04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
Interazioni
04.6 Gravidanza ed allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio

  Farmaci in Emergenza

05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
.

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO
10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
home

TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90

     

- [Vedi Indice]

CEA-SCAN

- [Vedi Indice]

Kit per la preparazione di CEA-Scan marcato con 99m Tc

Flacone da 3 millilitri di soluzione tamponata a pH 5-7 contenente 1,25 milligrammi di arcitumomab (frammento IMMU-4 Fab' anti-CEA per anticorpo monoclonale: comprende principalmente Fab', ma anche F(ab')2 , in concentrazione £ 5% sulla proteina totale, con frammenti di catene H' e L), 0,29 mg cloruro stannoso, cloruro di sodio, tartrato doppio di sodio e potassio, acetato di sodio, saccarosio ed argo.

- [Vedi Indice]

Polvere per iniezioni.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

- [Vedi Indice]

 

- [Vedi Indice]Dopo la ricostituzione con una soluzione di sodio pertecnetato (99m Tc), CEA-Scan è indicato soltanto in pazienti con carcinoma del colon o del retto istologicamente dimostrato, per diagnosticare mediante scintigrafia la ricomparsa del male e/o metastasi. CEA-Scan viene impiegato come complemento alle tecniche di imaging diagnostico non invasive, quali l'ecografia o la scansione TC (Tomografia computerizzata) nelle seguenti situazioni:

pazienti con evidenza di ricomparsa e/o metastasi di carcinoma del colon o del retto, che vengono sottoposti ad una valutazione dell'estensione della malattia prima della resezione chirurgica e/o di altre terapie;pazienti in cui si sospetti la ricomparsa e/o carcinoma metastatico del colon o del retto con aumento dei livelli di antigeni carcinoembrionari (CEA).

  - [Vedi Indice]

CEA-Scan viene ricostituito prima dell'uso mediante una soluzione di sodio pertecnetato (99m Tc) e diluito fino a raggiungere il volume totale di 5-10 millilitri con una soluzione iniettabile isotonica di cloruro di sodio.

La dose raccomandata per adulti è 1 milligrammo di frammento Fab' marcato con 750-1000 MBq di 99m Tc in somministrazione singola. L'infusione endovenosa di 5-10 ml di soluzione radiomarcata deve essere praticata in un lasso di tempo di circa 30 secondi.

Si deve praticare una immunoscintigrafia, usando le tecniche planari e SPECT preferibilmente da 2 a 5 ore dopo l'iniezione.

La risomministrazione viene discussa nella sezione "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Punto 10".

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

Pazienti con allergie riconosciute o ipersensibilità alle proteine murine.

Gravidanza.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

1. Uso di Radiofarmaci

I radiofarmaci dovrebbero essere usati soltanto da personale qualificato ed in possesso dell'autorizzazione governativa appropriata per l'uso e trattamento dei nuclidi radioattivi.

Questo particolare radiofarmaco dovrebbe essere preso in consegna, usato e somministrato soltanto da persone autorizzate in ambienti clinici designati. La consegna, conservazione, uso, trasferimento ed eliminazione sono soggetti alle regole e/o i permessi appropriati delle locali organizzazioni ufficiali competenti per i prodotti farmaceutici.

I farmaci radioattivi dovrebbero essere preparati da coloro che li usano in maniera tale da soddisfare sia i requisiti di sicurezza per materiali radioattivi che la qualità del prodotto farmaceutico. Si devono prendere misure precauzionali asettiche adeguate, conformi alle Good Manufacturing Practices (GMP).

2. Ricostituzione

Immediatamente prima dell'uso il contenuto dei flaconi viene ricostituito per preparare CEA-Scan (99m Tc). Il contenuto dei flaconi non deve essere somministrato direttamente ai pazienti.

3. Protocollo Raccomandato per la Scintigrafia

Si può usare una scansione piana del corpo intero da 2 a 5 ore dopo l'iniezione al fine di localizzare le aree del cancro al colon o al retto. L'immagine planare del bacino, dell'addome, del torace e della testa - da 2 a 5 ore dopo l'iniezione- dovrebbe essere eseguita con un conteggio di 500.000 colpi per immagine. Si raccomanda di utilizzare un word mode analogico e/o digitale ed una matrice 128 x 128.

Si dovrebbe anche usare una stratigrafia computerizzata a fotone singolo (SPECT) del bacino e dell'addome da 2 a 5 ore dopo l'iniezione. I parametri di acquisizione SPECT raccomandati sono: 60 proiezioni a 360° usando la tecnica di ripresa rapida, 30 secondi per immagine, utilizzando una matrice 64 x 64. Si raccomanda inoltre che il trattamento dei dati avvenga attraverso il filtraggio in backprojection e la ricostruzione su tre piani (transassiale, coronale e sagittale).

