di beta-2-simpaticomimetici per inalazione.

Il ketoconazolo da 200 mg al giorno, quando somministrato in concomitanza, aumentava le concentrazioni plasmatiche della budesonide orale (dose singola da 3 mg) mediamente di 6 volte.

Quando il ketoconazolo veniva somministrato 12 ore dopo la budesonide, l’aumento medio era di 3 volte. Non ci sono informazioni su questa interazione della budesonide per inalazione, ma il marcato aumento dei livelli nel plasma poteva essere previsto. Poiché non ci sono dati a supporto delle raccomandazioni sul dosaggio, la combinazione deve essere evitata. Se questo non è possibile, il periodo di intervallo tra la somministrazione di ketoconazolo e budesonide deve essere il più lungo possibile. Deve essere presa in considerazione anche una riduzione della dose di budesonide. Altri potenti inibitori del CYP3A4 come l’eritromicina, la claritromicina, l’itraconazolo, il ketoconazolo, il ritonavir e il saquinavir sono anche probabilmente responsabili dei marcati aumenti delle concentrazioni plasmatiche di budesonide.

La cimetidina aveva un debole e clinicamente insignificante effetto inibitorio sul metabolismo epatico della budesonide.

L’effetto soppressivo sulla funzionalità surrenalica è additivo se usato in concomitanza con gli steroidi sistemici o intranasali.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Gravidanza: La budesonide per inalazione può essere usata durante la gravidanza se il beneficio previsto per la madre è superiore al possibile rischio per il feto.

In studi sugli animali, è stato mostrato che i glucocorticoidi inducono malformazioni (vedi paragrafo 5.3). Questa probabilità non dovrebbe essere rilevante per gli umani alle dosi raccomandate.

Studi epidemiologici indicano che la budesonide inalata assunta durante la gravidanza non è associata ad eventi avversi sul feto o sul neonato. Nel neonato deve essere preso in considerazione il rischio di una inibizione della crescita intrauterina e della soppressione della corteccia.

Allattamento:

Non c’è alcun dato disponibile che spieghi se la budesonide passi attraverso il latte materno. Comunque anche se l’esposizione sistemica alla budesonide dopo l’inalazione è bassa, la somministrazione a donne che allattano al seno deve essere presa in considerazione solo se il beneficio previsto per la madre è superiore al possibile rischio per il bambino.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

La budesonide inalata non influisce, o influisce in modo insignificante, sulla capacità di guidare od usare macchine.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Infezioni ed infestazioni:

Comune (>1/100 e <1/10): candidosi oro-faringea.

Alterazioni del sistema immunitario:

Raro (>1/10.000,<1/1000): ipersensibilità, angioedema.

Alterazioni del sistema endocrino:

Molto raro inclusi casi isolati (<1/10.000): soppressione surrenalica.

Disturbi psichiatrici:

Molto raro inclusi casi isolati (<1/10.000): irrequietezza, nervosismo, depressione, comportamento anomalo.

Alterazioni del sistema nervoso:

Molto raro inclusi casi isolati (<1/10.000): attività psicomotoria.

Disturbi oculari:

Molto raro inclusi casi isolati (<1/10.000): cataratta, glaucoma.

Alterazioni dell’apparato respiratorio, del torace e del mediastino:

Comune (>1/100 e <1/10): raucedine, tosse.

Raro (>1/10.000 e <1/1000): broncospasmo paradosso.

Alterazioni dell’apparato gastrointestinale:

Comune: (>1/100 e <1/10): irritazione della mucosa orale, difficoltà nella deglutizione.

Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo:

Raro (>1/10.000 e <1/1000): reazioni cutanee, orticaria, eruzione, dermatite, prurito, eritema, livido.

Alterazioni dell’apparato muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa:

Raro (>1/10.000 e <1/1000): ritardo nella crescita.

Molto raro inclusi casi isolati: (<1/10.000): diminuita densità ossea.

Il trattamento con budesonide per inalazione può risultare in una infezione da candida nell’orofaringe. L’esperienza ha mostrato che l’infezione da candida si presenta con minore frequenza quando l’inalazione viene effettuata prima dei pasti e/o quando la bocca viene sciacquata dopo l’inalazione. Nella maggior parte dei casi questa condizione è trattabile con una terapia antifungina topica senza interrompere il trattamento con la budesonide per inalazione.

La tosse di solito può essere prevenuta attraverso l’inalazione di un beta-2-agonista (p.e.terbutalina) 5-10 minuti prima della somministrazione di Marxide 0,5 mg/ml sospensione per nebulizzatore.

