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04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
Interazioni
04.6 Gravidanza ed allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio

  Farmaci in Emergenza

05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
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08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO
10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
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TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90


     

- [Vedi Indice]

LUTRELEF

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- [Vedi Indice]Un flaconcino di liofilizzato contiene

Principio attivo : gonadorelina diacetato per uso parenterale mg 0,80 pari a gonadorelina mg 0,73.

Un flaconcino di solvente da 10 ml.

- [Vedi Indice]

Unflaconcino di liofilizzato + unflaconcino di solvente +Componente 1° (siringa speciale sterile in vetro, monouso, costituita da una fiala in vetro terminante con raccordo conico luer, da un adattatore in plastica e da un tappo mobile, indispensabile per la somministrazione pulsatile del farmaco mediante microinfusori computerizzati e portatili che richiedono l'impiego di una siringa speciale) +Componente 2° (dispositivo tubulare sterile mobile monouso costituito da un tubicino da mL 0,2 in polietilene con le estremità terminanti con due raccordi a luer lock uniti tra loro con un tappo mobile in polietilene, indispensabile per la somministrazione pulsatile del farmaco per via endovenosa e, se del caso, per via sottocutanea).

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - [Vedi Indice]

Gruppo Farmacoterapeutico (ATC): H01CA01

 

- [Vedi Indice]Impiego terapeutico

Ipogonadismo ipogonadotropo femminile: amenorrea primitiva e secondaria su base ipotalamica, oligomenorrea, cicli mestruali anovulatori, fase luteale inadeguata.Sindrome dell'ovaio policistico, iperandrogenismi.Ipogonadismo ipogonadotropo maschile, compresi i ritardi puberali.

Uso diagnostico

Esplorazione della funzione gonadotropa nelle sindromi ipotalamo-ipofisarie.

  - [Vedi Indice]

Lutrelef deve essere sciolto con l'apposito solvente.

Lutrelef può essere somministrato alla concentrazione voluta, sia per via endovenosa che sottocutanea, mediante microinfusori computerizzati e portatili che rendono possibile la somministrazione automatica pulsatile della dose scelta all'intervallo prefissato fra le somministrazioni.

Solamente per somministrazioneendovenosa pulsatile aggiungereeparina nella quantità di 1.000 U.I. alla soluzione ricostituita.

Impiego terapeutico

Sia le dosi per pulsazione che gli intervalli fra le pulsazioni sono stabiliti di volta in volta dal medico specialista.

In linea generale vengono fornite le seguenti linee direttive:

Intervalli fra le pulsazioni

60 - 90 minuti quando il farmaco viene somministrato alle pazienti di sesso femminile e

90 - 120 minuti quando viene somministrato ai pazienti di sesso maschile.

Dose per pulsazione

Pazienti di sesso femminile

La risposta alla somministrazione è positiva se lo sviluppo dei follicoli ovarici è ³ 10 mm e l'estradiolo plasmatico ³ 100 pg/ml.

Via endovenosa

Somministrare gonadorelina 5 mg ev per pulsazione.

Se entro 10 giorni non si è avuta risposta aumentare a 10 mg/pulsazione. In caso di mancata risposta dopo 10 giorni di trattamento aumentare a 15 mg/pulsazione. In caso di mancata risposta dopo altri 10 giorni aumentare a 20 mg/pulsazione, proseguendo il trattamento per altri 10 giorni.

Via sottocutanea

Iniziare direttamente con la somministrazione di 20 mg di gonadorelina per pulsazione.

Per entrambe le vie di somministrazione proseguire il trattamento fino all'ovulazione.

La durata del trattamento fino all'ovulazione è di circa 10-20 giorni nei soggetti con ipogonadismo ipogonadotropo, talora più prolungata nelle pazienti con policistosi ovarica.

Dopo l'ovulazione continuare la somministrazione di gonadorelina allo stesso regime di dose e frequenza oppure somministrare hCG 2.000 unità ogni 3 giorni per 3 volte durante la fase luteale. Il trattamento con gonadorelina può essere proseguito fino alla comparsa delle mestruazioni, vale a dire per tutta la durata del ciclo o fino all'impianto di un ovulo fecondato.

Pazienti di sesso maschile

Iniziare il trattamento, di norma, con la dose di 5-10 mg/pulsazione per via sottocutanea e, in caso di mancata risposta dopo 90 giorni di terapia, aumentare la dose a 20 mg/pulsazione continuando il trattamento per via sottocutanea per altri 90 giorni.

In caso di mancata risposta somministrare dosi di 10-20 mg/pulsazione per via endovenosa.

La durata del trattamento, sia per via sottocutanea che endovenosa, non deve essere inferiore ai 3 mesi.

Nel caso di pubertà ritardata l'inizio della terapia può aver luogo dopo il 15° anno di età.

