Zyvoxid
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIET� FARMACOLOGICHE
05.1 Propriet� farmacodinamiche
05.2 Propriet� farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilit�
06.3 Periodo di validit�
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO
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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

Zyvoxid


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

Soluzione per infusione: 1 ml contiene 2 mg di linezolid. Le sacche per infusione da 300 ml contengono 600 mg di linezolid.

Compresse rivestite con film

Ogni compressa contiene 400 mg di linezolid

Ogni compressa contiene 600 mg di linezolid

Granulato per sospensione orale: dopo ricostituzione con 123 ml di acqua, ogni 5 ml contengono 100 mg di linezolid

Per gli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Soluzione per infusione

Soluzione isotonica, limpida, da incolore a gialla.

Compresse rivestite con film

Compresse ovoidali, bianche, con “ ZYVOXID 400 mg” impresso su un lato.

Compresse ovoidali, bianche, con “ ZYVOXID 600 mg” impresso su un lato.

Granulato per sospensione orale

Granulato bianco o leggermente giallo, aromatizzato all’arancio.


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Polmonite nosocomiale.

Polmonite acquisita in comunit�.

Zyvoxid � indicato per il trattamento delle polmoniti acquisite in comunit� e delle polmoniti nosocomiali quando si sospetta o si ha la certezza che siano causate da batteri Gram-positivi sensibili.

Si devono prendere in considerazione i risultati dei test microbiologici o le informazioni sulla prevalenza della resistenza agli agenti batterici dei batteri Gram-positivi per determinare l’appropriatezza del trattamento con Zyvoxid (vedere il paragrafo 5.1 per gli organismi appropriati).

Linezolid non � attivo nelle infezioni causate da patogeni Gram-negativi. Nel caso in cui si accerti o si sospetti la presenza di patogeni Gram-negativi, deve essere contemporaneamente avviata una terapia specifica per questi microrganismi.

Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli (vedere il paragrafo 4.4).

Zyvoxid � indicato per il trattamento delle infezioni complicate della cute e dei tessuti molli solo quando il test microbiologico ha accertato che l’infezione � causata da batteri Gram-positivi sensibili.

Linezolid non � attivo nelle infezioni causate da patogeni Gram-negativi.

Linezolid deve essere utilizzato nei pazienti con infezioni complicate della cute e dei tessuti molli, quando si sospetta o si ha la certezza che siano causate da coinfezioni con patogeni Gram-negativi, solo quando non sono disponibili altre alternative terapeutiche (vedere paragrafo 4.4). In queste circostanze deve essere contemporaneamente iniziato un trattamento contro i patogeni Gram-negativi.

Il trattamento con linezolid deve essere iniziato solamente in ambito ospedaliero e dopo consultazione con uno specialista qualificato, come un microbiologo o un infettivologo.

Devono essere tenute in considerazione le linee guida ufficiali sul corretto utilizzo delle sostanze antibatteriche.


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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Zyvoxid soluzione per infusione, compresse rivestite con film o sospensione orale pu� essere utilizzato come terapia iniziale. I pazienti che iniziano il trattamento con la formulazione parenterale possono successivamente passare alle formulazioni orali se clinicamente appropriato. In tali circostanze non � richiesta alcuna modifica della dose poich� la biodisponibilit� per via orale di linezolid � di circa il 100%.

Dosaggio consigliato e durata del trattamento negli adulti:

la durata del trattamento dipende dal patogeno, dalla sede dell’infezione e dalla sua gravit�, nonch� dalla risposta clinica del paziente.

Le seguenti raccomandazioni sulla durata della terapia riflettono quelle adottate negli studi clinici. Regimi di trattamento pi� brevi possono essere adatti per alcuni tipi di infezione ma non sono stati valutati negli studi clinici.

La durata massima del trattamento � di 28 giorni. La sicurezza e l’efficacia di linezolid somministrato per periodi superiori a 28 giorni non sono state accertate (vedere il paragrafo 4.4).

Non � richiesto alcun incremento di dosaggio n� aumento della durata del trattamento per infezioni associate a batteriemia concomitante.

Il dosaggio raccomandato per la soluzione per infusione e per le compresse o il granulato per sospensione orale � identico ed � il seguente:

Soluzione per infusione

Infezioni Dosaggio Durata del trattamento
Polmonite nosocomiale 600 mg per via endovenosa due volte al giorno 10-14 giorni consecutivi
Polmonite acquisita in comunit�
Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli 600 mg per via endovenosa due volte al giorno

Compresse/Granulato per sospensione orale

Infezioni Dosaggio Durata del trattamento
Polmonite nosocomiale 600 mg per via orale due volte al giorno 10-14 giorni consecutivi
Polmonite acquisita in comunit�
Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli 600 mg per via orale due volte al giorno

Bambini: non sono disponibili sufficienti dati sulla sicurezza e sull’efficacia di linezolid nei bambini e negli adolescenti (< 18 anni) per stabilire raccomandazioni sul dosaggio (vedere i paragrafi 5.1 e 5.2). Pertanto, fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati, l’uso di linezolid in questa fascia di et� non � raccomandato.

Pazienti anziani: non � richiesta alcuna modifica della dose.

Pazienti con insufficienza renale: non � richiesta alcuna modifica della dose (vedere i paragrafi 4.4 e 5.2).

Pazienti con insufficienza renale grave (cio� Clearance della creatinina < 30 ml/min):

non � richiesta alcuna modifica della dose. Poich� il significato clinico dell’esposizione pi� elevata (fino a 10 volte) ai due principali metaboliti di linezolid nei pazienti con insufficienza renale grave non � nota, linezolid deve essere utilizzato con particolare cautela in questi pazienti e solo quando il beneficio previsto � considerato superiore al rischio teorico.

Poich� circa il 30% di una dose di linezolid viene rimosso in 3 ore di emodialisi, il linezolid deve essere somministrato dopo la dialisi nei pazienti sottoposti a tale trattamento. I metaboliti principali di linezolid vengono eliminati in una certa misura dalla emodialisi, ma le concentrazioni di questi metaboliti rimangono ancora sostanzialmente pi� elevate dopo dialisi rispetto a quelle osservate in pazienti con funzionalit� renale normale o con insufficienza renale lieve o moderata.

Il linezolid deve, pertanto, essere utilizzato con particolare cautela in pazienti con insufficienza renale grave sottoposti a dialisi, e solo quando il beneficio previsto supera il rischio teorico.

Finora non esistono dati sulla somministrazione di linezolid in pazienti sottoposti a dialisi peritoneale ambulatoriale continua o a trattamenti alternativi per l’insufficienza renale (diversi dall’emodialisi).

Pazienti con insufficienza epatica: non � richiesta alcuna modifica della dose.

Poich� i dati clinici sono limitati, si raccomanda l’uso di linezolid in tali pazienti solo quando il beneficio previsto � considerato superiore al rischio teorico (vedere paragrafi 4.4. e 5.2).

Modo di somministrazione

Il dosaggio raccomandato di linezolid deve essere somministrato per via endovenosa o orale due volte al giorno.

Soluzione per infusione

Via di somministrazione: uso endovenoso.

La soluzione per infusione deve essere somministrata in un periodo di tempo da 30 a 120 minuti.

Compresse

Via di somministrazione: uso orale

Le compresse rivestite con film possono essere assunte con o senza cibo.

Granulato per sospensione orale:

Via di somministrazione: uso orale

La sospensione orale pu� essere assunta con o senza cibo.

Una dose di 600 mg corrisponde a 30 ml di sospensione ricostituita (cio� 6 cucchiai pieni da 5 ml)

04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Ipersensibilit� al linezolid o a uno qualsiasi degli eccipienti (vedere il paragrafo 6.1).