Gli effetti sistemici dei corticosteroidi per inalazione si possono presentare, soprattutto se vengono prescritte alte dosi per periodi prolungati. Questi possono includere soppressione surrenalica, ritardo della crescita nei bambini e negli adolescenti, diminuzione della densità dei minerali nelle ossa, cataratta e glaucoma e predisposizione alle infezioni. La capacità di resistenza allo stress può risultare deteriorata. Comunque c’è una minore probabilità di avere effetti sistemici con la budesonide per inalazione rispetto ai corticosteroidi orali.


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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Sintomi:

Di solito, il sovradosaggio acuto di budesonide non costituisce un problema clinico.

L’unico effetto nocivo dopo dosi elevate di spray per un breve periodo è una repressione della funzione corticale. Se ciò dipendesse dall’uso cronico a dosi molto elevate, possono insorgere effetti, quali un livello di atrofia corticale e soppressione adrenocorticale.

Trattamento:

Sovradosaggio acuto: non c’è alcun bisogno di misure estreme. Il trattamento con budesonide deve proseguire con la più bassa dose di mantenimento possibile, e la funzione adrenocorticale si riparerà automaticamente in 1-2 giorni.

Sovradosaggio cronico: il paziente deve essere trattato come uno steroide-dipendente e spostato ad una dose di mantenimento con uno steroide sistemico, per esempio il prednisolone. Quando la condizione si è stabilizzata, il paziente deve continuare il trattamento con l’inalazione di budesonide alla dose raccomandata.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Categoria farmacoterapeutica: altri farmaci per i disturbi di ostruzione delle vie aeree, inalante, glucocorticoidi

Codice ATC: R03BA02

La budesonide è un glucocorticosteroide a potente azione antinfiammatoria locale.

Il preciso meccanismo d’azione dei glucocorticosteroidi nel trattamento dell’asma non è completamente noto. È probabile che svolgano un ruolo importante gli effetti antinfiammatori (compresi linfociti T, eosinofili e mastociti), come l’inibizione del rilascio di mediatori dell’infiammazione e della risposta immunitaria citochino-mediata. La forza della budesonide, misurata come affinità verso i recettori dei glucocorticoidi, è di circa 15 volte superiore a quella del prednisolone.

In uno studio clinico condotto su pazienti asmatici, che comparava la budesonide per via inalatoria ed orale con placebo, si sono osservati effetti statisticamente significativi con la formulazione inalante e non con la formulazione orale. Ne consegue che l’effetto terapeutico delle dosi di budesonide da inalazione comunemente usate può essere spiegato principalmente come un effetto diretto sulle vie respiratorie.

Nelle prove di stimolazione condotte negli animali e nell’uomo, la budesonide ha dimostrato di possedere azione antianafilattica e antinfiammatoria, che si manifesta come una riduzione della broncostruzione nella reazione allergica sia immediata che tardiva.

È stato inoltre dimostrato che, nei pazienti iper-reattivi, la budesonide riduce la reattività delle vie respiratorie all’istamina e alla metacolina. La terapia inalante con budesonide si è dimostrata efficace nel prevenire l’asma da sforzo.

Alle dosi raccomandate, Marxide sospensione per nebulizzatore ha dimostrato, nel test di stimolo con ACTH, un effetto significativamente inferiore sulla funzionalità surrenalica rispetto al prednisone 10 mg. In seguito alla somministrazione di dosi di budesonide fino a 1600 mcg/die per 3 mesi negli adulti e fino a 800 mcg/die nei bambini, non sono state osservate variazioni clinicamente significative nei valori del cortisolo plasmatico o nella risposta allo stimolo con ACTH. Il controllo a lungo termine per un periodo massimo di 52 settimane ha confermato che l’asse IIS non era stato soppresso.

Sia l’asma che i farmaci glucocorticosteroidei per inalazione possono influenzare la crescita in altezza. L’effetto di Marxide sospensione per nebulizzatore sulla crescita in altezza è stato studiato in 519 bambini, di età compresa tra 8 mesi e 9 anni, in tre studi prospettici, randomizzati, condotti in aperto, non in cieco. Questi studi non hanno evidenziato differenze significative nella crescita in altezza dei bambini trattati con Marxide sospensione per nebulizzatore che con la tradizionale terapia antiasmatica. In due studi (N = 239 e 72 pazienti rispettivamente) si è osservato che nei pazienti trattati per un anno con Marxide sospensione per nebulizzatore la crescita era di 7 mm e 8 mm più elevata rispetto a quella riscontrata con la tradizionale terapia antiasmatica (valore non statisticamente significativo), mentre uno studio (N = 208) ha evidenziato nello stesso arco di tempo una crescita in altezza minore di 8 mm nel gruppo di trattamento con Marxide sospensione per nebulizzatore rispetto a quello in terapia antiasmatica tradizionale (differenza statisticamente significativa).


