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FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
 

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
05.1 Propriet� farmacodinamiche
05.2 Propriet� farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
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_2
.

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
spazio01 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO

12.0

     

- [Vedi Indice]

UFT

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- [Vedi Indice]

Ciascuna capsula di UFT contiene tegafur (100 mg) e uracile (224 mg).

Per gli eccipienti, vedere 6.1.

FORMA FARMACEUTICA - [Vedi Indice]

Capsula rigida.

Le capsule sono bianche, opache e con impresso il codice TC434.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - [Vedi Indice]

  - [Vedi Indice]

UFT è indicato per il trattamento di prima linea del carcinoma metastatico del colon retto in combinazione con calcio folinato (vedi 5.1).

  - [Vedi Indice]

Adulti: la dose di UFT è di 300 mg/m 2 /die di tegafur e 672 mg/m 2 /die di uracile associata a 90 mg/die di calcio folinato per os, somministrato in tre dosi refratte (preferibilmente ogni 8 ore). Il calcio folinato deve essere somministrato contemporaneamente all’UFT. Le dosi devono essere assunte almeno un’ora prima o un’ora dopo i pasti per 28 giorni consecutivi. I cicli successivi devono iniziare dopo sette giorni dalla sospensione della combinazione UFT/calcio folinato (es. 35 giorni per ciclo di trattamento). La dose giornaliera in ragione della superficie corporea (SC) è indicata di seguito:

SC (m2) UFT

(capsule/die)

Regime giornaliero

(numero di capsule)

Mattino Pomeriggio Sera

< 1,17 3 1 1 1
1,17-1,49 4 2 1 1
1,50-1,83 5 2 2 1
> 1,83 6 2 2 2

Aggiustamenti posologici: per controllare la tossicità, si segua il seguente schema per la riduzione posologica e la sospensione:
  Peggiore Grado di Tossicità (CTC) Aggiustamento posologico dell’UFT *
Tossicità non-ematologica (inclusa diarrea) 0-1Nessuno
2 Terapia sospesa fino a che la tossicità raggiunga il grado 1 o meno. Nessun aggiustamento per la dose successiva.
3-4 Terapia sospesa fino a che la tossicità raggiunga il grado 1 o meno. Ridurre la dose successiva di 1 capsula/die. Mantenere la riduzione del dosaggio per la durata del ciclo e per il resto della terapia.
Tossicità ematologica (basata sulla conta dei granulociti o delle piastrine) 0-1Nessuno
2-4Terapia sospesa fino ad un valore dei granulociti >1.500/mm3 e delle piastrine >100.000/mm3.
Tossicità ematologica: al riciclo0-2Nessuno
3-4 Ridurre la dose successiva di 1 capsula/die. Mantenere la riduzione del dosaggio per il ciclo in corso e per il resto della terapia.
*La dose del calcio folinato rimane immodificata, anche se fossero necessarie < 3 capsule di UFT al giorno. Se il trattamento con UFT è interrotto, anche il calcio folinato deve essere sospeso. Quando la terapia con UFT è interrotta, le dosi non somministrate durante i 28 giorni consecutivi non devono essere somministrate successivamente.

Adolescenti, bambini e lattanti: la sicurezza e l’efficacia dell’UFT e del calcio folinato in combinazione non sono state determinate, e non devono essere quindi usati, in questi pazienti (vedi 4.3).

Anziani: gli anziani sono stati studiati adeguatamente dato che il 45% dei pazienti studiati avevano almeno 65 anni di età e il 26% di questi ne aveva almeno 75. Tuttavia, i pazienti anziani devono essere controllati sia per le disfunzioni renali, epatiche o cardiache correlate all’età o per la presenza di farmaci o malattie concomitanti (vedi 4.4 e 4.8).

Disfunzione renale: l’effetto di una disfunzione renale sull’escrezione di UFT non è stato determinato. Sebbene la via di eliminazione primaria sia non renale, si eserciti cautela in pazienti con disfunzione renale. Questi devono essere strettamente controllati in caso di manifestazioni tossiche.

Disfunzione epatica: l’effetto di una disfunzione epatica sull’eliminazione di UFT non è stato determinato (vedi 4.3 e 4.4).

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

UFT è controindicato nei pazienti che: abbiano una ipersensibilità nota al 5-FU, al tegafur, all’uracile, o a uno qualsiasi degli eccipienti;

- siano in gravidanza o che stiano pianificando una gravidanza;

- allattino al seno;

- siano adolescenti, bambini o lattanti;

- abbiano insufficienza epatica grave;

- si presentino con evidenze di soppressione midollare dovuta a precedente radioterapia o farmaci

antineoplastici;

- abbiano una deficienza accertata dell'isoenzima epatico CYP2A6.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

Adesione del paziente alla terapia orale: il medico deve istruire il paziente sull'importanza di attenersi strettamente alla posologia e al metodo di somministrazione di questo farmaco. Si deve fornire una guida specifica sull'importanza di seguire le raccomandazioni del medico per le riduzioni posologiche o le interruzioni del trattamento in caso di manifestazioni tossiche. (vedi 4.2 e 4.8). Si debbono considerare eventuali caratteristiche individuali del paziente che possano avere impatto negativo sulla sua capacità di seguire strettamente la terapia al momento della scelta del trattamento per questa malattia.

