Trittico Compresse
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

 

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

TRITTICO compresse


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

Trittico 75 mg compresse a rilascio prolungato:

Ogni compressa contiene:

Principio attivo: trazodone cloridrato 75 mg

Trittico 150 mg compresse a rilascio prolungato:

Ogni compressa contiene:

Principio attivo: trazodone cloridrato 150 mg

Per gli eccipienti, vedere 6.1.


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Compresse a rilascio prolungato divisibili in tre porzioni.


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Disturbi depressivi con o senza componente ansiosa.



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

L'uso del prodotto è limitato ai pazienti adulti.

Adulti: 75-150 mg al giorno da somministrare in dose singola la sera prima di coricarsi.

La dose può quindi essere aumentata fino a 300 mg al giorno da ripartirsi in due somministrazioni.

Nei pazienti ospedalizzati la dose può essere ulteriormente aumentata fino a 600 mg al giorno in dosi refratte.

Anziani e soggetti defedati: inizialmente 100 mg al giorno in dose singola, da somministrare la sera. Questa dose può essere successivamente aumentata, secondo il giudizio del medico, in rapporto alla risposta clinica. È comunque improbabile che siano necessari dosaggi superiori a 300 mg al giorno.

Le compresse sono divisibili in 3 porzioni per consentire una posologia progressiva con dosi frazionate, a seconda della gravità della malattia, del peso, dell'età e delle condizioni generali del paziente.

Si consiglia di iniziare il ciclo terapeutico con una somministrazione serale e con dosaggi giornalieri crescenti, secondo il giudizio del medico.

Assumere il farmaco preferibilmente a stomaco pieno e per cicli terapeutici di almeno un mese.

Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare se impiegare i dosaggi minimi consigliati.

Assunzione da parte dei bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni:

Trittico non deve essere utilizzato per il trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di età.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Le compresse contengono saccarosio: il prodotto è, pertanto, controindicato nell'intolleranza ereditaria al fruttosio, nella sindrome di malassorbimento glucosio-galattosio, nella deficienza di sucrasi-isomaltasi.

Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento (vedere 4.6).


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Trittico deve essere somministrato sotto il diretto controllo medico in pazienti con insufficienza epatica o renale di rilevanza clinica o in pazienti cardiopatici, specie se affetti da disturbi della conduzione o da blocco A-V di vario grado o dopo infarto del miocardio.

Anche se il trazodone non produce gli effetti caratteristici dei triciclici sulla funzione cardiaca, tuttavia, in funzione della sua attività adrenolitica, può provocare bradicardia e ipotensione, specie ortostatica, seguita da eventuale tachicardia compensatoria. Un eventuale trattamento concomitante anti-ipertensivo può richiedere una riduzione nel dosaggio del farmaco anti-ipertensivo impiegato.

Attenzione dovrà essere posta nella somministrazione di trazodone ai pazienti epilettici, evitando in particolare bruschi incrementi o riduzioni di dosaggio.

In rare occasioni, è stata riportata con l'uso di trazodone la comparsa di discrasie ematiche, incluse agranulocitosi, trombocitopenia e anemia. Sempre raramente, sono state riportate alterazioni della funzione epatica, talora severe, incluso ittero e danno epatocellulare. Nei casi suddetti il trattamento con trazodone deve essere interrotto immediatamente (vedere 4.8).

L'uso di dosaggi giornalieri crescenti, secondo il giudizio del medico, sino al raggiungimento delle dosi consigliate, diminuisce l'incidenza di effetti indesiderati correlati al farmaco.

Gli effetti indesiderati possono essere più frequenti durante l'uso contemporaneo di preparazioni a base di Hypericum perforatum.

Le compresse contengono saccarosio: di ciò si tenga conto per l'uso in soggetti diabetici o che seguano diete ipocaloriche.

Assunzione da parte di bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni:

Trittico non deve essere utilizzato per il trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di età. Comportamenti suicidari (tentativi di suicidio e ideazione suicidaria) e ostilità (essenzialmente aggressività, comportamento di opposizione e collera) sono stati osservati con maggiore frequenza negli studi clinici effettuati su bambini a adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. Per di più, non sono disponibili i dati sulla sicurezza a lungo termine per i bambini e gli adolescenti per quanto concerne la crescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale.

