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04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza ed allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio

  Farmaci in Emergenza

05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
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08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
spazio01 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO
10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
11.0 TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90

     

- [Vedi Indice]

MEGACE

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- [Vedi Indice]Ogni compressa contiene:

principio attivo: megestrolo acetato 160 mg.

- [Vedi Indice]

Compresse per uso orale.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

- [Vedi Indice]

 

- [Vedi Indice]Il prodotto è indicato nel trattamento palliativo del carcinoma della mammella o dell'endometrio in fase avanzata.

Megace è indicato per il trattamento dell'anoressia e della perdita di peso secondarie a neoplasie o AIDS in pazienti di entrambi i sessi.

  - [Vedi Indice]

Carcinoma mammario: 160 mg/die.

Carcinoma dell'endometrio: 160-320 mg/die.

Anoressia/cachessia: 400-800 mg, somministrati in dose singola.

Per valutarne l'efficacia è considerato in genere opportuno somministrare Megace per almeno 2 mesi di terapia ininterrotta.

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

Il megestrolo acetato è controindicato come test diagnostico di gravidanza. Megace è controindicato in pazienti con ipersensibilità individuale accertata verso il megestrolo acetato, ad uno qualsiasi dei componenti la formulazione e a sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Gravidanza e allattamento. Controindicato nella prevenzione dell'aborto ricorrente e nel trattamento della minaccia d'aborto.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

Si raccomanda di usare il prodotto con cautela nei pazienti con anamnesi di tromboflebite.

Si consiglia un'attenta e costante sorveglianza di tutti i pazienti trattati con tumore recidivante o metastatizzato. Si sconsiglia l'uso di Megace in altri tipi di neoplasie non incluse nelle indicazioni. L'uso di progestinici durante i primi 4 mesi di gravidanza è sconsigliato.

Benché gli agenti progestinici in passato siano stati somministrati durante il primo trimestre di gravidanza nel tentativo di prevenire l'aborto ricorrente o nel trattamento delle minacce d'aborto, non esistono certezze di efficacia in tali patologie mentre vi sono evidenze di un potenziale danno fetale conseguente la somministrazione di questi farmaci durante i primi 4 mesi di gravidanza.

Inoltre, nella maggior parte dei casi, l'aborto è indotto da alterazioni ovulari che non risentono della somministrazione di agenti progestinici che, invece, potrebbero causare un ritardo nell'espulsione dell'aborto grazie alle loro proprietà uterino rilassanti. Da quanto detto, si sconsiglia l'uso di questi farmaci durante i primi quattro mesi di gravidanza. Numerosi studi riportano l'esistenza di una correlazione tra esposizione fetale intrauterina ad ormoni sessuali femminili ed anomalie congenite, comprese anomalie cardiache congenite e comparsa di arti focomelici. In uno studio è stato stimato che l'esposizione fetale intrauterina ad ormoni sessuali (contraccettivi orali, o tentativi di trattamento per minacce d'aborto) aumenta il rischio di focomelia degli arti di 4,7 volte. In alcuni casi l'esposizione ormonale è stata molto breve e solo per pochi giorni di trattamento. Questi dati indicano che il rischio di focomelia degli arti dopo l'esposizione ormonale intrauterina è poco meno di 1 su 1000.

È stata riscontrata alterazione degli organi genitali femminili e maschili fetali a seguito di somministrazione di farmaci progestinici durante i primi tre mesi di gravidanza. Il rischio di ipospadia, in rapporto da 5 a 8 su 1000 nascite di sesso maschile nella popolazione generale, a seguito di somministrazione di tali farmaci, è pressoché raddoppiato.

Non ci sono dati sufficienti per quantificare il rischio per i feti di sesso femminile; tuttavia alcuni di questi prodotti provocano leggera virilizzazione degli organi genitali esterni femminili.

Tenere fuori dalla portata dei bambini.