Subordinate al problema clinico vi possono essere delle variazioni in questo protocollo (per esempio, un'ulteriore SPECT della testa). Quando si raccolgono immagini in fase tardiva (18-24 ore), si tenga presente che l'attività intestinale e della cistifellea potrebbero interferire con la reale immagine del tumore. Di conseguenza, le immagini tardive devono essere paragonate a quelle ottenute precedentemente (da 2 a 5 ore).

A causa dell'eliminazione del frammento marcato attraverso le urine, il paziente dovrebbe urinare prima della scintigrafia allo scopo di diminuire l'attività della vescica.

4. Specificità del Tumore

CEA-Scan non è specifico per il carcinoma del colon o del retto, poiché CEA (antigene carcinoembrionario) si manifesta in altri carcinomi. Questi includono vari tipi di carcinoma dell'apparato digerente (per esempio, esofago, gastrico, pancreatico, e tumori del dotto biliare), carcinoma midollare della tiroide, carcinomi dei polmoni, del seno, dell'ovaio, dell'endometrio e della cervice.

5. Falso-Positivo

In uno studio condotto su pazienti con almeno un sito conosciuto di recidiva o diffusione espansiva del cancro al colon o al retto, 1 su 122 pazienti (0,8%) venne classificato come falso-positivo. In uno studio condotto su pazienti che non presentavano alcuna evidenza radiologica di cancro al colon o al retto, ma con evidenze cliniche e biochimiche di recidiva o crescita tumorale, 11 su 88 pazienti (12,5%) vennero classificati come falsi-positivi.

Durante la produzione di immagini prese all'inizio (da 1 a 3 ore dopo l'iniezione), le aree di potenziali letture di falsi-positivi, in particolare con una immagine planare, sono quelle vicine ai più importanti organi altamente vascolarizzati (cuore, principali vasi sanguigni, etc.). Nel caso di immagini ottenute in un secondo tempo (da 18 a 24 ore dopo l'iniezione) le aree potenziali di falso positivo sono quelle vicino alle aree di metabolizzazione del frammento dell'anticorpo (reni e vescica) e negli intestini. Di conseguenza, si raccomanda la scintigrafia all'inizio, da 2 a 5 ore dopo l'iniezione. Vi è la possibilità di risultati falsi-positivi con scintigrafie fatte in un secondo tempo (18-24 ore), dovuti all'immagine del colon e della vescica. La localizzazione non specifica può essere sospettata tenendo sotto controllo la normale attività dell'intestino che può essere riconosciuta seguendo gli spostamenti del sito di attività intestinale dalle immagini precoci rispetto a quelle tardive.

Per quanto si riferisce all'immagine di un tumore vicino ai reni o alla vescica, lo svuotamento della vescica prima dell'esame dovrebbe diminuire l'attività della vescica ed è raccomandata un'accurata immagine SPECT della zona prossima ai reni ed alla vescica.

6. Lesioni calde, fredde e bordate

Soltanto le lesioni calde o bordate dovrebbero essere considerate positive per tumori, a meno che altre prove significative sostengano l'interpretazione di una lesione fredda come area cancerogena. Lesioni bordate o fredde di solito col passare del tempo possono apparire rispettivamente come calde o bordate. Spesso, lesioni estese, a causa di una scarsa vascolarizzazione, sembrano fredde. In tutte le lesioni fredde classificate positive per tumori durante studi per sottoposti ad analisi, è stata confermata la presenza di cancro (18 lesioni), denotando il fatto che le lesioni fredde in un gruppo di pazienti con sospetto fondato di recidiva o crescita espansiva del cancro, hanno un'elevata probabilità di essere maligne.

7. Immagini Prodotte con CEA-Scan

CEA-Scan produce immagini del cancro del colon e del retto, compresi i tumori di dimensioni inferiori a 1 cm e ha un valore di previsione per la ricorrenza/metastasi del cancro del colon o del retto del 98% quando entrambi TC e CEA-Scan risultano positivi per una lesione, ed un valore negativo del 75% quando entrambi i test risultano negativi per una regione.

Fegato: CEA-Scan offre informazioni supplementari al TC, quando il cancro del colon o del retto ha dato origine a metastasi nel fegato.

Localizzazioni extraepatiche, addome e pelvi: CEA-Scan è in modo significativo più sensibile del TC nel localizzare la diffusione del cancro del colon e del retto nell'addome, escluso il fegato, e nelle pelvi.

