QUADERNI DI MEDICINA CLINICA E MEDICINA D'URGENZA DA ANIBALDI.IT NETWORK

 

VALUTAZIONE PRIMARIA-SECONDARIA NELL’ASSISTENZA CARDIACA DI EMERGENZA

 

 

Il personale di Emergenza dovrebbe usare un approccio sistematico alla rianimazione e alle emergenza cardiorespiratorie.

Con un approccio organizzato i soccorritori acquisteranno sicurezza riguardo ai ruoli individuali e riguardo ai compiti che dovranno affrontare come squadra di emergenza. La Medicina di Emergenza insegna un approccio semplice: la valutazione primaria seguita dalla valutazione secondaria.

PUNTI CHIAVE

 

Nella Valutazione primaria, concentrati su RCP di base e defibrillazione.

 

Primo A-B-C-D

·         Vie aeree: libera le vie aeree

·         Respiro: attua le ventilazioni a pressione positiva

·         Circolazione: opera le compressioni toraciche

·         Defibrillazione: sottoponi a shock la fibrillazione ventricolare o la tachicardia ventricolare senza polso (FV/TV)

 

Nella Valutazione secondaria, concentrati su intubazione, accesso venoso (ev), ritmi, farmaci e sulle cause dell’arresto cardiorespiratorio.

 

Secondo A-B-C-D

·         Vie aeree: attua l’intubazione endotracheale

·         Respiro: valuta sollevamento bilaterale del torace e ventilazione

·         Circolazione: ottieni un accesso venoso (ev), determina il ritmo, somministra i farmaci appropriati.

·         Diagnosi differenziale (PENSA!): cerca, trova e tratta le cause reversibili.

 

 

Classificazione degli interventi terapeutici in RCP e in Emergenza cardiologica

 

L’Emergency Cardiovascular Care Committee ed i sottocomitati dell’AHA hanno usato il sistema seguente per classificare gli interventi di Emergenza Cardiologica. La classe è determinata dalla forza e dalla validità dell’evidenza scientifica pertinente.

 

Classe I:

Utile ed efficace

Un intervento che è utile quando sono presenti proprie indicazioni cliniche. Rapporto rischio/beneficio favorevole.

Classe II:

Accettabile

Un intervento che è accettabile, ma di efficacia incerta e può essere controverso. Ci sono due sottoclassi della Classe II:

Classe IIa:

Probabilmente utile ed efficace

Un intervento per il quale il peso dell’evidenza è a favore della sua utilità ed efficacia. Rapporto rischio/beneficio probabilmente favorevole.

Classe IIb:

Possibilmente utile ed efficace

Un intervento che non è ben supportato dall’evidenza, ma che può essere utile ed efficace e non dannoso. Rapporto rischio/beneficio possibilmente favorevole.

Classe III:

Non utile, non efficace

Un intervento che non ha dati scientifici di supporto e che può essere dannoso. Rapporto rischio/beneficio sfavorevole.

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