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

Assorbimento:

Negli adulti, la biodisponibilità sistemica della budesonide a seguito della somministrazione di Marxide sospensione per nebulizzatore mediante nebulizzatore pneumatico è circa il 15% della dose dichiarata e il 40‑70% della dose erogata al paziente. Una piccola frazione della dose disponibile a livello sistemico deriva dalla sospensione inalante che viene ingerita. Dopo la somministrazione di una dose singola di 2 mg, la concentrazione plasmatica di picco, circa 4 nmol/l, viene raggiunta dopo 10-30 minuti dall’inizio dell’inalazione. Nei bambini (4-6 anni), la biodisponibilità della budesonide dopo la somministrazione di Marxide sospensione per nebulizzatore attraverso un nebulizzatore pneumatico è approssimativamente del 6% della dose dichiarata e del 26% della dose somministrata al paziente. La concentrazione di picco nel plasma in seguito alla somministrazione di una dose singola da 1 mg viene raggiunta approssimativamente 20 minuti dopo l’inizio dell’inalazione ed è approssimativamente di 2,4 nmol/l.

Distribuzione:

Il volume di distribuzione è di circa 3 l/kg negli adulti. Il legame con le proteine plasmatiche è di circa 85-90%.

Metabolismo:

La budesonide subisce un’estensiva biotrasformazione (circa 90%) di primo passaggio a livello epatico attraverso il CYP3A4 in metaboliti con bassa attività glucocorticosteroidea. L’attività in vitro dei principali metaboliti, 6-beta-idrossibudesonide e 16-alfa-idrossiprednisolone, è meno dell’1% di quella della budesonide.

Escrezione:

I metaboliti vengono escreti principalmente per via renale in forma non modificata o coniugata. Non è stata riscontrata budesonide non modificata nelle urine. Nei soggetti adulti sani, la budesonide presenta un’elevata clearance sistemica, pari a circa 1,2 l/min, con un’emivita di eliminazione di circa 2-3 ore dopo somministrazione per via endovenosa. Nei bambini asmatici di età compresa tra 4 e 6 anni, la clearance sistemica della budesonide è di circa 0,5 l/min. Nei bambini, la clearance per kg di peso corporeo è superiore di circa il 50% rispetto a quella negli adulti. Dopo inalazione, l’emivita della budesonide è di circa 2-3 ore nei bambini asmatici, un tempo pressoché equivalente a quello degli adulti.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

I dati preclinici non hanno rivelato pericoli speciali per gli uomini nel range della dose terapeutica in base a studi di tossicità cronica, genotossicità e carcinogenicità.

I glucocorticoidi, compresa la budesonide, hanno prodotto effetti teratogeni negli animali, comprese palatoschisi e anormalità scheletriche. Effetti simili sono considerati improbabili negli uomini ai livelli della dose raccomandata.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Disodio edetato, sodio cloruro, polisorbato 80, acido citrico anidro, sodio citrato, acqua per preparazioni iniettabili.


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Questo prodotto medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti medicinali ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 6.6.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

2 anni.

La fiala monodose può essere conservata chiusa per un periodo di tre mesi, dopo l’apertura della confezione alufoil.           

Utilizzare la fiala monouso entro 12 ore dall’apertura.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Conservare nella confezione originale.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Fiala in polietilene a bassa densità contenente 2 ml di sospensione da nebulizzare.

Confezioni da 20, 24 e 60 fiale in bustine alufoil trilaminato (in strisce di 4, 5, 8,10 o 12 fiale monouso).


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Marxide sospensione per nebulizzatore può essere miscelata con soluzione salina allo 0,9% e con soluzioni di terbutalina, salbutamolo, sodio cromoglicato o ipratropio bromuro.

Solo monouso, tutte le soluzioni inutilizzate devono essere eliminate.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Arrow Generics Limited

Unit 2, Eastman Way

Stevenage

Herts SG1 4SZ

UK


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Marxide 0,5 mg/ml sospensione per nebulizzatore – 20 fiale da 2 ml

A.I.C. 037018049/M


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

28/09/2006


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

01/09/2006