04.5 Interazioni - [Vedi Indice]

Non documentate. Il megestrolo acetato può essere associato ad altri chemioterapici antiblastici.

04.6 Gravidanza ed allattamento - [Vedi Indice]

Gravidanza: è stata evidenziata una correlazione tra la somministrazione di progestinici nei primi mesi di gravidanza ed anomalie congenite, comprese anomalie cardiache congenite e comparsa di arti focomelici. È quindi sconsigliabile l'uso di Megace nei primi 4 mesi di gravidanza. Se Megace deve essere somministrato durante i primi 4 mesi di gravidanza o se la paziente rimane incinta durante la terapia, questa dovrà essere informata dei rischi potenziali per il feto. Le donne in età fertile dovranno essere informate dell'opportunità di evitare le gravidanze.

Allattamento: a causa dei potenziali effetti indesiderati a carico del neonato, l'allattamento dovrà essere interrotto durante la terapia con Megace.

Uso pediatrico: la sicurezza e l'efficacia nei pazienti pediatrici non sono state stabilite.

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

Non sono note interferenze sulla capacità di guida e sull'uso delle macchine.

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

Sono stati osservati i seguenti effetti indesiderati:

Incremento ponderale: rappresenta il principale effetto indesiderato del megestrolo acetato, in particolare a dosaggi elevati. Quest'incremento è stato associato con aumento dell'appetito e con aumento dei grassi e della massa cellulare e, di solito, non è associato a ritenzione idrica. Proprio questo effetto è alla base dell'uso del megestrolo acetato nei pazienti con anoressia e perdita di peso.

Fenomeni tromboembolici: sono stati osservati fenomeni tromboembolici incluse tromboflebiti ed embolie polmonari (in alcuni casi fatali).

Altri effetti indesiderati: nausea, vomito, edema, perdite ematiche uterine si osservano nell'1-2% delle pazienti. Dispnea, dolore, insufficienza cardiaca, ipertensione, "hot flashes", modificazioni dell'umore, facies cushingoide, crescita tumorale con o senza ipercalcemia, iperglicemia, alopecia, sindrome del tunnel carpale, diarrea, letargia e rush cutanei

Sono state riportate anche costipazione e aumento della frequenza delle minzioni in pazienti trattate negli studi clinici ad alte dosi.

Sono stati riportati casi di anomalie dell'asse ipotalamo-surrene compresa intolleranza al glucosio, diabete non preesistente o esacerbazione di un precedente stato diabetico con minore tolleranza al glucosio e sindrome di Cushing.

Subito dopo la sospensione di megestrolo acetato è stata riportata raramente insufficienza surrenale clinicamente manifesta. Una sindrome da soppressione surrenale deve essere considerata nelle pazienti in corso di terapia con megestrolo acetato o subito dopo una sua sospensione. Possono essere indicati glucocorticoidi sostitutivi.

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

Dosi fino a 1600 mg/die di Megace per oltre sei mesi non hanno prodotto effetti tossici acuti.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

- [Vedi Indice]

05.1 Proprietà farmacodinamiche - [Vedi Indice]

Il megestrolo acetato è dotato di attività progestinica ed antiestrogenica. È in grado inoltre di competere con il recettore per il progesterone, gli androgeni ed i glucocorticoidi.

Due sono quindi i meccanismi d'azione invocati: prima un effetto citotossico diretto sulle cellule tumorali (attraverso l'effetto antagonista sul recettore progestinico in termini di proliferazione cellulare), secondo un effetto antiluteinizzante a livello ipofisario.

Il meccanismo mediante il quale Megace determina il suo effetto sull'anoressia e sul calo ponderale non è ancora completamente chiarito. L'incremento ponderale, associato al trattamento con megestrolo acetato, è da mettere in relazione ad un aumento dell'appetito e ad un incremento del grasso e della massa cellulare corporea.

