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FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
 

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
05.1 Propriet� farmacodinamiche
05.2 Propriet� farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
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08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
spazio01 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO
12.0

     

- [Vedi Indice]

SUPREFACT� Depot 6,6 mg impianto

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Un impianto, composto da 2 barrette cilindriche a cessione regolata, contiene: buserelin acetato 6,6 mg corrispondenti a 6,3 mg di buserelin.

Per gli eccipienti, vedere 6.1.

FORMA FARMACEUTICA - [Vedi Indice]

Impianto biodegradabile composto da 2 barrette cilindriche a cessione regolata. L'impianto è contenuto in una siringa sterile, monouso, per iniezione sottocutanea.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - [Vedi Indice]

  - [Vedi Indice]

Carcinoma della prostata ormono-dipendente in fase avanzata; in ogni caso non dopo orchiectomia bilaterale, non potendo buserelin provocare ulteriore riduzione di testosterone.

  - [Vedi Indice]

Il Suprefact depot va somministrato per via sottocutanea a livello della parete addominale anteriore, alla dose di un impianto (costituito da due barrette cilindriche per complessivi 6,6 mg di buserelin acetato) ogni due mesi.

Per l'iniezione sottocutanea dell'impianto, la siringa deve essere mantenuta orizzontale.

E' importante osservare la regolare cadenza bimensile nella somministrazione di Suprefact depot.

L'intervallo di somministrazione può essere accorciato o prolungato di alcuni giorni.

A giudizio del medico o a richiesta del paziente, prima dell'iniezione sottocutanea può essere utilizzato un anestetico locale.

La durata del trattamento� è stabilita dal medico.

L'efficacia del trattamento può essere accertata misurando il livello sierico del testosterone, della fosfatasi acida e dell'antigene prostatico specifico (PSA). La testosteronemia aumenta all'inizio del trattamento per poi abbassarsi durante le successive due settimane. Dopo 4 settimane la testosteronemia si abbassa nelrange da castrazione e rimane a questi livelli per tutta la durata del trattamento.

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

Ipersensibilità individuale accertata al principio attivo o a qualcuno degli eccipienti o a sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

A partire da circa 5 giorni prima dell'inizio del trattamento con il Suprefact depot e� per le successive 3-4 settimane (periodo entro il quale in genere la testosteronemia si abbassa nel range da castrazione), si consiglia� di somministrare un antiandrogeno secondo le modalità d'impiego indicate dal fabbricante.

Nel corso degli studi clinici con Suprefact depot sono stati utilizzati efficacemente il ciproterone acetato (150 mg/die) , la flutamide (750 mg/die) e la nilutamide (300 mg/die).

Nei pazienti con metastasi (ad esempio alla colonna vertebrale) questa terapia aggiuntiva di un antiandrogeno è indispensabile per prevenire complicazioni iniziali come la compressione dei nervi spinali e la paralisi, dovuti alla transitoria attivazione del tumore e delle sue metastasi.(vedi anche nel capitolo "Effetti indesiderati").

I pazienti con anamnesi di depressione o di umore depresso devono essere tenuti sotto stretto controllo per individuare precocemente eventuali cambiamenti d'umore che vanno trattati di conseguenza.

La pressione arteriosa nei pazienti ipertesi e la glicemia nei pazienti diabetici devono essere controllate regolarmente.

04.5 Interazioni - [Vedi Indice]

Durante la terapia con buserelin l'efficacia degli antidiabetici può ridursi (vedi anche il capitolo "Effetti indesiderati").

04.6 Gravidanza e allattamento - [Vedi Indice]

Non pertinente.

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

Alcuni effetti indesiderati (come ad esempio le vertigini) possono diminuire le capacità di reazione e di concentrazione del paziente e quindi costituire un rischio in tutte le situazioni in cui tali capacità sono indispensabili (come guidare veicoli e usare macchinari).

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

All'inizio il trattamento determina un transitorio aumento della testosteronemia e può indurre una temporanea attivazione del tumore con reazioni collaterali come:

dolore osseo o sua esacerbazione nei pazienti con metastasi ossee;

sintomi di disturbi neurologici da compressione del tumore (ad esempio debolezza muscolare degli arti inferiori);

minzione difficoltosa, ritenzione urinaria o stasi linfatica;

trombosi con embolia polmonare.

Tali reazioni possono essere largamente evitate somministrando contemporaneamente un antiandrogeno all'inizio del trattamento con Suprefact depot (vedi anche nel capitolo "Speciali avvertenze e speciali precauzioni per l'uso").

Alcuni pazienti possono ciò nonostante presentare lieve, anche se transitorio, aumento del dolore e/o peggioramento dello stato di benessere.