Ossa e cervello: si dovrebbero usare tecniche diagnostiche convenzionali oltre al CEA-Scan per individuare un'eventuale disseminazione del cancro del colon o del retto alle ossa e al cervello.

8. Ipersensibilità

Si possono verificare reazioni anafilattiche ed altre reazioni dovute ad ipersensibilità nei pazienti a cui vengono somministrate proteine murine. Attrezzature per la rianimazione cardiorespiratoria appropriate e personale addestrato devono essere disponibili in caso di emergenza in presenza di reazioni avverse.

9. Anticorpo Umano Antimurino (HAMA)

L'anticorpo umano antimurino (HAMA) è stato notato prima e dopo una somministrazione singola di CEA-Scan (vedere Effetti Collaterali).Si è osservato lo sviluppo del frammento HAMA in meno dell'1% dei pazienti ai quali era stato somministrato il CEA-Scan. Inoltre, in pazienti ai quali erano stati somministrati in precedenza prodotti a base di anticorpi murini monoclonali, è più probabile la comparsa di HAMA. I pazienti con HAMA sono più facilmente soggetti a reazioni allergiche o di ipersensibilità e ad una diminuzione dell'efficacia della scintigrafia del tumore.

10. Somministrazione Ripetuta

I dati clinici sulla sicurezza ed efficacia di iniezioni ripetute sono disponibili solamente per 22 pazienti. Ai pazienti i cui sieri non contengano anticorpi umani antimurini (HAMA), mediante un appropriato saggio di prova, il prodotto può essere somministrato nuovamente ad intervalli non inferiori ai 3 mesi. In questi casi deve essere considerata anche la dose totale di radiazioni assorbita dal paziente nel periodo.

11. Soggetti di Età Inferiore ai 21 Anni

Non è stato eseguito alcuno studio su pazienti di età inferiore a 21 anni.

12. Malattie Renali o Epatiche

Non sono stati eseguiti studi finalizzati alla valutazione di pazienti con danni renali o epatici. In ogni caso, a causa del basso dosaggio delle proteine somministrate ed alla breve emivita del 99m Tc, è probabile che non sia necessaria una modifica delle dosi.

Interazioni - [Vedi Indice]Non sono stati eseguiti studi finalizzati alla valutazione di interazioni tra farmaci, tuttavia fino ad ora non sono stati riportati casi di interazione.

04.6 Gravidanza ed allattamento - [Vedi Indice]

Donne in età fertile

Quando si rende necessaria la somministrazione di farmaci radioattivi a donne in età fertile, ci si dovrebbe sempre informare sulla possibilità di una gravidanza in corso. Ogni donna che abbia saltato un ciclo mestruale dovrebbe essere considerata in stato di gravidanza fino a quando non si sia dimostrato il contrario. Nel caso di incertezza, è importante che il periodo di esposizione alle radiazioni sia minimo, in accordo con l'ottenimento delle informazioni cliniche opportune. Si devono prendere in considerazione tecniche alternative che non comportino l'uso di radiazioni ionizzanti.

Gravidanza

Il trattamento con radionuclidi effettuato su donne in stato di gravidanza implica anche dosi di radiazioni al feto. CEA-Scan è controindicato durante la gravidanza. La somministrazione di 740 MBq CEA-Scan fa sì che l'embrione o il feto di poche settimane assorbano circa 4,1 mGy.

Allattamento

Prima della somministrazione di farmaci radioattivi ad una madre durante l'allattamento è bene prendere in considerazione la possibilità di posporre l'indagine per un periodo ragionevole fino alla cessazione dell'allattamento e di valutare se la scelta dei farmaci radioattivi sia la più appropriata, considerata la secrezione attiva nel latte materno. Se la somministrazione è assolutamente necessaria, si dovrebbe interrompere l'allattamento e scartare il latte. Di solito si consiglia di ricominciare l'allattamento quando il livello di radionuclide nel latte determini una dose radioattiva al bambino inferiore a 1 mSv. A causa della breve emivita - sei ore - del 99m Tc, si può trovare una dose inferiore ad 1 mSv nel latte materno 24 ore dopo la somministrazione del CEA-Scan (99m Tc).

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

Nessun effetto conosciuto.