Il linezolid non deve essere utilizzato in pazienti in trattamento con farmaci che inibiscono le monoamino-ossidasi A o B (per es., fenelzina, isocarbossazide, selegilina, moclobemide) o entro due settimane dall’assunzione di tali farmaci.

Il linezolid non deve essere somministrato a pazienti che presentano le seguenti condizioni cliniche o che assumono i seguenti tipi di farmaci concomitanti se non sono disponibili strutture per una stretta osservazione del paziente e per il monitoraggio della pressione arteriosa:

Pazienti con ipertensione incontrollata, feocromocitoma, carcinoide, tireotossicosi, depressione bipolare, disturbi schizoaffettivi, stati confusionali acuti.

Pazienti che assumono i seguenti farmaci: inibitori del re-uptake della serotonina (vedere il paragrafo 4.4), antidepressivi triciclici, agonisti per il recettore 5HT1 della serotonina (triptani), simpaticomimetici ad azione diretta o indiretta (tra cui broncodilatatori adrenergici, pseudoefedrina e fenilpropanolamina), sostanze vasopressorie (ad esempio adrenalina, noradrenalina), sostanze dopaminergiche (ad esempio dopamina, dobutamina), petidina o buspirone.

I dati nell’animale suggeriscono che il linezolid e i suoi metaboliti possono passare nel latte, pertanto l’allattamento al seno deve essere interrotto prima o durante la somministrazione (vedere il paragrafo 4.6).

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Il linezolid � un inibitore reversibile, non selettivo, delle monoamino-ossidasi (MAOI); alle dosi utilizzate per la terapia antibatterica non esercita, tuttavia, un effetto antidepressivo. Sono disponibili dati molto limitati sia dagli studi d’interazione farmacologica che sulla sicurezza del linezolid somministrato a pazienti con condizioni cliniche preesistenti e/o sottoposti a terapie farmacologiche concomitanti che potrebbero comportare loro un rischio a causa della inibizione delle MAO. L’impiego del linezolid non � quindi raccomandato in queste circostanze, a meno che sia possibile una stretta sorveglianza e monitoraggio del paziente (vedere i paragrafi 4.3 e 4.5).

Si deve consigliare ai pazienti di non assumere grandi quantit� di alimenti ricchi in tiramina (vedere il paragrafo 4.5).

Soluzione per infusione

Ogni ml di soluzione contiene 45,7 mg (cio� 13,7 g/300 ml) di glucosio. Di questo se ne deve tener conto nei pazienti con diabete mellito o altre condizioni associate all’intolleranza al glucosio. Ogni ml di soluzione contiene anche 0,38 mg (114 mg/300 ml) di sodio.

Granulato per sospensione orale

La sospensione orale ricostituita contiene una fonte di fenilalanina (aspartame) equivalente a 20 mg/5 ml.

Questa formulazione, pertanto, pu� essere rischiosa per i soggetti con fenilchetonuria. Nei pazienti con fenilchetonuria, si raccomanda l’impiego di Zyvoxid soluzione per infusione o compresse. La sospensione contiene anche saccarosio, mannitolo e sodio equivalenti a 1.7 mg/ml. Non deve, pertanto essere somministrata ai pazienti con problemi ereditari di intolleranza al fruttosio con malassorbimento di glucosio – galattosio o insufficienza di saccarasi-isomaltasi.

Per il suo contenuto di mannitolo, la sospensione orale pu� esercitare un lieve effetto lassativo. Il prodotto contiene 8,5 mg di sodio in ogni dose da 5 ml. Il contenuto di sodio deve essere considerato nei pazienti che seguono una dieta controllata per il sodio.

Nei pazienti trattati con linezolid sono stati segnalati casi di mielosoppressione (comprendente anemia, leucopenia, pancitopenia e trombocitopenia). Nei casi ad esito noto, � stato osservato che i parametri ematologici alterati erano risaliti verso i valori precedenti il trattamento, una volta che il linezolid era stato sospeso.

Il rischio di questi effetti sembra essere correlato alla durata del trattamento. La trombocitopenia pu� verificarsi pi� comunemente nei pazienti con insufficienza renale grave, in dialisi oppure no. Si raccomanda, pertanto, un accurato monitoraggio della conta degli elementi del sangue nei pazienti con pre-esistente anemia, granulocitopenia o trombocitopenia; nei pazienti che ricevono concomitanti medicamenti che possono diminuire i livelli di emoglobina, deprimere la conta degli elementi del sangue o esercitare effetti avversi sulla conta o sulla funzione delle piastrine; nei pazienti con insufficienza renale grave; nei pazienti in terapia con linezolid da pi� di 10 – 14 giorni. In tali pazienti, il linezolid deve essere somministrato soltanto quando sia possibile un accurato monitoraggio dei livelli di emoglobina o sia possibile effettuare la conta degli elementi del sangue e delle piastrine.

Se durante il trattamento con linezolid si dovesse manifestare significativa mielosoppressione, si deve interrompere la somministrazione, tranne nel caso che la continuazione della terapia sia considerata assolutamente necessaria; in tale evenienza devono essere intrapresi un monitoraggio intensivo della conta degli elementi del sangue ed adeguate misure di trattamento.

Si raccomanda, inoltre, il monitoraggio completo, settimanale, della conta degli elementi del sangue (comprendente anche i livelli di emoglobina, le piastrine e il conteggio totale e differenziato dei leucociti) nei pazienti che ricevono linezolid, indipendentemente dai valori basali.

Nel corso di studi per uso compassionevole, � stata segnalata una maggiore incidenza di casi di anemia grave nei pazienti trattati con linezolid per periodi superiori alla durata massima raccomandata di 28 giorni. In questi pazienti la necessit� di una trasfusione ematica � stata pi� frequente. Casi di anemia con necessit� di trasfusione sono stati segnalati anche nell’esperienza dopo la commercializzazione, con un’incidenza maggiore nei pazienti sottoposti a terapia con linezolid per periodi superiori a 28 giorni.

Con l’uso di linezolid sono stati segnalati casi di acidosi lattica. I pazienti che durante la terapia con linezolid sviluppano segni e sintomi di acidosi metabolica - tra cui nausea o vomito ricorrenti, dolori addominali, un basso livello di bicarbonato o iperventilazione - devono ricevere cure mediche immediate.

In uno studio clinico condotto in aperto su pazienti gravi con infezioni da catetere intravascolare � stato osservato un tasso di mortalit� pi� elevato nei pazienti trattati con linezolid rispetto a quanto riscontrato con vancomicina, dicloxacillina o oxacillina [78/363 (21,5%) versus 58/363 (16,0%)]. Il principale fattore che ha influenzato il tasso di mortalit� � stato il livello di gravit� dell’infezione da Gram-positivi al basale. La mortalit� era simile nei pazienti con infezioni causate esclusivamente da batteri Gram-positivi (odds ratio 0,96; intervallo di confidenza 95%: 0,58-1,59), ma era significativamente superiore (p=0,0162) nel gruppo di trattamento con linezolid nei pazienti che presentavano qualsiasi altro patogeno o nessun patogeno al basale (odds ratio 2,48; intervallo di confidenza 95%: 1,38-4,46). La differenza maggiore si � verificata nel corso del trattamento ed entro 7 giorni dall’interruzione della terapia. Un numero maggiore di pazienti nel gruppo di trattamento con linezolid ha contratto infezioni da patogeni Gram-negativi nel corso dello studio e i pazienti sono deceduti per infezioni da patogeni Gram-negativi e infezioni polimicrobiche. Pertanto, nelle infezioni complicate della cute e dei tessuti molli, linezolid deve essere utilizzato nei pazienti con infezioni concomitanti da patogeni Gram-negativi, accertate o presunte, solo quando non sono disponibili altre alternative terapeutiche (vedere paragrafo 4.1). In queste circostanze deve essere contemporaneamente iniziato un trattamento contro i patogeni Gram-negativi.