Ideazione/Comportamento suicidario:

Suicidio/Ideazione suicidaria:

La depressione è associata ad aumentato rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio (suicidio/eventi correlati). Tale rischio persiste fino a che si verifichi una remissione significativa. Poiché possono non verificarsi miglioramenti durante le prime settimane di trattamento o in quelle immediatamente successive, i pazienti devono essere attentamente controllati fino ad avvenuto miglioramento. È esperienza clinica in generale che il rischio di suicidio può aumentare nelle prime fasi del miglioramento.

Altre patologie psichiatriche per le quali Trittico è prescritto possono anche essere associate ad un aumentato rischio di comportamento suicidario. Inoltre, queste patologie possono essere associate al disturbo depressivo maggiore. Quando si trattano pazienti con disturbi depressivi maggiori si devono, pertanto, osservare le stesse precauzioni seguite durante il trattamento di pazienti con altre patologie psichiatriche.

Pazienti con anamnesi positiva per comportamento o pensieri suicidari, o che manifestano un grado significativo di ideazione suicidaria prima dell'inizio del trattamento, sono a rischio maggiore di ideazione suicidaria o di tentativi di suicidio, e devono essere attentamente controllati durante il trattamento. Una metanalisi degli studi clinici condotti con farmaci antidepressivi in confronto con placebo nella terapia di disturbi psichiatrici, ha mostrato un aumento del rischio di comportamento suicidario nella fascia di età inferiore a 25 anni dei pazienti trattati con antidepressivi rispetto al placebo.

La terapia farmacologia con antidepressivi deve essere sempre associata ad una stretta sorveglianza dei pazienti, in particolare di quelli ad alto rischio, specialmente nelle fasi iniziali del trattamento e dopo cambiamenti di dose. I pazienti (o chi si prende cura di loro) dovrebbero essere avvertiti della necessità di monitorare e di riportare immediatamente al proprio medico curante qualsiasi peggioramento del quadro clinico, l'insorgenza di comportamento o pensieri suicidari o di cambiamenti comportamentali.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Sebbene non siano stati riportati effetti indesiderati il trazodone può potenziare gli effetti dei miorilassanti e degli anestetici volatili. Il trazodone è ben tollerato in pazienti schizofrenici depressi trattati con la terapia fenotiazinica standard, nonché in depressi parkinsoniani trattati con levodopa.

Il trattamento con trazodone può potenziare l'effetto dell'alcool, dei barbiturici e di altre sostanze deprimenti il S.N.C.

Sono stati riportati occasionalmente casi di interazione con inibitori della monoamino ossidasi (IMAO). Sebbene alcuni clinici siano soliti prescrivere questi farmaci contemporaneamente, non si raccomanda la somministrazione concomitante di trazodone con IMAO, o entro le due settimane successive all'interruzione del trattamento con una di queste sostanze. Non è altresì raccomandata la somministrazione di IMAO nella settimana successiva all'interruzione del trattamento con trazodone.

Studi condotti in animali di laboratorio suggeriscono che il trazodone possa inibire gran parte delle azioni acute della clonidina.

Anche se non sono riportati casi di interazione clinica con altri farmaci anti-ipertensivi, dovrà comunque essere presa in considerazione la possibilità di un effetto di potenziamento.

L'associazione di trazodone con digossina e fenitoina può portare ad un incremento dei livelli ematici di questi ultimi.

I risultati di studi in vitro sul metabolismo del farmaco, suggeriscono una potenziale interazione farmacologica in caso di co-somministrazione di trazodone con inibitori del citocromo P4503A4 (CYP3A4), quali il ketoconazolo, ritonavir e indinavir. Gli inibitori del CYP3A4 possono causare un sostanziale aumento della concentrazione plasmatica di trazodone, con un rischio potenziale di eventi avversi. Pertanto, in caso di somministrazione concomitante di trazodone con un potente inibitore del CYP3A4, è necessario ridurre il dosaggio di trazodone.

Al contrario, la somministrazione di carbamazepina in associazione con trazodone ne riduce la concentrazione plasmatica. Per questo motivo, i pazienti che assumono trazodone in associazione con carbamazepina dovrebbero essere attentamente monitorati.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

La sicurezza d'impiego del trazodone durante la gravidanza non è stata verificata. Nelle donne che allattano, si deve considerare la possibilità che il trazodone venga escreto con il latte.