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

a) Sono state riportate le seguenti reazioni avverse minori e transitorie: 1) Temporanea eosinofilia; 2) nausea; 3) borsite; 4) orticaria; 5) prurito diffuso; 6) mal di testa; 7) disturbi allo stomaco e 8) febbre.

b) Fino ad ora su un totale di oltre 500 pazienti ai quali è stato somministrato il prodotto, è stato riportato un solo caso di una crisi convulsiva tipo grande male, segnalata come possibilmente correlata con la somministrazione di CEA-Scan.

c) HAMA: La presenza di HAMA e di frammento umano antimurino è stata riscontrata nei pazienti prima e dopo la somministrazione di CEA-Scan (meno dell'1% dei pazienti ha sviluppato HAMA al frammento dell'anticorpo). Sebbene fino ad ora non siano state osservate reazioni di ipersensibilità al CEA-Scan, è tuttavia possibile che tali reazioni possano verificarsi con quadri di shock anafilattico, malattia da siero o decesso.

Per ciascun paziente l'esposizione alle radiazioni ionizzanti deve essere giustificata sulla base dei probabili effetti benefici. L'attività somministrata deve essere tale che la dose di radiazioni risultante sia la più bassa possibile, compatibilmente con i risultati diagnostici prefissi. L'esposizione alle radiazioni ionizzanti è collegata all'induzione del cancro ed alla possibilità di sviluppo di difetti ereditari. I dati disponibili da applicazione da radionuclidi in campo diagnostico depongono per una bassa frequenza di questi effetti a causa delle basse dosi impiegate.

Nella maggior parte di queste ricerche diagnostiche, la dose di radiazioni somministrata (dose effettiva/EDE) è inferiore a 20 mSv. Dosi più alte possono essere giustificate in alcuni casi clinici.

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

La somministrazione per via endovena di IgG e F(ab')2 integri dell'IMMU-4 in dosi terapeutiche fino ad un massimo di 25 milligrammi non ha provocato alcuna reazione contraria. Si è dimostrato che i frammenti Fab' sono meno immunizzanti dei frammenti integri IgG o F(ab')2 .

Nel caso improbabile che venga somministrata una dose eccessiva di radiazioni con CEA-Scan, la dose assorbita dal paziente può essere ridotta, aumentando il volume dei fluidi per via orale o per via endovena così da provocare l'eliminazione del radioattivo marcato.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

- [Vedi Indice]

05.1 Proprietà farmacodinamiche - [Vedi Indice]

Gruppo farmacoterapeutico: Radiofarmaco per la diagnosi di tumori ATC V09I A01.

Al livello di concentrazione e coefficiente di attività usati nei procedimenti diagnostici, CEA-Scan (99m Tc) non sembra produrre alcun effetto farmacodinamico. CEA-Scan (99m Tc) non è specifico per il carcinoma del colon o del retto, poiché il CEA si manifesta in altri carcinomi (vedi sezione Specificità del tumore).

05.2 Proprietà farmacocinetiche - [Vedi Indice]

Studi farmacocinetici sono stati eseguiti dopo la somministrazione del prodotto per via endovena. Un'ora dopo l'infusione il livello nel sangue era il 63% di base, il 23% dopo cinque ore, e il 7% dopo 24 ore. L'emivita di distribuzione è stata di circa un'ora, l'emivita di eliminazione è stata di 13 ± 4 ore con il 28% del prodotto radiomarcato eliminato attraverso le urine durante le prime 24 ore successive alla somministrazione.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

Sono stati effettuati soltanto studi preliminari limitati sia con il farmaco marcato che con quello non marcato. Tali studi non hanno rivelato effetti tossici sconosciuti. Da notare, comunque, che tali studi non hanno valutato la mutagenicità, cancerogenicità o gli effetti potenziali sull'attività di riproduzione.

Dosimetria delle Radiazioni

Per questo prodotto, la dose effettiva equivalente risultante da una attività somministrata di 750 MBq è tipicamente di 9,8 mSv, in un individuo dal peso corporeo di 70 kg.

Il tecnezio (99m Tc) decade con emissione di radiazioni gamma con un'energia di 140 keV e con un'emivita di 6 ore a Tecnezio (99 Tc) che può essere considerato quasi stabile.

La dosimetria delle radiazioni nei singoli organi ha rivelato in generale un basso livello di attività. Come ci si può aspettare da un piccolo frammento di anticorpo della misura di una molecola, l'attività era più alta nei reni. I valori sono stati calcolati in conformità alla Dosimetria Medica di Radiazioni Interne (MIRD). I dati riportati rappresentano la media su un totale di dieci pazienti, con l'eccezione de reni (nove pazienti), ovaio (otto pazienti) e testicoli (due pazienti).


mOrgano
Media ± S.D.
Vescica 16,6 3,6
Rene 100,3 31,7
Milza 15,9 4,5
Fegato 10,4 2,9
Midollo rosso 9,9 2,0
Polmone 7,7 1,9
Ovaio 7,7 1,5
Tutto il corpo 4,6 0,8
Testicoli 4,5 0,6

Equivalente alla dose effettiva 13,1 mSv/MBq.