Gli studi controllati non comprendevano pazienti con lesioni da diabete al piede, piaghe da decubito, o lesioni ischemiche, gravi ustioni o gangrene. Pertanto, l’esperienza con l’impiego di linezolid nel trattamento di tali lesioni � limitata.

Il linezolid deve essere utilizzato con particolare cautela in pazienti con insufficienza renale grave e solo quando il beneficio previsto supera i rischi teorici (vedere i paragrafi 4.2 e 5.2).

Si raccomanda di somministrare il linezolid nei pazienti con insufficienza epatica grave solo quando il beneficio previsto supera il rischio teorico (vedere i paragrafi 4.2 e 5.2).

La comparsa di colite pseudomembranosa � stata segnalata con quasi tutte le sostanze antibatteriche, linezolid incluso. � quindi importante tenere in considerazione tale diagnosi nei pazienti che manifestano diarrea dopo la somministrazione di qualsiasi sostanza antibatterica.

Nel caso di accertata o sospetta colite associata alla somministrazione di antibiotici, pu� essere raccomandabile interrompere il trattamento con linezolid. Pertanto dovr� essere istituito un trattamento appropriato.

Con l’uso di quasi tutti gli antibiotici, tra cui il linezolid, sono state segnalate diarrea associata ad antibiotici e colite associata ad antibiotici, compresa la colite pseudomembranosa e la diarrea associata a Clostridium difficile, la cui gravit� pu� variare da diarrea lieve a colite fatale. � quindi importante considerare questa diagnosi nei pazienti che sviluppano diarrea grave durante o dopo il trattamento con linezolid. Se si sospetta o se viene confermata diarrea associata ad antibiotici o colite associata ad antibiotici, si deve interrompere il trattamento in corso con gli antibatterici, compreso il linezolid, e instaurare immediatamente le misure terapeutiche appropriate. In questa situazione gli antiperistaltici sono controindicati.

Gli studi clinici non hanno valutato gli effetti esercitati dalla terapia con linezolid sulla flora normale.

L’uso di antibiotici pu� talvolta causare una crescita eccessiva di microrganismi non sensibili. Per esempio, circa il 3% dei pazienti trattati con la dose consigliata di linezolid ha manifestato la comparsa di candidiasi farmaco-correlata durante gli studi clinici. Qualora si manifestasse una superinfezione durante la terapia si dovranno adottare le misure appropriate.

La sicurezza e l’efficacia del linezolid somministrato per periodi superiori a 28 giorni non sono state determinate.

Neuropatia periferica e ottica, che talvolta progredisce a perdita della vista, sono state riportate nei pazienti in terapia con linezolid. Questi casi si sono verificati principalmente in pazienti trattati per periodi superiori alla durata massima raccomandata di 28 giorni.

Tutti i pazienti devono essere avvisati di segnalare i sintomi di alterazioni visive, come modifiche dell’acuit� visiva, alterazioni della visione dei colori, offuscamento della vista o difetti del campo visivo. In questi casi si raccomanda un esame tempestivo e, se necessario, di far riferimento ad un oculista. Nei casi di assunzione di linezolid per periodi superiori alla durata massima raccomandata di 28 giorni, si devono effettuare controlli regolari della funzionalit� visiva in tutti i pazienti.

Nel caso di insorgenza di neuropatia periferica o ottica, il proseguimento della terapia con linezolid in questi pazienti deve essere valutato considerando i potenziali rischi.

In pazienti in trattamento con linezolid sono stati segnalati casi di convulsioni. Nella maggior parte dei casi � stata segnalata un’anamnesi positiva di convulsioni o fattori di rischio per le convulsioni. In presenza di anamnesi positiva di convulsioni, si deve consigliare ai pazienti di informare il proprio medico curante.

Sono state riportate segnalazioni spontanee di sindrome serotoninergica associata alla somministrazione concomitante di linezolid e farmaci serotoninergici, compresi gli antidepressivi appartenenti alla classe degli inibitori selettivi del re-uptake della serotonina (SSRI). La somministrazione concomitante di linezolid e farmaci serotoninergici � pertanto controindicata (vedere il paragrafo 4.3), ad eccezione dei casi in cui la somministazione concomitante di linezolid e farmaci serotoninergici � essenziale. In tali casi i pazienti devono essere tenuti sotto attenta osservazione per gli eventuali segni e sintomi della sindrome serotoninergica, quali alterazioni della funzionalit� cognitiva, iperpiressia, iperreflessia e mancanza di coordinazione. In presenza di questi segni e sintomi, il medico deve valutare l’interruzione di uno o di entrambi i trattamenti concomitanti; se si interrompe il farmaco serotoninergico, si possono verificare i sintomi da sospensione.

Il linezolid ha ridotto in modo reversibile la fertilit� e indotto anomalie morfologiche dello sperma di ratti maschi adulti a livelli di esposizione equivalenti a quelli attesi negli esseri umani; possibili effetti del linezolid sul sistema riproduttivo maschile nell’uomo non sono noti (vedere paragrafo 5.3).

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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Il linezolid � un inibitore reversibile, non selettivo, delle monoamino-ossidasi (MAOI). Sono disponibili dati molto limitati sia dagli studi d’interazione farmacologica che sulla sicurezza del linezolid somministrato a pazienti in terapia concomitante con farmaci che potrebbero comportare un rischio di inibizione delle MAO. L’impiego del linezolid non � quindi raccomandato in queste circostanze, a meno che sia possibile una stretta sorveglianza e il monitoraggio accurato del ricevente (vedere i paragrafi 4.3 e 4.4).

In volontari sani normotesi, il linezolid ha potenziato l’aumento della pressione arteriosa indotto da pseudoefedrina e fenilpropanolamina cloridrato. La somministrazione concomitante di linezolid con pseudoefedrina e fenilpropanolamina ha indotto aumenti medi della pressione arteriosa sistolica dell’ordine di 30-40 mmHg, rispetto a incrementi di 11-15 mmHg con il solo linezolid, 14-18 mmHg con la sola pseudoefedrina o fenilpropanolamina, e 8-11 mmHg con il placebo. Non sono stati condotti studi analoghi nei soggetti ipertesi.

Si raccomanda di titolare accuratamente il dosaggio dei farmaci con azione vasopressoria, incluse le sostanze dopaminergiche, allo scopo di ottenere la risposta desiderata quando vengono somministrati in concomitanza con il linezolid.

La potenziale interazione farmaco-farmaco con il destrometorfano � stata studiata in volontari sani. I soggetti sono stati trattati con destrometorfano (due dosi da 20 mg con un intervallo di 4 ore), con o senza linezolid. Nei soggetti normali trattati con linezolid e destrometorfano non � stato osservato alcun effetto della sindrome serotoninergica (confusione, delirio, irrequietezza, tremori, eritemi, diaforesi, iperpiressia).

Esperienza dopo la commercializzazione: � stato riportato un report di un paziente che ha manifestato effetti analoghi a quelli della sindrome serotoninergica durante l’assunzione concomitante di linezolid e destrometorfano, che si sono risolti con la sospensione di entrambi i trattamenti.