Pertanto, l'uso di trazodone durante il primo trimestre di gravidanza è sconsigliato, mentre nei due trimestri successivi e durante l'allattamento deve essere limitato ai casi di effettiva necessità, dopo aver attentamente valutato con il medico il rapporto rischio-beneficio.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

Come tutti gli altri farmaci ad azione sul S.N.C., trazodone può influire sulla capacità di attenzione e sulle condizioni psicofisiche richieste per la guida di autoveicoli, per l'esecuzione di lavori rischiosi e per l'impiego di macchinari complessi.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Trittico è un antidepressivo con proprietà sedative che, nei primi giorni di trattamento, può causare sonnolenza. Tale effetto tende a scomparire dopo le prime somministrazioni.

Occasionalmente sono stati riportati casi di cefalea, senso di astenia, vertigini, ipotensione ortostatica, bradicardia e tachicardia, disturbi gastrici quali nausea, vomito e diarrea, insonnia e diminuzione della concentrazione, perdita di peso, tremore, stato confusionale e rash cutaneo.

L'impiego di trazodone, generalmente in associazione con altri psicofarmaci, ha portato alla segnalazione di rari casi di sindrome serotoninergica e convulsioni.

Come per gli altri antidepressivi, è stata segnalata la comparsa in rari casi di ideazione/comportamento suicidiario (vedi sezione 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego).

Raramente sono stati riportati disturbi del ritmo cardiaco, alterazioni della crasi ematica, quali agranulocitosi, trombocitopenia ed anemia e della funzione epatica, quali ittero e danno epatocellulare. In questi casi il trattamento deve essere immediatamente interrotto (vedi sezione 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego).

Come con altri farmaci dotati di effetti alfa adrenolitici, in corso di trattamento con trazodone sono stati segnalati rari casi di priapismo. In tale evenienza, il paziente deve interrompere il trattamento immediatamente.


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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

I sintomi più frequentemente osservati sono sonnolenza, vertigine e vomito. In caso di sovradosaggio in acuto, lo stomaco deve essere svuotato provocando vomito o praticando un lavaggio gastrico, il paziente deve essere attentamente seguito e trattato con terapia sintomatica, mantenendo una adeguata idratazione.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Categoria farmacoterapeutica: Psicoanalettici, antidepressivi Codice ATC: N06AX05

Trazodone è un derivato triazolpiridinico efficace nel trattamento di tutti i disturbi depressivi, compresa la depressione associata ad ansia ed i disturbi del sonno (codice ATC: N06AX05), caratterizzato da una breve latenza dell'effetto terapeutico (circa una settimana).

Trazodone è un inibitore della ricaptazione della serotonina e un antagonista dei recettori 5-HT2, la cui attivazione è comunemente associata ad insonnia, ansia, agitazione psicomotoria ed alterazioni della funzione sessuale.

A differenza di altri psicofarmaci il trazodone non è controindicato nel glaucoma e nei disturbi della minzione, non produce fenomeni di tipo extrapiramidale ed inoltre, non potenziando la trasmissione adrenergica ed essendo sprovvisto di effetti anti-colinergici, non presenta gli effetti caratteristici degli antidepressivi triciclici sulla conduzione cardiaca.


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

Dopo somministrazione orale singola di Trittico 75 mg viene raggiunta una Cmax di circa 0.7 mcg/ml, con un Tmax a 4 ore dopo l'assunzione ed una AUC di circa 8 mcg/ml/h. Dopo somministrazione orale singola di Trittico AC 150 mg viene raggiunta una Cmax di circa 1.2 mcg/ml, con un Tmax a 4 ore dopo l'assunzione. L'emivita è di circa 12 ore e l'AUC è di circa 18 mcg/ml/h.

Studi condotti in vitro su microsomi epatici umani indicano che trazodone viene principalmente metabolizzato dal citocromo P4503A4 (CYP3A4).


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

Tossicità acuta:

La DL50 del trazodone per via orale è 610 mg/kg nel topo, 486 mg/kg nel ratto e 560 mg/kg nel coniglio. Gli effetti osservati consistevano in sedazione, salivazione, ptosi palpebrale e convulsioni cloniche.