I pazienti che ricevano la combinazione UFT/calcio folinato devono essere controllati da un medico esperto nell’uso di farmaci citotossici e che abbia a disposizione strumenti adatti per un controllo regolare degli effetti clinici, biochimici ed ematologici sia durante sia dopo la somministrazione della chemioterapia. Ogni tipo di tossicità che si manifesti deve essere trattata come descritto negli aggiustamenti posologici (vedi 4.2).

A causa del potenziale incremento della tossicità (vedi 4.5), UFT deve essere somministrato con estrema cautela nei rari pazienti con deficit accertato o presunto di diidropirimidina deidrogenasi.

La combinazione UFT/calcio folinato deve essere usata con cautela nei pazienti che mostrino disfunzione renale o epatica, segni e sintomi di ostruzione intestinale e nei pazienti anziani.

I pazienti trattati con anticoagulanti di tipo cumarinico (come il warfarin) in concomitanza con UFT, devono essere controllati regolarmente per le alterazioni del tempo di protrombina o dell'INR (International Normalised Ratio).

Disturbi epatici: dal momento che in pazienti in trattamento con UFT in monoterapia sono stati osservati disturbi epatici, inclusa l’epatite fulminante ad esito fatale, devono essere effettuati controlli appropriati su tutti i pazienti in trattamento con la combinazione UFT/calcio folinato che presentino segni e sintomi di epatite, altre malattie epatiche o disfunzione epatica.

Insufficienza renale: non c’è esperienza sull’uso della combinazione UFT/calcio folinato nei pazienti con disfunzione renale. I medici devono essere cauti nell’uso di UFT/calcio folinato in questi pazienti.

Diarrea: la combinazione UFT/calcio folinato induce spesso diarrea, che è tuttavia lieve nella maggior parte dei casi. I pazienti con diarrea grave devono essere controllati con attenzione e devono essere loro somministrati liquidi e reintegrati gli elettroliti per evitare le complicazioni potenzialmente fatali della disidratazione (vedi 4.2). Si presti inoltre una specifica attenzione alla necessità di sospendere la terapia con UFT/calcio folinato al manifestarsi di una diarrea di grado 2 o peggiore.

Malattie cardiache di rilievo: nei pazienti con storia di malattie cardiache di rilievo è necessaria cautela, dato che l'ischemia miocardica e l'angina sono state associate con la terapia a base di fluoropirimidine e che in pazienti che hanno assunto UFT sono stati riportati rari eventi cardiaci di origine incerta, compreso l'infarto del miocardio.

04.5 Interazioni - [Vedi Indice]

Le interazioni farmacocinetiche dell’UFT con altri farmaci somministrati contemporaneamente non sono state specificatamente studiate.

A causa del potenziale aumento di tossicità, UFT non deve essere somministrato contemporaneamente ad altri farmaci che agiscano attraverso l'inibizione della diidropirimidina deidrogenasi, un enzima responsabile del catabolismo delle pirimidine endogene e fluorinate (vedi 5.1).

Sono stati riportati aumenti marcati del tempo di protrombina (PT) o dell'Internationl Normalized Ratio (INR) nei pazienti stabilizzati in terapia con warfarin una volta instaurato il trattamento con UFT.

In vitro, il tegafur è parzialmente metabolizzato dal citocromo CYP2A6 (vedi 4.3). L’UFT deve essere somministrato con cautela in combinazione con substrati o inibitori di questo enzima, ad es. cumarina, metossipsoralene, clotrimazolo, ketoconazolo, miconazolo. Nè il tegafur nè l’uracile inibiscono significativamente l’attivitàin vitro del citocromo CYP3A4 o CYP2D6. Inoltre,in vitro, il tegafur non è metabolizzato dai citocromi CYP1A1, -1A2, -2B6, -2C8, -2C9, -2C19, -2D6, -2E1, or -3A4 suggerendo l’improbabilità di un’interazione con farmaci metabolizzati da questi enzimi.

L’assorbimento di UFT è influenzato dal cibo (vedi 5.2).

04.6 Gravidanza e allattamento - [Vedi Indice]

Gravidanza: non sono disponibili dati clinici sull’esposizione in gravidanza per UFT. Si sospetta che la combinazione uracile/tegafur causi gravi difetti neonatali se somministrata in gravidanza. UFT è perciò controindicato in gravidanza (vedi 4.3). Sia i pazienti che le pazienti debbono adottare misure contraccettive durante il trattamento e fino a tre mesi dopo.

Allattamento: non è noto se il tegafur, l’uracile, e il 5-FU siano escreti nel latte umano dopo somministrazione di UFT. A causa delle potenziali reazioni avverse gravi nei lattanti, l’uso di UFT è controindicato nelle pazienti che allattino (vedi 4.3).