Nell’esperienza clinica con l’uso concomitante di linezolid e farmaci serotoninergici, compresi gli antidepressivi appartenenti alla classe degli inibitori del re-uptake della serotonina (SSRI), sono stati segnalati casi di sindrome serotoninergica. La somministrazione concomitante � pertanto controindicata (vedere il paragrafo 4.3), ma la gestione dei pazienti per i quali il trattamento con linezolid e farmaci serotoninergici � essenziale � descritta al paragrafo 4.4.

I soggetti trattati con linezolid e meno di 100 mg di tiramina non hanno evidenziato alcuna risposta pressoria significativa. Questo indica che � necessario solo evitare di ingerire quantit� eccessive di alimenti e bevande con un elevato contenuto di tiramina (per es., formaggio stagionato, estratti di lievito, bevande alcoliche non distillate e prodotti con soia fermentata come la salsa di soia).

Il linezolid non viene metabolizzato in quantit� rilevabile dal sistema enzimatico del citocromo P450 (CYP) e non inibisce alcuna delle isoforme clinicamente significative del CYP umano (1A2, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4). Similmente, il linezolid non induce isoenzimi del P450 nei ratti. Non � pertanto attesa alcuna interazione farmacologica CYP450-indotta con il linezolid.

L’effetto della rifampicina sulla farmacocinetica del linezolid � stato studiato su sedici volontari sani maschi adulti ai quali � stato somministrato linezolid 600 mg due volte al giorno per 2,5 giorni con e senza rifampicina 600 mg una volta al giorno per 8 giorni. La rifampicina ha abbassato la Cmax e l’AUC del linezolid rispettivamente del 21% in media [90% IC, 15, 27] e del 32% in media [90% IC, 27, 37]. Il meccanismo di questa interazione e il suo significato clinico non sono noti.

Quando � stato associato il warfarin alla terapia con linezolid, in condizioni di steady-state, si � osservata una riduzione del 10% della INR (International Normalized Ratio) massima media durante la somministrazione concomitante, con una riduzione del 5% della AUC INR. Non � possibile definire il significato clinico di questi riscontri, se esistente, poich� i dati dei pazienti trattati con warfarin e linezolid sono insufficienti.

04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Non sono disponibili dati adeguati sull’uso del linezolid nelle donne gravide. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato effetti tossici sulla riproduzione (vedere il paragrafo 5.3). Un rischio potenziale per gli esseri umani esiste.

Il linezolid non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno che sia strettamente necessario, cio� solo quando i benefici previsti superano il rischio teorico.

I dati nell’animale indicano che il linezolid e i suoi metaboliti possono passare nel latte materno e, di conseguenza, l’allattamento al seno deve essere interrotto prima e durante la somministrazione.

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

I pazienti devono essere informati sulla potenziale comparsa di vertigini durante il trattamento con linezolid, e quindi devono essere avvisati di non guidare veicoli n� utilizzare macchinari se si manifestassero vertigini.

04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Nella tabella sottostante sono elencate le reazioni avverse che si sono verificate con frequenza ≥ 0,1% in studi clinici in cui sono stati arruolati oltre 2.000 pazienti adulti, che sono stati trattati fino a 28 giorni con le dosi raccomandate di linezolid.

Circa il 22% dei pazienti ha manifestato delle reazioni avverse; le pi� comunemente segnalate sono state cefalea (2,1%), diarrea (4,2%), nausea (3,3%) e candidiasi (soprattutto candidiasi orale [0,8%] e vaginale [1,1%], vedere la seguente tabella).

Gli eventi avversi farmaco-correlati pi� comunemente segnalati che hanno causato l’interruzione del trattamento sono stati cefalea, diarrea, nausea e vomito. Circa il 3% dei pazienti ha interrotto il trattamento in seguito alla comparsa di un evento avverso farmaco-correlato.

Ulteriori reazioni avverse segnalate durante l’esperienza post-marketing sono incluse nella tabella sotto la categoria “non nota”, poich� dai dati disponibili non � possibile calcolare la frequenza effettiva.

Molto comune (≥1/10); comune (≥1/100 to <1/10); non comune (≥1/1,000 e <1/100); raro (≥1/10,000 e <1/1,000); molto raro (<1/10,000); non nota (la frequenza non pu� essere definita sulla base dei dati disponibili)
Infezioni e infestazioni Comune: candidiasi, candidasi orale, candidiasi vaginale, infezioni fungine. Non comune: Vaginite. Frequenza non nota: Colite associata ad antibiotici*, colite pseudomembranosa
Patologie del sistema emolinfopoietico Non comune: Leucopenia*, neutropenia, trombocitopenia*, eosinofilia. Non nota: Mielosoppressione*, pancitopenia*, anemia*.
Disturbi del sistema immunitario Non nota: Anafilassi.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non nota: Acidosi lattica*.
Disturbi psichiatrici Non comune: Insonnia.
Patologie del sistema nervoso Comune: Cefalea, alterazione del gusto (gusto metallico) Non comune: Capogiri, ipoestesia, parestesia.

Non nota: Sindrome serotoninergica**, convulsioni*, neuropatia periferica*.

Patologie dell’occhio Non comune: Visione offuscata*. Non nota: Neuropatia ottica*.
Patologie dell’orecchio e del labirinto Non comune: Tinnito.
Patologie vascolari Non comune: Ipertensione, flebite, tromboflebite.
Patologie gastrointestinali Comune: Diarrea, nausea, vomito. Non comune: Pancreatite, gastrite, dolore addominale localizzato o generalizzato, stipsi, secchezza delle fauci, dispepsia, glossite, feci molli, stomatite, disturbi della colorazione o malattie a carico della lingua. Non nota: Scolorimento superficiale dei denti.
Patologie epatobiliari Comune: Alterazione dei test di funzionalit� epatica; aumento di AST, ALT o della fosfatasi alcalina. Non comune: Aumento della birilubina totale.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune: Orticaria, dermatite, diaforesi, prurito, rash. Non nota: Eruzioni cutanee bollose simili a quelle descritte nella sindrome di Stevens-Johnson, angioedema, alopecia.
Patologie renali e urinarie Comune: Aumento dell’azotemia. Non comune: Poliuria, aumento della creatinina.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Non comune: Disturbi vulvovaginali.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non comune: Brividi, affaticamento, febbre, dolore nella sede dell’iniezione, aumento della sete, dolore localizzato.
Esami diagnostici
Ematochimica Comune: Aumento di LDH, creatinchinasi, lipasi, amilasi o glucosio non a digiuno. Diminuzione di proteine totali, albumina, sodio o calcio. Aumento o diminuzione di potassio o bicarbonato. Non comune: Aumento di sodio o calcio. Dimunizione di glucosio non a digiuno. Aumento o diminuzione di cloruro.
Ematologia Comune: Aumento di neutrofili o eosinofili. Diminuzione di: emoglobina, ematocrito o globuli rossi. Aumento o diminuzione di piastrine o globuli bianchi. Non comune: Aumento di reticolociti. Diminuzione di neutrofili.

* Vedere paragrafo 4.4.

** Vedere paragrafi 4.3 e 4.5

† Vedere informazioni sottostanti

Le seguenti reazioni avverse al linezolid sono state considerate gravi in casi isolati: dolore addominale localizzato, attacchi ischemici transitori, ipertensione, pancreatite e insufficienza renale.

Durante gli studi clinici, � stato riportato un unico caso di aritmia (tachicardia) farmaco-correlato.