05.2 Proprietà farmacocinetiche - [Vedi Indice]

Dopo somministrazione orale nell'uomo, i picchi plasmatici del farmaco si raggiungono dopo 2-3 ore dall'assunzione. La curva della concentrazione plasmatica è bifasica con una emivita della seconda fase di 15-20 ore, che permette la somministrazione del farmaco una volta al giorno. La via principale di eliminazione del farmaco è quella urinaria (66%) mentre secondaria a questa è la via fecale (20%). Il resto viene eliminato per via respiratoria o per accumulo nei grassi.

Le stime dei livelli plasmatici di megestrolo acetato dipendono dalla metodica di misurazione utilizzata. I livelli plasmatici sono in rapporto con l'inattivazione del farmaco da parte dell'intestino e del fegato, che può essere influenzata dalla motilità intestinale, dalla flora batterica, dalla concomitante somministrazione di antibiotici, dal peso corporeo, dalla dieta e dalla funzionalità epatica.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

Nei topi la DL50 non è stata raggiunta utilizzando dosi fino a 500 mg/kg sia per somministrazione orale che sottocutanea e può, pertanto, essere considerata notevolmente superiore alle dosi massime giornaliere previste dalla terapia nell'uomo. La somministrazione per os nel ratto di dosi comprese tra 0,01 mg/kg/die e 20 mg/kg/die per un periodo di 3 mesi non ha dato luogo ad alterazioni significative dal punto di vista biochimico-ematologico.

È stata osservata una riduzione del peso di testicolo, ovaio, surrene e prostata nei ratti trattati, dovuta all'attività progestinica di megestrolo acetato.

Alle dosi più alte non si è avuto aumento di peso degli animali. La somministrazione di dosi più elevate nel cane, ha provocato sporadicamente rialzo delle GPT in alcuni animali.

Nella scimmia è stato osservato incremento della fosfatasi alcalina, della bilirubina totale e della colesterolemia totale. Il megestrolo acetato alla dose di oltre 1 mg/kg/die nel ratto e di 9 mg/kg/die nel coniglio non è risultato teratogeno.

La somministrazione di megestrolo acetato a cani femmina per un periodo fino a sette anni ha evidenziato un aumento di incidenza di tumori mammari sia benigni che maligni. Al contrario, in studi confrontabili nei ratti e in studi nelle scimmie, l'incidenza tumorale non è aumentata. Benché la correlazione tra tumori canini indotti da megestrolo acetato e quelli umani non sia ben nota, essa dovrà essere tenuta in considerazione sia per la valutazione del rapporto rischio/beneficio nella prescrizione di Megace che per il monitoraggio della paziente. Studi sulla riproduzione e sulla fertilità condotti ad alte dosi di megestrolo sui ratti, hanno mostrato, nei feti di sesso maschile, aumento reversibile degli ormoni femminili.

- [Vedi Indice]

06.1 Eccipienti - [Vedi Indice]

Lattosio, cellulosa microcristallina, carbossimetilamido sodico, povidone, silice colloidale, magnesio stearato.

06.2 Incompatibilità - [Vedi Indice]

Non sono stati evidenziati casi di incompatibilità.

06.3 Periodo di validità - [Vedi Indice]

36 mesi. A confezionamento integro, Megace rimane stabile fino alla data di scadenza indicata sulla confezione.

- [Vedi Indice]

Megace dovrebbe essere conservato a temperatura ambiente (25 °C) e comunque non sopra ai 40 °C.

- [Vedi Indice]

Blister contenente 30 compresse da 160 mg.

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- [Vedi Indice]

BRISTOL-MYERS SQUIBB S.p.A.

Via del Murillo, km 2,800 - Sermoneta (LT)

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

AIC n. 027597020

spazio01 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO - [Vedi Indice]

Medicinale soggetto a prescrizione medica da rinnovare volta per volta.

10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - [Vedi Indice]

Maggio 1997

11.0 TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]

Non rientra.

- [Vedi Indice]

Maggio 2000

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