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04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza ed allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio

  Farmaci in Emergenza

05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
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08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
spazio01 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO
10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
11.0 TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90

     

- [Vedi Indice]

KARRER

- [Vedi Indice]

Ogni flaconcino contiene:

Principio attivo: levocarnitina 1 g.

- [Vedi Indice]

Soluzione orale.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - [Vedi Indice]

La levocarnitina si è dimostrata essere terapeuticamente efficace nelle seguenti patologie:

deficit primari di carnitina caratterizzati da fenotipi quali miopatie con accumulo lipidico, encefalopatia epatica tipo sindrome di Reyes e/o cardiomiopatia dilatativa progressiva;deficit secondari di carnitina in pazienti con acidurie organiche su base genetica tipo propionic-acidemia, metil-malonic-aciduria, isovaleric-acidemia ed in pazienti con difetti genetici della beta ossidazione. In tali situazioni il deficit secondario si instaura sotto forma di esteri con acidi grassi. Infatti la levocarnitina endogena agisce come "tampone" nei confronti di vari acidi grassi che non possono essere metabolizzati;deficit secondari di carnitina in pazienti sottoposti ad emodialisi intermittente. La deplezione muscolare di levocarnitina è correlata positivamente con la perdita della sostanza nel liquido di dialisi. I sintomi muscolari tipicamente presenti in questi pazienti dopo le sedute emodialitiche sono risultati migliorati col trattamento esogeno;sofferenza metabolica del miocardio ischemico.

La somministrazione di levocarnitina in pazienti coronaropatici è peculiarmente in grado di ridurre la produzione miocardica di acido lattico in corso di crisi ischemica. Inoltre nelle fasi precoci dell'infarto acuto del miocardio è in grado di aumentare l'escrezione di acidi grassi che, in tale situazione, risultano accumularsi nel miocardio esercitando stimoli aritmogenici.

 

- [Vedi Indice]Deficienze primarie e secondarie di carnitina; sofferenza metabolica del miocardio in stati ischemici.

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Mediamente 2-3 g al giorno per via orale, secondo la gravità della patologia ed il giudizio del Medico.

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

Ipersensibilità già nota al farmaco.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

Per la presenza di metile p-idrossibenzoato e propile p-idrossibenzoato il medicinale può provocare orticaria. Generalmente si verificano reazioni di tipo ritardato (dermatiti da contatto); raramente reazioni immediate con orticaria e broncospasmo.

La levocarnitina, essendo un prodotto fisiologico, non presenta alcun rischio di assuefazione né di dipendenza.

La soluzione orale va assunta solo previa diluizione.

Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.

04.5 Interazioni - [Vedi Indice]

Non si conoscono interazioni tra levocarnitina ed altri farmaci.

04.6 Gravidanza ed allattamento - [Vedi Indice]

Il prodotto può essere usato sia in gravidanza che durante l'allattamento.

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

La levocarnitina non provoca alcun effetto negativo sulla capacità di guidare o di usare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

Riportati lievi disturbi gastrointestinali dopo somministrazione orale. Segnalati inoltre in pazienti uremici lievi sintomi miastenici.

Sono stati riportati casi di convulsioni in pazienti, con o senza precedenti di attività convulsiva, che avevano ricevuto "levocarnitina" per via orale od endovenosa.

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

Non sono note manifestazioni tossiche da sovradosaggio con levocarnitina.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

- [Vedi Indice]

05.1 Proprietà farmacodinamiche - [Vedi Indice]

La carnitina è un costituente naturale delle cellule nelle quali svolge un ruolo fondamentale nella utilizzazione dei substrati lipidici.

È, infatti, l'unico "carrier" utilizzabile dagli acidi grassi a lunga catena per attraversare la membrana interna mitocondriale ed essere avviati verso la b-ossidazione.

Indirettamente la carnitina influenza anche il metabolismo glucidico e protidico: l'ossidazione degli acidi grassi riduce l'utilizzazione periferica del glucosio mentre permette l'ingresso degli acetili (residui della b-ossidazione) nel ciclo di Krebs, aumentando di conseguenza la disponibilità energetica della cellula.

Determinante si è dimostrato l'impiego terapeutico della carnitina in miopatie da carenza della sostanza e di recente si è rivelato particolarmente utile l'uso in patologia cardiaca.

La carnitina svolge un ruolo essenziale nel metabolismo cardiaco poiché l'ossidazione degli acidi grassi è strettamente dipendente dalla presenza di quantità adeguata della sostanza.

Studi sperimentali hanno dimostrato che in varie condizioni di stress, ischemia acuta, miocardite difterica è dimostrabile un abbassamento dei livelli tissutali miocardici di carnitina.

Molti modelli animali hanno confermato una positiva attività della carnitina in varie alterazioni della funzione cardiaca indotte artificialmente: ischemia acuta e cronica, stati di scompenso cardiaco, insufficienza cardiaca da miocardite difterica, cardiotossicità da farmaci (propranololo, adriamicina).

05.2 Proprietà farmacocinetiche - [Vedi Indice]

La levocarnitina viene assorbita a livello intestinale e raggiunge il picco ematico alla 3ª ora; buoni livelli ematici si mantengono per circa 9 ore. L'eliminazione avviene per via renale in forma immodificata, per oltre l'80% nelle 24 ore. Si distribuisce in tutti i tessuti sia muscolari che parenchimatici.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

Tossicologia: prove di tossicità acuta effettuate sul ratto e sul mus musculus per 7 giorni consecutivi hanno permesso di stabilire per la DL50 un dosaggio superiore a 8000 mg/kg per la via orale e 4000 mg/kg per l'iniettiva.

Tossicità cronica: ricerche sul ratto e sul cane con trattamento per 180 giorni continuativi sia per via orale che per via iniettiva non hanno determinato alcun caso di morte né significative variazioni sulla funzionalità e sulle strutture istologiche dei principali organi. Studi di teratogenesi hanno dimostrato che la levocarnitina non determina effetti nocivi sulla gestante, sulla gestazione e sullo sviluppo embriofetale.

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06.1 Eccipienti - [Vedi Indice]

Ogni flaconcino contiene: acido citrico 0,030 g, metile p-idrossibenzoato (E 218) 0,015 g, propile p-idrossibenzoato (E 216) 0,003 g, saccarina sodica 0,004 g, aroma arancio 0,002 g, acqua depurata q.b. a 10 ml.

06.2 Incompatibilità - [Vedi Indice]

Non sono note incompatibilità della carnitina con altri farmaci.

06.3 Periodo di validità - [Vedi Indice]

36 mesi, a confezionamento integro.

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Non vi sono da osservare speciali precauzioni per la conservazione.

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Scatola contenente 10 flaconcini da 10 ml di soluzione orale (1 g di p.a.).

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Come descritto in posologia e modo di somministrazione.

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Laboratorio Italiano Biochimico Farmaceutico LISAPHARMA S.p.A.

Via Licinio, 11 - 22036 Erba (CO)

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

Karrer 1 g/10 ml soluzione orale AIC n. 027336015

spazio01 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO - [Vedi Indice]

Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.

10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - [Vedi Indice]

15.994 / 15.999

11.0 TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]

Non pertinente.

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28.12.1999

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