† Nel corso degli studi clinici controllati in cui � stato somministrato linezolid con durata di trattamento fino a 28 giorni, i casi di anemia segnalati sono stati inferiori allo 0,1% dei pazienti. Durante un programma per uso compassionevole in pazienti con infezioni potenzialmente fatali e patologie di base concomitanti, la percentuale di pazienti che ha sviluppato anemia durante il trattamento con linezolid per ≤ 28 giorni � stata pari al 2,5% (33/1.326), rispetto al 12,3% (53/430) dei casi in cui la terapia � stata >28 giorni. La percentuale dei casi in cui � stata segnalata anemia grave correlata al farmaco con necessit� di trasfusione ematica � stata del 9% (3/33) nei pazienti trattati per ≤ 28 giorni e del 15% (8/53) in quelli trattati per > 28 giorni.

I dati di sicurezza risultanti da studi clinici condotti su oltre 500 pazienti pediatrici (dalla nascita fino a 17 anni) non indicano che il profilo di sicurezza del linezolid per i pazienti pediatrici differisce da quello degli adulti.

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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Non � noto un antidoto specifico.

Non sono stati riportati casi di sovradosaggio. Le seguenti informazioni possono risultare comunque utili:

� consigliato un trattamento di supporto unitamente al mantenimento della filtrazione glomerulare. Circa il 30% di una dose di linezolid viene eliminata in 3 ore di emodialisi, ma non � disponibile alcun dato sulla eliminazione del linezolid mediante dialisi peritoneale o emoperfusione. Anche i due metaboliti principali del linezolid vengono eliminati in una certa misura dalla emodialisi.

I segni di tossicit� osservati nei ratti dopo dosi di 3000 mg/kg/die di linezolid sono stati diminuzione della attivit� e atassia, mentre i cani trattati con 2000 mg/kg/die hanno manifestato vomito e tremori.


05.0 PROPRIET� FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Propriet� farmacodinamiche - Inizio Pagina

Categoria farmacoterapeutica: altri antibatterici

Codice ATC: J01 XX08.

Propriet� generali

Il linezolid � un agente antibatterico sintetico appartenente a una nuova classe di antimicrobici, gli ossazolidinoni. Manifesta una attivit� in-vitro contro i batteri aerobi Gram-positivi e i microrganismi anaerobi. Il linezolid inibisce selettivamente la sintesi delle proteine batteriche attraverso un meccanismo d’azione peculiare. Nello specifico, si lega a un sito del ribosoma batterico (23S della subunit� 50S) e previene la formazione di un complesso d’inizio funzionale 70S che costituisce una componente fondamentale del processo di traslazione.

L’effetto post-antibiotico in-vitro di linezolid per Staphylococcus aureus � stato di circa 2 ore. L’effetto post-antibiotico in vivo, determinato in modelli animali, � risultato di 3,6 ore e 3,9 ore per Staphylococcus aureus e Streptococcus pneumoniae, rispettivamente. Negli studi nell’animale, il parametro farmacodinamico chiave per valutare l’efficacia � stato il tempo durante il quale il livello plasmatico di linezolid superava la concentrazione minima inibente (MIC) del microrganismo infettante.

Breakpoint

I breakpoint di sensibilit� stabiliti dall’European Committee on Antimicrobial Susceptibility Testing (EUCAST) per stafilococchi e enterococchi corrispondono a valori di MIC ≤ 4mg/l, e quelli di resistenza corrispondono a valori di MIC > 4 mg/l. Per gli streptococchi (incluso lo S. pneumoniae) i breakpoint di sensibilit� corrispondono a MIC ≤ 2 mg/l e quelli di resistenza sono >4 mg/l.

I breakpoint di sensibilit� per altre specie batteriche corrispondono a valori di MIC ≤ 2 mg/l e quelli di resistenza corrispondono a valori di MIC >4 mg/l; tali breakpoint sono stati determinati principalmente sulla base dei dati di farmacocinetica e farmacodinamica e sono indipendenti dalla distribuzione delle MIC per le singole specie. Sono usati soltanto per i microrganismi ai quali non � stato assegnato un breakpoint specifico, e non per le specie per cui il test di sensibilit� non � raccomandato.

Sensibilit�

La resistenza di specie selezionate, in termini di prevalenza, pu� variare in base alla sede geografica e in base al tempo; � quindi desiderabile disporre di informazioni locali sulla resistenza, soprattutto quando si trattano gravi infezioni. All’occorrenza, si deve ricorrere alla consulenza di esperti quando la prevalenza locale delle resistenze sia tale da porre in dubbio l’effettiva utilit� del farmaco, almeno per alcuni tipi di infezione.

Categoria
Microrganismi sensibili Aerobi Gram-positivi: Enterococcus faecalis Enterococcus faecium* Staphylococcus aureus* Stafilococchi coagulasi-negativi Streptococcus agalactiae* Streptococcus pneumoniae* Streptococcus piogenes* Streptococchi del Gruppo C Streptococchi del Gruppo G Anaerobi Gram-positivi: Clostridium perfringens Peptostreptococcus anaerobius Peptostreptococcus spp.
Microrganismi resistenti Haemophilus influenzae Moraxella catarrhalis Neisseria spp. Enterobacteriaceae Pseudomonas spp.

* L’efficacia clinica � stata dimostrata per gli isolati sensibili su indicazioni cliniche approvate.

Pur se il linezolid ha mostrato una certa attivit� in vitro nei confronti di Legionella, Chlamydia pneumoniae e Mycoplasma pneumoniae, non sono disponibili, per�, dati sufficienti che ne dimostrino l’efficacia clinica.

Resistenza

Resistenza crociata

Il meccanismo d’azione del linezolid differisce da quello di altre classi di antibiotici. Studi in-vitro su isolati clinici (comprendenti stafilococchi meticillino-resistenti, enterococchi vancomicino-resistenti, streptococchi penicillino- e eritromicino-resistenti) indicano che il linezolid � solitamente attivo contro i microrganismi che resistono a una o pi� altre classi di agenti antimicrobici.

La resistenza al linezolid � associata a mutazioni puntiformi a livello dell’rRNA 23S.

Come documentato con altri antibiotici usati in pazienti con infezioni difficili da trattare e/o per periodi di terapia prolungati, anche con il linezolid sono state osservate diminuzioni della sensibilit�. � stata segnalata resistenza al linezolid negli enterococchi, nello Staphylococcus aureus e negli stafilococchi coagulasi negativi. Il fenomeno � stato generalmente correlato a periodi di terapia prolungati e alla presenza di materiali protesici o ascessi non drenati. Quando si incontrano microrganismi antibiotico-resistenti in ambito ospedaliero, occorre tener presente l’importanza delle pratiche cliniche di controllo delle infezioni.

Risultati degli studi clinici

Studi nella popolazione pediatrica:

In uno studio in aperto, l’efficacia di linezolid (10 mg/kg q8h) � stata comparata con vacomicina (10-15 mg/kg q6-24h) nel trattamento delle infezioni causate da patogeni gram-positivi resistenti sospetti o accertati (tra cui polmonite nosocomiale, infezioni complicate della cute e degli annessi cutanei, batteriemia da catetere, batteriemia d’origine sconosciuta e altre infezioni), condotto su bambini di et� compresa tra la nascita e gli 11 anni. I tassi di guarigione clinica nella popolazione valutabile clinicamente sono stati pari a 89,3% (134/150) e a 84,5% (60/71) rispettivamente per linezolid e vancomicina (95% IC: -4,9, 14,6).

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05.2 Propriet� farmacocinetiche - Inizio Pagina

Zyvoxid contiene principalmente (s)-linezolid, che � biologicamente attivo e viene metabolizzato a formare derivati inattivi.

Assorbimento

Il linezolid viene rapidamente e ampiamente assorbito dopo somministrazione orale.

Le concentrazioni plasmatiche massime si raggiungono entro 2 ore dalla somministrazione.