Uso diagnostico

Si consiglia di procedere come segue:

Campioni di sangue venoso devono essere prelevati 15 minuti ed immediatamente prima della somministrazione di gonadorelina.
I valori basali di LH vengono ottenuti facendo una media dei valori di LH determinati nei due campioni.Somministrare un bolo di 100 mg di gonadorelina per via sottocutanea od endovenosa.Prelevare campioni di sangue venoso a 15; 30; 45; 60 e 120 minuti dopo la somministrazione.I campioni di sangue devono essere trattati e conservati come raccomandato dai laboratori in cui verrà eseguita la determinazione del contenuto di LH.

La risposta al test viene valutata in base all'incremento massimo di LH espresso in valori assoluti o valori percentuali e al tempo necessario per raggiungere il valore picco.

Nella valutazione dei dati ottenuti occorre tener conto della via di somministrazione adottata, del sesso e dell'età del paziente.

I pazienti con disfunzione ipofisaria e/o ipotalamica, diagnosticata o clinicamente sospetta, hanno mostrato assenza di risposta o risposte subnormali a gonadorelina.

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

Ipersensibilità alla gonadorelina o all'eparina che viene aggiunta estemporaneamente per la somministrazione endovenosa pulsatile.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

L'impiego di Lutrelef deve essere condotto sotto il controllo di uno specialista Ginecologo o Endocrinologo.

Uso diagnostico

Il test con Lutrelef deve essere condotto in assenza di altri farmaci che possono interferire con la secrezione ipofisaria.

Tra questi i preparati a base di androgeni, estrogeni, progestinici e glucocorticoidi.

Si tenga presente che i livelli di gonadotropine possono essere transitoriamente innalzati dallo spironolattone, dalla levodopa e soppressi da contraccettivi orali e dalla digossina.

La risposta al test può essere alterata da fenotiazine e da antagonisti della dopamina, che possono elevare i livelli di prolattina.

Impiego terapeutico

Nelladonna , per una corretta scelta terapeutica, è consigliabile valutare anche la gravità dell'amenorrea ipotalamica, integrando i dati derivanti dall'anamnesi e dall'esame obiettivo con i dosaggi ormonali necessari eseguiti simultaneamente su tutti i campioni di sangue.

Durante il trattamento si consiglia il seguente programma di monitoraggio:

Rilievo quotidiano della temperatura basale.Ecografia pelvica e/o esami pelvici, ogni 3-4 giorni, fino all'ovulazione.

A discrezione dello specialista possono anche essere monitorati i livelli plasmatici od urinari di estrogeni.

Nell'uomo si consiglia, ogni 15-30 giorni, il seguente programma di monitoraggio:

orchidometria, registrazione dello sviluppo dei caratteri sessuali secondari, concentrazione plasmatica di testosterone.

Gruppi particolari di pazienti

La clearance della gonadorelina risulta ridotta in modo modesto nelle malattie epatiche e marcato nelle malattie renali.

Gravidanze multiple

Tener presente che esiste un rischio limitato di gravidanze multiple.

Avvertenze da tenere presenti nell'impiego terapeutico di Lutrelef

Nel caso di impiego terapeutico di Lutrelef è necessario tener presente che:

gli aghi devono essere applicati in asepsi;solo pervia endovenosa la soluzione di gonadorelina deve essereeparinizzata , in quanto l'aggiunta di eparina per via sottocutanea può determinare la formazione di ematomi;i pazienti devono essere accuratamente informati sulle modalità di impiego dei microinfusori computerizzati e portatili attraverso cui viene fatta la somministrazione pulsatile di gonadorelina.

È bene invitare il paziente a leggere attentamente il foglio illustrativo e atenere il medicinale fuori della portata dei bambini .

Lutrelef deve essere usato sotto il personale controllo del medico specialista.

Interazioni - [Vedi Indice]Vedere "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso".

Non sono note altre interazioni.

04.6 Gravidanza ed allattamento - [Vedi Indice]

Non vi sono dati che facciano pensare ad un rischio teratogeno con gonadorelina.

Il farmaco deve essere comunque evitato durante la gravidanza e l'allattamento dal momento che il test diagnostico con gonadorelina non dà risultati utilizzabili.

Inoltre non sono noti impieghi terapeutici del prodotto in tali periodi in quanto la possibilità di stimolazione dell'ipofisi è notevolmente limitata.

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

Non noti.

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

Con l'impiego del prodotto sono stati segnalati raramente cefalea, nausea, dolori addominali e flush (rossore).

Dopo somministrazioni ripetute sono state riportate reazioni di ipersensibilità (orticaria, broncospasmo, ipotensione).

Esiste, in una percentuale limitata di pazienti, la possibilità di sovrastimolazione ovarica. È stata segnalata raramente la formazione di anticorpi per somministrazione sottocutanea prolungata.

Localmente, nel sito di posizionamento dell'ago, si sono riscontrati casi di tromboflebite per somministrazione endovenosa e di ematomi per somministrazione sottocutanea.