A seguito della soppressione della sintesi degli ormoni sessuali nella maggior parte dei pazienti si manifestano, in aggiunta, vampate di calore e perdita della potenza sessuale o della libido. Occasionalmente ginecomastia non dolorosa così come edema delle caviglie e dei polpacci.

Un trattamento a lungo termine con LH-RH agonisti può provocare, in casi isolati, adenoma ipofisario; ma con buserelin ciò non è stato ancora osservato.

Il trattamento con buserelin può provocare:

modificazione dei capelli e della pelosità del corpo;

crisi pressorie in pazienti ipertesi;

reazioni di ipersensibilità come, ad esempio, eritema, prurito, rash cutaneo (inclusa l'orticaria) e asma allergico con dispnea che in rari casi può progredire sino allo shock anafilattico o anafilattoide. In questi casi può essere necessario rimuovere chirurgicamente l'impianto, secondo la normale prassi;

riduzione della tolleranza al glucosio con difficile controllo della glicemia nel paziente diabetico;

modificazione della lipidemia, aumento degli enzimi epatici sierici (ad esempio le transaminasi), iperbilirubinemia, trombopenia e leucopenia;

mal di testa (tipo emicrania), palpitazioni, nervosismo, disturbi del sonno, spossatezza, sonnolenza, disturbi della memoria e della concentrazione, instabilità emotiva, ansietà. In rari casi può svilupparsi o peggiorare una sindrome depressiva;

vertigini, tinnito, disturbi dell'udito, disturbi della visione (visione sfuocata), sensazione di pressione dietro agli occhi;

nausea, vomito, sete, diarrea, stipsi, variazioni dell'appetito e variazioni ponderali;

dolori alla schiena e agli arti, disturbi alle giunture.

Il 3% dei pazienti cui è stato somministrato l'impianto ha lamentato dolore o reazione locale nel sito dell'iniezione.

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

Un eventuale sovradosaggio provoca astenia, mal di testa, nervosismo, vampate di calore, vertigini, nausea, dolori addominali edemi agli arti inferiori, mastodinia.

In caso di sovradosaggio la terapia è sintomatica.

05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE - [Vedi Indice]

05.1 Propriet� farmacodinamiche - [Vedi Indice]

Il buserelin è un analogo dell'ormone naturale gonadorelina (GnRH), dotato di potenza biologica molto aumentata.

Dopo somministrazioni ripetute il buserelin inibisce la funzionalità ipofisaria, ossia la secrezione delle gonadotropine (FSH e LH) e quella gonadica

Il suo effetto farmacodinamico è attribuibile alla "down regulation" dei recettori LH-RH dell'ipofisi.

Nell'uomo la soppressione del rilascio delle gonadotropine si traduce in una riduzione duratura della sintesi e della secrezione di testosterone.

Nella donna l'eliminazione del ciclico rilascio delle gonadotropine inibisce la secrezione degli estrogeni.

L'effetto soppressivo del buserelin sulla secrezione di testosterone e degli estrogeni dipende dalla dose giornaliera, dalla frequenza di assunzione e dalla durata del trattamento.

Anche se le concentrazioni di buserelin risultano inferiori ai limiti analitici, il rilascio delle gonadotropine continua per circa altre 3 ore, tempo durante il quale il buserelin rimane ancora legato ai recettori della ipofisi anteriore.

Durante il trattamento a lungo termine con buserelin, mentre viene inibito il rilascio di gonadotropine, non è direttamente influenzata la secrezione degli altri ormoni ipofisari (ormone della crescita, prolattina, ACTH, TSH). Tuttavia la deficienza di estrogeni può determinare una ridotta secrezione dell'ormone della crescita e della prolattina. La secrezione degli steroidi surrenalici si mantiene invariata.

Nel trattamento del carcinoma prostatico il buserelin, relativamente all'inibizione della sintesi di testosterone testicolare, risulta efficace al pari di una orchiectomia. Rispetto a questa il buserelin offre il vantaggio della reversibilità e di minore stress psicologico per il paziente.

05.2 Propriet� farmacocinetiche - [Vedi Indice]

Il buserelin è solubile in acqua; somministrato per via sottocutanea viene assorbito in maniera adeguata.

Per via nasale, se somministrato correttamente, viene assorbito in quantità sufficiente a garantire elevati livelli plasmatici. L'attività biologica di buserelin, in prove sperimentali, non viene ridotta neppure a seguito di rinite provocata con istamina.

L'assorbimento nasale di buserelin applicando la soluzione nasale è pari all'1-3%. Dopo iniezione sottocutanea di 200 mcg, il buserelin è biodisponibile per il 70%; al contrario, per via orale il buserelin non è efficace.

Il buserelin si accumula preferibilmente nel fegato e nei reni così come nel lobo anteriore dell'ipofisi, suo organo bersaglio biologico.