La biodisponibilit� assoluta orale del linezolid (in uno studio cross-over con somministrazione orale ed endovenosa) � completa (circa il 100%). L’assorbimento non � significativamente influenzato dal cibo e l’assorbimento della sospensione orale � simile a quello ottenuto con le compresse rivestite con film.

Le Cmax e Cmin plasmatiche del linezolid (media e deviazione standard [DS]) allo steady state dopo somministrazione endovenosa di 600 mg due volte al giorno sono risultate essere 15,1 [2,5] mg/l e 3,68 [2,68] mg/l, rispettivamente.

In un altro studio con somministrazione orale di 600 mg due volte al giorno, le Cmax e Cmin allo steady state sono risultate essere 21,2 [5,8] mg/l, e 6,15 [2,94] mg/l, rispettivamente.

Le condizioni di steady state vengono raggiunte entro il secondo giorno di somministrazione.

Distribuzione

Il volume di distribuzione in condizioni di steady state � in media di 40-50 litri negli adulti sani e si avvicina all’acqua corporea totale. Il legame con le proteine plasmatiche � circa il 31% e non dipende dalla concentrazione.

Le concentrazioni di linezolid sono state determinate in diversi fluidi, in un numero limitato di soggetti, in alcuni studi su volontari dopo somministrazioni multiple. Il rapporto tra il linezolid contenuto nella saliva e nel sudore rispetto al plasma � risultato rispettivamente 1,2:1,0 e 0,55:1,0.

Il rapporto per il fluido di rivestimento epiteliale e le cellule alveolari del polmone � risultato rispettivamente 4,5:1,0 e 0,15:1,0 quando misurato alla Cmax in condizioni di steady state. In un piccolo studio su soggetti con shunt ventricolare-peritoneale e meningi essenzialmente non infiammate, il rapporto tra il linezolid contenuto nel liquido cerebrospinale rispetto al plasma, alla Cmax, � stato 0,7:1,0 dopo somministrazioni multiple.

Metabolismo

Il linezolid viene principalmente metabolizzato mediante ossidazione dell’anello morfolinico, con formazione prevalentemente di due derivati inattivi dell’acido carbossilico ad anello aperto: il metabolita acido aminoetossiacetico (PNU-142300) e il metabolita idrossietil glicina (PNU-142586). Si ritiene che il metabolita idrossietil glicina (PNU-142586), quello predominante nell’uomo, si formi attraverso un processo non enzimatico. Il metabolita acido aminoetossiacetico (PNU-142300) � meno abbondante. Sono stati caratterizzati anche altri metaboliti minori inattivi.

Eliminazione

Il linezolid, in condizioni di steady state, viene principalmente escreto nelle urine come PNU-142586 (40%), farmaco invariato (30%) e PNU-142300 (10%) nei pazienti con funzionalit� renale normale o insufficienza renale lieve-moderata. Nelle feci non si riscontra virtualmente traccia del farmaco invariato, mentre circa il 6% e 3% di ciascuna dose appare rispettivamente come PNU-142586 e PNU-142300. L’emivita di eliminazione del linezolid � in media di 5-7 ore.

La clearance non-renale rappresenta all’incirca il 65% della clearance totale del linezolid. Con l’incremento della dose di linezolid si osserva un piccolo grado di non-linearit� nella clearance. Questo sembra essere dovuto a una minore clearance renale e non-renale a concentrazioni pi� elevate di linezolid. La differenza di clearance � tuttavia piccola e non � riflessa nella emivita di eliminazione apparente.

Popolazioni particolari

Pazienti con insufficienza renale:

Dopo singole dosi di 600 mg � stato osservato un incremento di 7-8 volte della esposizione ai due metaboliti primari del linezolid nel plasma di pazienti con insufficienza renale grave (cio�, clearance della creatinina < 30 ml/min). Non � stato tuttavia osservato un incremento della AUC del farmaco invariato. Sebbene si sia rilevata una certa eliminazione dei principali metaboliti del linezolid mediante emodialisi, dopo singole dosi di 600 mg i livelli plasmatici dei metaboliti erano sostanzialmente pi� elevati dopo dialisi rispetto a quelli osservati in pazienti con funzionalit� renale normale o con insufficienza renale lieve o moderata.

In 24 pazienti con insufficienza renale grave, 21 dei quali regolarmente sottoposti a emodialisi, le concentrazioni plasmatiche massime dei due metaboliti primari erano circa 10 volte superiori rispetto a quelle osservate in pazienti con funzionalit� renale normale dopo diversi giorni di somministrazione. I livelli plasmatici di picco del linezolid non erano stati influenzati.

Il significato clinico di questi riscontri non � stato determinato poich� attualmente sono disponibili limitati dati sulla sicurezza (vedere i paragrafi 4.2 e 4.4).

Pazienti con insufficienza epatica:

Dati limitati indicano che la farmacocinetica di linezolid, PNU-142586 e PNU-142300 non � alterata in pazienti con insufficienza epatica lieve o moderata (cio� classe A o B di Child-Pugh). La farmacocinetica del linezolid non � stata valutata in pazienti con insufficienza epatica grave (cio� classe C di Child-Pugh). Tuttavia, dato che il linezolid viene metabolizzato mediante un processo non enzimatico, una alterazione della funzionalit� epatica non deve modificarne significativamente il suo metabolismo (vedere i paragrafi 4.2 e 4.4).

Bambini ed adolescenti (inferiori a 18 anni): I dati sulla sicurezza e sull’efficacia di linezolid nei bambini e negli adolescenti (< 18 anni) sono insufficienti e pertanto l’uso di linezolid in questa fascia d’et� non � raccomandato (vedere paragrafo 4.2). Sono necessari ulteriori studi per stabilire raccomandazioni sul dosaggio sicuro ed efficace. Gli studi di farmacocinetica indicano che dopo somministrazioni singole o multiple nei bambini (da 1 settimana a 12 anni), la clearance del linezolid (sulla base dei chilogrammi di peso corporeo) � risultata maggiore nei pazienti pediatrici rispetto agli adulti, ma � diminuita con l’aumentare dell’et�.

Nei bambini da 1 settimana a 12 anni di et�, la somministrazione di 10 mg/kg ogni 8 ore giornaliere fornisce un’esposizione equivalente all’incirca a quella raggiunta negli adulti con il dosaggio di 600 mg due volte al giorno.

Nei neonati fino a 1 settimana di et�, la clearance sistemica del linezolid (sulla base dei chilogrammi di peso corporeo) aumenta rapidamente nella prima settimana di vita. I neonati che ricevono 10 mg/kg ogni 8 ore giornaliere avranno pertanto l’esposizione sistemica maggiore il primo giorno dopo il parto. Non si prevede comunque un eccessivo accumulo con questo regime posologico durante la prima settimana di vita, poich� la clearance aumenta rapidamente in questo periodo.

Negli adolescenti (da 12 a 17 anni), la farmacocinetica di linezolid � risultata simile a quella degli adulti dopo somministrazione di una dose di 600 mg. Pertanto, la somministrazione giornaliera negli adolescenti di 600 mg ogni 12 ore comporter� un’esposizione simile a quella osservata negli adulti trattati con lo stesso dosaggio.

Nei pazienti pediatrici con shunt ventricolo-peritoneali ai quali � stato somministrato linezolid 10 mg/kg ogni 12 ore oppure ogni 8 ore, sono state osservate concentrazioni variabili di linezolid nel liquido cerebrospinale a seguito sia di dosi singole sia di dosi multiple di linezolid. Nel liquido cerebrospinale non sono state raggiunte stabilmente n� sono state mantenute concentrazioni terapeutiche. Pertanto, l’uso del linezolid per il trattamento empirico dei pazienti pediatrici con infezioni del sistema nervoso centrale non � raccomandato.