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

Non sono noti casi di sovradosaggio. Qualora ciò si verificasse potrebbe aversi una maturazione follicolare multipla.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

- [Vedi Indice]

05.1 Proprietà farmacodinamiche - [Vedi Indice]

Gonadorelina, principio attivo di Lutrelef, è un decapeptide prodotto sinteticamente, identico al corrispondente ormone ipotalamico che, secreto fisiologicamente in forma pulsatile, controlla la liberazione ipofisaria dell'ormone luteinizzante LH e follicolo-stimolante FSH.

Sperimentazioni animali ed osservazioni cliniche hanno mostrato che alterazioni della secrezione endogena di gonadorelina causano alterazioni della funzionalità dell'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi, con conseguenti disturbi della maturazione sessuale e della fertilità.

La somministrazione di gonadorelina sintetica, a dosi e ad intervalli analoghi a quelli fisiologici, quale viene attuata mediante somministrazione pulsatile di Lutrelef tramite microinfusori portatili adeguatamente programmati, è in grado di reinstaurare un quadro di normalità e di fertilità.

Per uso diagnostico la somministrazione di Lutrelef in una dose singola, permette di precisare la capacità reattiva dell'ipofisi e costituisce un test clinico utile in diverse condizioni patologiche endocrine.

05.2 Proprietà farmacocinetiche - [Vedi Indice]

La vita media plasmatica di gonadorelina sintetica somministrata per via endovenosa nell'uomo è di 2-8 minuti per la fase rapida e di 15-60 minuti per la fase lenta.

La biodisponibilità per somministrazione sottocutanea è del 75-90% rispetto alla somministrazione per via endovenosa.

Gonadorelina sintetica è degradata ad opera di varie endopeptidasi ed eliminata principalmente attraverso escrezione renale.

Il legame di gonadorelina con le proteine plasmatiche è trascurabile.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

Tossicità per somministrazione singola

La tossicità acuta di gonadorelina sintetica, somministrata per via endovenosa, è molto bassa e si aggira sui 200 mg/kg nel ratto e sui 400 mg/kg nel topo.

Per somministrazione sottocutanea ed orale la DL50 è in entrambe le specie superiore a 2 g/kg.

Tossicità per somministrazioni ripetute

La somministrazione intraperitoneale per 1 mese nel ratto a dosi comprese fra 0,002 e 2 mg/kg non provoca modificazioni significative dose-dipendenti, con l'eccezione degli organi bersaglio endocrini.

Osservazioni analoghe sono state fatte per somministrazione endovenosa ripetuta nel ratto e nella scimmia Rhesus e per somministrazione sottocutanea nella scimmia Rhesus.

Tossicologia riproduttiva, potenziale mutageno e carcinogeno

Studi nel ratto e nel coniglio, con somministrazione sottocutanea di 4; 50 e 100 mg/kg/die e nel topo con somministrazione intraperitoneale di 0,4-4 mg/kg/die non hanno evidenziato effetti teratogeni od embriotossici.

Poiché gonadorelina sintetica è identica alla gonadorelina di origine endogena, normalmente presente nell'uomo, non sono stati condotti studi di lunga durata negli animali per valutare un eventuale potenziale carcinogeno.

Per la stessa ragione non sono stati eseguiti studi di mutagenesi.

- [Vedi Indice]

06.1 Eccipienti - [Vedi Indice]

Flaconcino di liofilizzato: mannitolo

Flaconcino di solvente: sodio cloruro, acido cloridrico diluito, acqua per preparazioni iniettabili.

06.2 Incompatibilità - [Vedi Indice]

Non note.

06.3 Periodo di validità - [Vedi Indice]

36 mesi.

La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro correttamente conservato.

- [Vedi Indice]

Il prodotto in confezionamento integro può essere conservato a temperatura ambiente.

La soluzione ricostituita di Lutrelef può essere conservata in condizioni di asepsi per 30 giorni in frigorifero (fra +4 °C e +8 °C).

- [Vedi Indice]

Flaconcino di vetro neutro giallo, chiuso con tappo di gomma a ghiera metallica, etichettato, contenente il farmaco liofilizzato.

Flaconcino in vetro neutro giallo etichettato contenente il solvente per il farmaco stesso.

La confezione comprende anche una siringa speciale in vetro sterile monouso ed un dispositivo tubulare sterile mobile, descritti nel capitolo " "

. - [Vedi Indice]

Le istruzioni dettagliate per l'uso di Lutrelef mediante microinfusori computerizzati e portatili sono riportate in ogni confezione e fanno parte integrante del foglio illustrativo.

Si rimanda pertanto a tali istruzioni.

- [Vedi Indice]

FERRING S.p.A.

Via Senigallia, 18/2 - 20161 Milano

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

AIC n. 026948036

REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO - [Vedi Indice]

Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.

10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - [Vedi Indice]

Data di prima autorizzazione: Aprile 1990

Data dell'ultimo rinnovo: 1 giugno 2000

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TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90
- [Vedi Indice]

Nessuna.

- [Vedi Indice]

Gennaio 2001

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