Tossicità ripetuta:

Sono stati condotti studi subcronici nel ratto, coniglio e cane e cronici nel ratto, cane e scimmia. Le dosi somministrate per via orale erano comprese tra 15 e 450 mg/kg/die nel ratto, tra 15 e 100 mg/kg/die nel coniglio, tra 3 e 100 mg/kg/die nel cane e tra 20 e 80 mg/kg/die nella scimmia. Nel ratto, il trattamento ha indotto ipertrofia degli epatociti e del reticolo endoplasmatico liscio con conseguente epatomegalia. Quest'ultimo effetto è il risultato di un meccanismo di detossificazione, che non può essere interpretato come un fenomeno patologico. Inoltre dosi provviste di effetti letali hanno indotto anche effetti già osservati negli studi di tossicità acuta. Il relativo NOEL (No Observed Adverse Effect Level) risulta essere pari a 30 mg/kg/die. Nel coniglio sono stati osservati solo effetti depressori a carico del sistema nervoso centrale e il relativo NOEL risulta essere 50 mg/kg/die. Nel cane, i sintomi già osservati con l'intossicazione acuta risultano aggravati con la somministrazione ripetuta e il relativo NOEL è pari a 10 mg/kg/die. La scimmia appare essere più resistente del cane e presenta solo disturbi farmacodinamici. Il NOEL risulta essere pari a 20 mg/kg/die.

Tossicità riproduttiva:

Non sono stati osservati effetti sulla fertilità nel ratto fino alla dose di 300 mg/kg/die. Gli studi di teratogenesi nel ratto hanno evidenziato un aumento dell'embrioletalità solo alle dosi provviste di effetti tossici sull'organismo materno (300-450 mg/kg/die). Nel coniglio sono stati osservati embrioletalità e rari casi di anomalie congenite solo a dosi tossiche sulle madri (210-450 mg/kg/die). L'assenza di effetti diretti sull'embrione è confermata dagli studi del passaggio del trazodone attraverso la barriera placentare nel ratto: le concentrazioni del farmaco nei tessuti embrionali e nel liquido amniotico sono risultate trascurabili. Gli studi peri-e postnatali nel ratto hanno evidenziato solo una riduzione dell'incremento ponderale dei neonati a dosi superiori a 30 mg/kg/die.

Mutagenicità.

I test di mutagenesi in vitro (nelle cellule batteriche, nelle cellule V77 di criceto cinese, nelle cellule di linfoma murino, di aberrazione cromosomica nelle cellule CHO, CHL/IU e nei linfociti umani) come pure i test di mutagenesi in vivo (del micronucleo nel topo e dell'analisi della metafase cromosomica nel ratto) non hanno evidenziato effetti mutageni.

Potenziale carcinogeno:

Sono stati condotti studi nel topo e nel ratto e non sono stati evidenziati potenziali rischi di tumori.

Antigenicità:

Il trazodone è risultato essere privo di attività antigenica.

Cardiotossicità.

Gli effetti cardiovascolari del trazodone sono stati studiati nel ratto, cavia, gatto e cane. Il farmaco è risultato essere praticamente privo di cardiotossicità in quanto non induce alterazioni del tracciato ECG a dosi non ipotensive.

Effetti ormonali:

Singole dosi superiori a 20 mg/kg per via intraperitoneale nel ratto femmina hanno indotto un lieve aumento della prolattina. Tale effetto scompariva con la somministrazione in cronico nella dieta.

Farmacodipendenza:

Due studi condotti nel ratto hanno permesso di escludere potenziali effetti di farmacodipendenza.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Saccarosio, povidone, cera carnauba, magnesio stearato.


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Il trazodone non presenta incompatibilità specifiche con altri farmaci o sostanze di comune impiego, salvo quanto riportato alla sezione 4.5.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

3 anni.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Conservare a temperatura non superiore a 25oC.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Trittico 75 mg compresse a rilascio prolungato:

2 blister in PVC/alluminio ciascuno da 15 compresse divisibili da 75 mg

Trittico 150 mg compresse a rilascio prolungato:

1 blister in PVC/alluminio da 20 compresse divisibili da 150 mg o 2 blister in PVC/alluminio ciascuno da 10 compresse divisibili da 150 mg.


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Una doppia linea di frattura sulle compresse permette di adottare dosaggi giornalieri crescenti, secondo il giudizio del medico.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Aziende Chimiche Riunite Angelini Francesco - A.C.R.A.F. S.p.A. - Viale Amelia, 70 - 00181 ROMA


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

TRITTICO 75 MG compresse a rilascio prolungato - 30 compresse: 022323063

TRITTICO 150 MG compresse a rilascio prolungato - 20 compresse: 022323075


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

TRITTICO 75 MG compresse a rilascio prolungato -30 compresse: 01.06.2005

TRITTICO 150 MG compresse a rilascio prolungato - 20 compresse: 01.06.2005


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

09/07/2007