Pazienti anziani: La farmacocinetica del linezolid non � significativamente alterata in pazienti anziani di 65 anni o pi�.

Pazienti di sesso femminile: le femmine presentano un volume di distribuzione leggermente inferiore rispetto ai maschi e la clearance media � ridotta di circa il 20% se corretta in base al peso corporeo. Le concentrazioni plasmatiche sono maggiori nelle femmine, e questo pu� essere parzialmente attribuito a una differenza di peso corporeo. Tuttavia, dato che l’emivita media del linezolid non � significativamente diversa tra maschi e femmine, le concentrazioni plasmatiche nelle femmine non devono sostanzialmente superare quelle ben tollerate e, pertanto, non � richiesta alcuna modifica della dose.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

Il linezolid ha ridotto fertilit� e prestazioni riproduttive di ratti maschi a livelli di esposizione equivalenti all’incirca a quelli previsti nell’uomo. Questi effetti sono risultati reversibili negli animali sessualmente maturi. Questi effetti, tuttavia, non erano reversibili negli animali giovani trattati con linezolid per quasi l’intero periodo della maturazione sessuale.

Nei ratti maschi adulti � stata osservata una morfologia anormale dello sperma nei testicoli, ed ipertrofia e iperplasia delle cellule epiteliali nell’epididimo.

Il linezolid ha dimostrato influenza sulla maturazione degli spermatozoi di ratto.

La somministrazione di testosterone non ha mostrato alcun effetto sugli effetti mediati dal linezolid sulla fertilit�.

Cani trattati per un mese non hanno evidenziato ipertrofia dell’epididimo anche se modificazioni di peso della prostata, dei testicoli e degli epididimi erano evidenti.

Studi sulla tossicit� della riproduzione in topi e ratti non hanno evidenziato alcun effetto teratogeno, rispettivamente a livelli di esposizione 4 volte superiori o equivalenti a quelli previsti nell’uomo.

Le stesse concentrazioni di linezolid hanno causato tossicit� materna nei topi ed erano correlati ad aumento dei decessi embrionali – inclusa la perdita totale della nidiata, la diminuzione di peso corporeo fetale - e una esacerbazione della normale predisposizione genetica a variazioni sternali nel ceppo di topi utilizzato.

Nei ratti � stata osservata una lieve tossicit� materna, a livelli di esposizione inferiori alle esposizioni cliniche previste. � stata osservata lieve tossicit� fetale, manifestata come diminuzione di peso corporeo fetale, ridotta ossificazione delle sternebre, ridotta sopravvivenza dei nati e lieve ritardo della maturazione. Questi stessi nati, una volta accoppiati, hanno evidenziato un incremento reversibile, dose-correlato, delle perdite pre-impianto unitamente a una corrispondente diminuzione della fertilit�.

Nei conigli, la diminuzione di peso corporeo fetale si � verificata soltanto in presenza di tossicit� materna (segni clinici, riduzione dell’incremento ponderale e del consumo alimentare), a livelli di esposizione di 0,06 volte l’esposizione umana stimata sulla base delle AUC. � noto che la specie � sensibile agli effetti degli antibiotici.

Il linezolid e i suoi metaboliti vengono escreti nel latte di ratti in allattamento, a concentrazioni superiori a quelle riscontrate nel plasma materno.

Il linezolid ha indotto mielosoppressione reversibile nei ratti e nei cani.

Nei ratti a cui � stato somministrato linezolid per via orale per la durata di 6 mesi, � stata osservata una degenerazione assonica del nervo sciatico da minima a lieve a dosi di 80 mg/kg/die; a questo stesso dosaggio, in una necroscopia effettuata a 3 mesi in un esemplare maschio � stata inoltre osservata una degenerazione minima del nervo sciatico. � stata condotta una valutazione morfologica sensibile dei tessuti fissati con liquido perfusionale per ricercare evidenze della degenerazione del nervo ottico. Una degenerazione del nervo ottico da minima a moderata � risultata evidente in 2 ratti maschi su 3, dopo 6 mesi di somministrazione, ma la relazione diretta con il farmaco non era chiara a causa della natura acuta del reperto e della sua distribuzione asimmetrica. La degenerazione del nervo ottico osservata era microscopicamente paragonabile alla degenerazione unilaterale spontanea del nervo ottico segnalata nei ratti anziani e pu� essere una esacerbazione dei danni generali pre-esistenti.

I dati preclinici, basati su studi convenzionali di tossicit� a dosi ripetute e di genotossicit�, non hanno rivelato alcun pericolo particolare per gli esseri umani, oltre a quelli esposti in altre sezioni di questo Riassunto delle Caratteristiche di Prodotto. Non sono stati condotti studi di cancerogenicit�/oncogenicit�, considerata la breve durata della somministrazione e l’assenza di genotossicit� nella batteria standard di studi effettuati.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Soluzione per infusione:

glucosio monoidrato, sodio citrato (E331), acido citrico anidro (E330), acido cloridrico (E507), sodio idrossido (E524), acqua per preparazioni iniettabili.

Compresse

Nucleo delle compresse:

cellulosa microcristallina (E 460 i), amido di mais, carbossimetilamido sodico (tipo A), idrossipropilcellulosa (E463), magnesio Stearato (E 572).

Film di rivestimento::

ipromellosa (E464), titanio diossido (E 171), macrogol 400, cera carnauba (E 903).

Compresse da 600 mg:

inchiostro rosso, ossido di ferro rosso (E 172).

Compresse da 400 mg:

inchiostro nero, ossido di ferro nero (E 172).

Granulato per sospensione orale:

saccarosio, mannitolo (E421), cellulosa microcristallina (E460i), carmellosa sodica (E466), aspartame (E951), silice colloidale anidra (E 551), sodio citrato (E331), gomma xantana (E 415), sodio benzoato (E 211), acido citrico anidro (E330), sodio cloruro.

Dolcificanti (fruttosio, maltodestrina, monoammonio glicirrizinato, sorbitolo).

Aromatizzanti arancio, crema d’arancio, menta piperita e vaniglia (acetoina, alfa tocoferoli, acetaldeide, aldeide anisica, betacariofillene, acido n-butirrico, butil butirril lattato, delta decalattone, dimetil benzil carbacetato, alcol etilico, etil butirrato, etil maltolo, etil vanillina, furaneol, terpeni d’uva, eliotropina, maltodestrina, amido alimentare modificato, monometilsuccinato, aldeide d’arancio, olio d’arancio FLA CP, olio d’arancio Valenza 2X, olio d’arancio Valenza 5X, olio essenziale d’arancio, succo d’arancio carbonili, terpeni d’arancio, olio essenziale di menta piperita, glicole propilenico, olio tangerino, estratto di vaniglia, vanillina, acqua).

06.2 Incompatibilit� - Inizio Pagina

Soluzione per infusione

Non devono essere aggiunti additivi in questa soluzione. Se il linezolid dovesse essere somministrato in associazione ad un altro farmaco, ciascun farmaco dovr� essere somministrato separatamente in maniera conforme alle rispettive direttive d’impiego. Similmente, se per l’infusione sequenziale di diversi farmaci si dovesse utilizzare la stessa linea endovenosa, tale linea dovr� essere irrigata con una soluzione per infusione compatibile, prima e dopo la somministrazione del linezolid (vedere il paragrafo 6.6).

Zyvoxid, soluzione per infusione, � fisicamente incompatibile con le seguenti sostanze: amfotericina B, clorpromazina cloridrato, diazepam, pentamidina isetionato, eritromicina lattobionato, fenitoina sodica e sulfametossazolo/trimetoprim.

