Neostigmina

 

Indicazioni

 Miastenia gravis

Antagonismo curari non depolarizanti

 

 

Azione

 La neostigmina appartiene alla famiglia degli anticolinesterasici, cioè di quei farmaci che inibendo l’enzima che degrada l’acetilcolina alla terminazione sinaptica, ne potenzia gli effetti. Ciò determina:

bradicardia

aritmie ipocinetiche

aumento della peristalsi

aumento delle secrezioni bronchiali

broncocostrizione

scialorrea

miosi

 

Attenzione

 Gli effetti cardiovascolari e respiratori sono estremamente pericolosi. La somministrazione parenterale deve essere effettuata solo su reale indicazione e da personale esperto.

 

Modo d’uso

 Nella miastenia gravis la neostigmina viene somministrata per os nella terapia di mantenimento. La via parenterale può essere usata a scopo diagnostico, specie con preparazioni a più breve durata di azione (edrofonio) nella diagnosi differenziale con altre patologie neuromuscolari o per riconoscere un sovradosaggio di anticolinesterasici.   In questo caso si può usare una fiala per via intramuscolare o per via endovenosa diluita a 5 ml somministrata in dosi refratte.

Per antagonizzare gli effetti dei bloccanti neuromuscolari è necessario usare la somministrazione endovenosa di elevati dosaggi di neostigmina associati ad un anticolinergico (atropina).

 

Dosaggio

 Nella miastenia gravis:

60 mg per 4 o 5/die per os

        nella diagnosi differenziale:

0.5mg e.v. in d.r.

 

Per antagonizzare gli effetti dei curari:

 0.05 mg/kg e.v.  associati a 0.02 mg/kg di atropina

nell’adulto di circa  70 kg:

5 ff di Neostigmina associate a 3 ff di Atropina