La sua emivita di eliminazione è all'incirca di 50-80 minuti per via endovenosa, di 80-120 minuti per via sottocutanea e di circa 1-2 ore per via intranasale.

Il buserelin si trova nel siero prevalentemente in forma attiva. Per il 15% circa si trova legato alle proteine plasmatiche. Insieme ai suoi metaboliti inattivi esso viene eliminato per via renale e biliare. I profili temporali della concentrazione nel siero e della eliminazione urinaria sono praticamente uguali. Nell'uomo il buserelin eliminato con le urine è per il 50% immodificato.

Il buserelin viene metabolizzato dalle peptidasi (la piroglutamil peptidasi e le endopeptidasi chimotripsina-simili) presenti nel fegato, nei reni e anche nell'intestino dove, per questo motivo, esso viene inattivato. Nell'ipofisi, il buserelin legato ai recettori viene inattivato dagli enzimi presenti nella membrana dei recettori stessi.

Il buserelin viene escreto in piccole quantità nel latte materno, che, stando alle attuali conoscenze, non provocano effetti ormonali nel bambino allattato.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

Negli studi a lungo termine di farmacologia e di tossicologia condotti sul ratto, sul cane e sulla scimmia, non sono stati rilevati segni o sintomi tossici, né modificazioni istopatologiche; gli effetti endocrini osservati erano limitati alle gonadi.

Nel ratto trattato a lungo termine si sono evidenziati adenomi all'ipofisi; ciò non si è verificato nel cane e nella scimmia.

Tossicità riproduttiva

Il buserelin non ha provocato effetti né embriotossici né teratogeni. In nessuno degli studi nell'animale sono stati osservati segni di tossicità materna e fetale, rilevanti per l'uomo.

Immunotossicologia

Nell'animale e nell'uomo non è stata osservata formazione di anticorpi specifici per il buserelin, anche a seguito di trattamenti a lungo termine.

Potere mutageno

Il buserelin non ha manifestato attività mutagena in nessuno degli studi eseguiti.

Potere cancerogeno

Il buserelin non ha manifestato attività cancerogena in nessuno degli studi eseguiti.

Tollerabilità locale

La tollerabilità locale di buserelin in soluzione acquosa è eccellente sia dopo iniezione che dopo applicazione sulla mucosa nasale. La tollerabilità dell'impianto sottocute è buona; le reazioni tessutali nel luogo di iniezione sono minime.

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06.1 Eccipienti - [Vedi Indice]

Acidi poliglicolico e polilattico nel rapporto 25:75.

06.2 Incompatibilità - [Vedi Indice]

Non sono note incompatibilità chimico-fisiche.

06.3 Periodo di validità - [Vedi Indice]

3 anni a confezionamento integro.

- [Vedi Indice]

Non sono previste alle ordinarie condizioni di ambiente.

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Siringa formata da corpo e cappucci protettivi di propionato di cellulosa, ago da iniezione di 1,7 mm di acciaio inox, pulsante di polietilene bianco, pistone di acciaio inox; sterilizzata con raggi gamma.

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Attenzione. Per evitare la fuoriuscita dell'impianto dall'ago, mantenere la siringa in posizione verticale fino ad un momento prima della puntura, con l'ago puntato verso l'alto.

Estrarre la siringa dall'imballaggio e assicurarsi che le due barrette che formano l'impianto siano visibili nel loro alloggiamento alla base dell'ago. Se necessario dare un colpetto leggero sul cappuccio protettore dell'ago per ricollocare le barrette nel loro alloggiamento.

Disinfettare il punto di iniezione che sarà scelto nella parete addominale laterale. Quindi togliere la protezione del pistone e poi quella dell'ago.

Procedere quindi all'iniezione tenendo la siringa in posizione orizzontale o con la punta dell'ago leggermente verso l'alto; introdurre l'ago in una plica cutanea spingendolo fino a circa 3 centimetri in profondità nel tessuto sottocutaneo. Prima di iniettare, far retrarre la siringa di circa 1 o 2 centimetri.

Spingere il pistone fino in fondo per iniettare i bastoncini nel tessuto sottocutaneo. Premere sul punto di iniezione mentre si estrae l'ago per permettere all'impianto di rimanere nel tessuto.

Per assicurarsi che entrambi i bastoncini siano stati iniettati, verificare che la punta del pistone sia visibile sulla punta dell'ago.

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AVENTIS PHARMA S.p.A.

P.le S. Türr, 5 - 20149 MILANO

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

Depot 6,6 mg impianto 1 siringa preriempita : A.I.C. 025540030

spazio01 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO - [Vedi Indice]

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28.4.1993 / 31.5.2000

- [Vedi Indice]

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12.0 - [Vedi Indice]

Luglio 2002

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