Inoltre, � chimicamente incompatibile con ceftriaxone sodico

Compresse

Non pertinente

Granulato per sospensione orale

Non pertinente

06.3 Periodo di validit� - Inizio Pagina

Soluzione per infusione

Prima dell’apertura: 3 anni

Dopo l’apertura: Da un punto di vista microbiologico il prodotto deve essere usato immediatamente, tranne nel caso in cui le modalit� di apertura precludano il rischio di contaminazioni.

Se non viene utilizzato immediatamente, i tempi e le condizioni di conservazione sono di responsabilit� dell’utilizzatore.

Compresse da 400 mg

2 anni

Compresse da 600 mg

3 anni

Granulato per sospensione orale

Prima della ricostituzione: 2 anni

Dopo ricostituzione: 3 settimane

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Soluzione per infusione

Conservare nella confezione originale (rivestimento e scatola) fino al momento dell’uso

Compresse

Nessuna precauzione particolare

Granulato per sospensione orale

Prima della ricostituzione: tenere il flacone sigillato

Dopo ricostituzione: tenere il flacone dentro la scatola di cartone.

06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Soluzione per infusione

Sacche per infusione monouso, pronte per l’uso, in pellicola priva di lattice, multistrato (strato interno: copolimero etilene propilene e copolimero stirene/etilene e butilene/stirene; strato intermedio: copolimero stirene/etilene butilene/stirene; strato esterno: copoliestere) sigillate all’interno di un foglio di laminato.

Le sacche contengono 300 ml di soluzione e sono confezionate in una scatola. Ogni scatola contiene 1*, 2**, 5, 10, 20 o 25 sacche per infusione.

Nota:

Le suddette scatole possono essere fornite anche in confezioni ospedaliere da:

* 5, 10 o 20

** 3, 6 o 10

� possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

Compresse

Flaconi bianchi in politene ad alta densit� (HDPE), con tappo a vite in polipropilene, contenenti 10*, 14*, 20*, 24, 30, 50 o 60 compresse.

Flaconi bianchi in politene ad alta densit� (HDPE), con tappo a vite in polipropilene, contenenti 100 compresse (solo per uso ospedaliero).

Nota: i flaconi possono anche essere forniti in “confezioni ospedaliere” da *5 o 10 flaconi.

Blister in polivinilcloruro (PVC)/alluminio contenente ognuno 10 compresse confezionate in un astuccio. Ogni astuccio contiene 10*, 20*, 30, 50, 60 compresse.

Blister in polivinilcloruro (PVC)/alluminio contenente ognuno 10 compresse confezionate in un astuccio. Ogni astuccio contiene 100 compresse (solo per uso ospedaliero).

Nota: Gli astucci possono anche essere forniti in “confezioni ospedaliere” da *5 o 10 astucci.

� possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

Granulato per sospensione orale

Flaconi in vetro ambrato, Tipo III, con un volume nominale di 240 ml contenenti 66 g di granulato per sospensione orale. Ogni flacone � provvisto di un tappo di difficile apertura in polipropilene ed � confezionato in una scatola insieme ad un cucchiaio-misurino da 2.5 ml/5 ml.

Nota: I flaconi possono anche essere forniti in “confezioni ospedaliere” da 5 o 10 flaconi.

� possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Soluzione per infusione

Solo per somministrazione unica.

Togliere la confezione avvolgente solo al momento dell’uso, quindi verificare eventuali perdite schiacciando decisamente la sacca. Se la sacca presenta delle perdite scartarla, dato che la sterilit� pu� risultare alterata. La soluzione deve essere ispezionata visivamente prima dell’uso e soltanto la soluzione limpida, senza particelle, deve essere usata. Non usare queste sacche in connessioni seriali. Qualsiasi soluzione non utilizzata deve essere eliminata. Non ricollegare sacche parzialmente utilizzate.

Zyvoxid soluzione per infusione � compatibile con le seguenti soluzioni: glucosio 5% per infusione endovenosa, sodio cloruro 0,9% per infusione endovenosa, Ringer lattato soluzione per iniezione (soluzione di Hartmann per iniezione).

Compresse

Nessuna richiesta particolare.

Granulato per sospensione orale

Sciogliere il granulato e ricostituire usando 123 ml di acqua in due parti approssimativamente uguali fino ad ottenere 150 ml di sospensione orale. Agitare bene la sospensione dopo ciascuna aggiunta di acqua.

Prima dell’uso, rovesciare delicatamente il flacone per alcune volte. Non agitare.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Pfizer Italia S.r.l.

Via Isonzo, 71 – 04100 Latina


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

1 sacca per infusione monouso da 2 mg/ml AIC 035410012/M
2 sacche per infusione monouso da 2 mg/ml AIC 035410024/M
5 sacche per infusione monouso da 2 mg/ml AIC 035410036/M
10 sacche per infusione monouso da 2 mg/ml AIC 035410048/M
20 sacche per infusione monouso da 2 mg/ml AIC 035410051/M
25 sacche per infusione monouso da 2 mg/ml AIC 035410063/M
1 flacone di granulato per sospensione orale da 100 mg/5 ml AIC 035410075/M
1 flacone da 10 compresse rivestite con film da 400 mg AIC 035410087/M
1 flacone da 14 compresse rivestite con film da 400 mg AIC 035410099/M
1 flacone da 20 compresse rivestite con film da 400 mg AIC 035410101/M
1 flacone da 24 compresse rivestite con film da 400 mg AIC 035410113/M
1 flacone da 30 compresse rivestite con film da 400 mg AIC 035410125/M
1 flacone da 50 compresse rivestite con film da 400 mg AIC 035410137/M
1 flacone da 60 compresse rivestite con film da 400 mg AIC 035410149/M
1 flacone da 100 compresse rivestite con film da 400 mg AIC 035410152/M
1 blister da 10 compresse rivestite con film da 400 mg AIC 035410164/M
1 blister da 20 compresse rivestite con film da 400 mg AIC 035410176/M
1 blister da 30 compresse rivestite con film da 400 mg AIC 035410188/M
1 blister da 50 compresse rivestite con film da 400 mg AIC 035410190/M
1 blister da 60 compresse rivestite con film da 400 mg AIC 035410202/M
1 blister da 100 compresse rivestite con film da 400 mg AIC 035410214/M
1 blister da 10 compresse rivestite con film da 600 mg AIC 035410226/M
1 blister da 20 compresse rivestite con film da 600 mg AIC 035410238/M
1 blister da 30 compresse rivestite con film da 600 mg AIC 035410240/M
1 blister da 50 compresse rivestite con film da 600 mg AIC 035410253/M
1 blister da 60 compresse rivestite con film da 600 mg AIC 035410265/M
1 blister da 100 compresse rivestite con film da 600 mg AIC 035410277/M
1 flacone da 10 compresse rivestite con film da 600 mg AIC 035410289/M
1 flacone da 14 compresse rivestite con film da 600 mg AIC 035410291/M
1 flacone da 20 compresse rivestite con film da 600 mg AIC 035410303/M
1 flacone da 24 compresse rivestite con film da 600 mg AIC 035410315/M
1 flacone da 30 compresse rivestite con film da 600 mg AIC 035410327/M
1 flacone da 50 compresse rivestite con film da 600 mg AIC 035410339/M
1 flacone da 60 compresse rivestite con film da 600 mg AIC 035410341/M
1 flacone da 100 compresse rivestite con film da 600 mg AIC 035410354/M

09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

15 maggio 2002/23 maggio 2006


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

31 dicembre 2009