Dose effettiva 9,1 mSv/MBq.

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06.1 Eccipienti - [Vedi Indice]

Cloruro stannoso; cloruro di sodio diidrato; acido acetico glaciale; acido cloridrico; tartrato doppio di potassio e sodio; acetato di sodio tetraidrato; saccarosio triidrato; argon.

06.2 Incompatibilità - [Vedi Indice]

Nessuna incompatibilità conosciuta.

06.3 Periodo di validità - [Vedi Indice]

Il kit conservato a 2-8 °C scade dopo 48 mesi dalla data di fabbricazione.

Dopo la ricostituzione e la marcatura radioattiva, il materiale può essere tenuto alla temperatura normale (15-25 °C) e deve essere usato nelle quattro ore seguenti la ricostituzione.

- [Vedi Indice]

Conservare il prodotto marcato a 2-8 °C.

- [Vedi Indice]

Un flacone, ognuno dei quali è preparato in modo da contenere 1,25 mg di CEA-Scan, frammento di anticorpo monoclonale, liofilizzato.

I flaconi rispondono ai requisiti per i vetri di tipo I.

Il flacone è chiuso con tappo in gomma bromobutilica con sigillo a strappo, di colore blu.

. - [Vedi Indice]

Leggere attentamente le istruzioni complete prima di iniziare il procedimento di preparazione.

Tutti i procedimenti devono svolgersi usando tecniche asettiche e precauzioni secondo le norme standard di preparazione di radioisotopi.

1. Metodo di Preparazione e Controllo Qualità

1.1 - Metodo di Preparazione

Preparare 925-1110 MBq/ml di sodio pertecnetato (99m Tc) (di qualsiasi fonte commerciale) in soluzione salina.Riportare di nuovo in sospensione il materiale liofilizzato iniettando i 925-1110 MBq (99m Tc) di sodio pertecnetato nel flacone, schermato, di CEA-Scan.Ruotare e agitare il contenuto del flacone per circa 30 secondi per assicurare il contatto del sodio pertecnetato (99m Tc) con gli anticorpi. Lasciare sviluppare la reazione di marcatura per almeno cinque minuti. Aggiungere una soluzione isotonica di 1 millilitro di cloruro di sodio al fine di facilitarne la rimozione. Titolare il prodotto in un calibratore di dose adatto allo scopo.Basandosi sull'attività misurata, prelevare un quantitativo del prodotto sufficiente a fornire l'attività desiderata (750-1000 MBq di 99m Tc; vedere Posologia). CEA-Scan (99m Tc) può essere usato dopo cinque minuti e dovrebbe essere usato non oltre quattro ore dopo la preparazione. CEA-Scan (99m Tc) si può conservare a temperatura ambiente dopo la preparazione.Prima della somministrazione, la soluzione deve essere ispezionata visivamente per l'eventuale presenza di materiale particellare o scoloramento. In tali casi, il prodotto deve essere scartato.

1.2 - Controllo Qualità

Dopo la marcatura dell'anticorpo, diluire un campione di 10 ml con 1,5 ml di soluzione salina. Determinare la purezza radiochimica per mezzo di Instant-TLC con strisce ITLC SG di 1 x 9 cm, usando acetone come solvente. Quando il fronte del solvente è a 1 cm dalla parte superiore delle strisce, togliere la striscia dalla camera, tagliarle a metà e porre ogni parte in una provetta di vetro. Contare ogni provetta in uno scintillometro gamma, in un contatore di dosaggi o in un radiocromatografo. Calcolare la percentuale di tecnezio libero come segue:

% Tecnezio Libero = Attività nella metà superiore della striscia x 100
Attività Totale

Il prodotto radiomarcato non dovrebbe contenere più del 10% di tecnezio libero.

2. Eliminazione

Dopo l'uso, disfarsi del contenitore come per ogni altro rifiuto radioattivo.

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IMMUNOMEDICS EUROPE

Haarlemmerstraat 30, 2181 Hillegom, Paesi Bassi

Rappresentante per l'Italia:

Byk Gulden Italia S.p.A. Cormano (Milano)

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

EU/1/96/023/001; numero di identificazione nazionale 033125016/E

REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO - [Vedi Indice]

Uso riservato a Ospedali e Case di Cura autorizzate alla manipolazione di radioisotop.

10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - [Vedi Indice]

Data della decisione comunitaria 04.10.1996 (G.U. CE n. C316/6 del 25.10.96); decreto UAC/C/n.14/1997 del 28.01.97 (S.O. alla G.U. -serie generale- n. 71 del 26.03.97).

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TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90
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26 aprile 1999

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