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

Non è stato dimostrato che la combinazione UFT/calcio folinato interferisca con la capacità di guidare o di usare macchinari. Tuttavia si deve raccomandare cautela ai pazienti, data l’occasionale segnalazione di confusione (vedi 4.8).

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

Se non diversamente indicato, le informazioni sugli effetti indesiderati sono relative a 594 pazienti che sono stati trattati con la combinazione di UFT/calcio folinato in due studi clinici di fase III per una mediana di 3-3,5 cicli (vedi 5.1).

Come con altri citotossici, nella maggior parte dei pazienti sono attesi effetti indesiderati. La maggior parte degli effetti indesiderati osservati, compresa la diarrea, la nausea e il vomito, sono stati reversibili e hanno raramente richiesto una definitiva interruzione della terapia, sebbene le dosi siano state sospese o ridotte in alcuni pazienti (vedi 4.2). Gli eventi avversi gravi e clinicamente rilevanti più frequenti, indipendentemente dalla loro relazione con la terapia UFT/calcio folinato sono stati diarrea (20%), nausea/vomito (12%), dolore addominale (12%) e astenia (9%).

Circa il 45% di questi pazienti aveva un’età > 65 anni, e circa il 26% di questi aveva 75 anni o più. Non sono state osservate differenze clinicamente rilevanti in termini di sicurezza, sebbene i pazienti più anziani tendessero ad avere una più alta incidenza di anemia, diarrea e stomatiti/mucositi.

Le informazioni che seguono, evidenziano gli effetti indesiderati di qualsiasi gravità che si sono manifestati con una frequenza >1% e attribuiti alla combinazione UFT/calcio folinato. Inoltre, un (*) identifica effetti indesiderati gravi e di rilevanza clinica, riportati in una percentuale di pazienti con frequenza uguale o superiore a 0,1%, indipendentemente dalla relazione con il trattamento UFT/calcio folinato.

[Convenzione MedDRA: molto comune (>10%), comune (>1% e <10%), non comune (>0,1% e <1%)]:

Localizzazionemolto comunecomunenon comune
Apparato gastrointestinalediarrea*, nausea*, stomatite*, anoressia, vomito*, dolore addominale* costipazione*, flatulenza, dispepsia, mucosite*, secchezza delle fauci, eruttazioni, anoressia*, ostruzione intestinale* enterite*, gastrite*, ileite*, perforazione intestinale*
Disturbi generali/alterazioni del sito di somministrazione astenia*febbre*, cefalea, malessere, brividi, dolore* dolore toracico*
Infezioni e infestazioni moniliasiinfezioni*, sepsi*
Sangue e sistema linfatico  disordini della coagulazione*
Disturbi del metabolismo e nutrizione disidratazione*, cachessia* 
Disturbi del Sistema Nervoso disgeusia*, perdita del gusto, sonnolenza, vertigine, insonnia, depressione, parestesia, confusione* 
Disturbi oculari lacrimazione, congiuntivite 
Disturbi cardiaci edema periferico*aritmie*, insufficienza cardiaca congestizia*, infarto del miocardio*, arresto cardiaco*
Sistema vascolare tromboflebite profonda*shock*
Disturbi respiratori, del torace e del mediastino dispnea*, aumento della tosse, faringiteembolia polmonare*
Sistema epato-biliare  epatite*, ittero*, insufficienza epatica*
Cute e annessi alopecia, arrossamenti, dermatite esfoliativa, discromie cutanee, prurito, fotosensibilità, sudorazione, secchezza della cute, onicopatie 
Apparato muscoloscheletrico, tessuto connettivo e tessuto osseo mialgia, rachialgia*, artralgia* 
Sistema urinario  disfunzione renale*, ritenzione urinaria, ematuria*
Disturbi del sistema riproduttivo e mammella   impotenza*
Ricerche perdita di peso* 

Le alterazioni degli esami di laboratorio, indipendentemente dalla loro relazione con il trattamento con UFT/calcio folinato, sono rappresentate di seguito:

EPATOBILIARI

Fosfatasi alcalina

qualsiasi*

grave**

Percentuale

di pazienti

57%

4%

SGOT (AST)

qualsiasi

39%
grave2%
SGPT (ALT)

qualsiasi

grave

29% <1%
Bilirubina totale***

qualsiasi

grave

36% 15%

EMATOLOGICHE

Leucopenia

qualunque

grave

Percentuale di pazienti



14%

<1%

Neutropenia qualunque13%
grave1%
Neutropenia febbrile<1%
Trombocitopenia

qualunque

grave



20%

<1%

* qualsiasi: grado CTC 1-4, peggiore tossicità nello studio

** grave: grado CTC 3-4, peggiore tossicità nello studio

*** l'iperbilirubinemia è stata riportata approssimativamente nel doppio dei casi rispetto al braccio di controllo con 5-FU/calcio folinato in bolo. Quando riportata è stata di solito isolata, reversibile e non associata ad un esito clinico negativo.

Nelle segnalazioni successive alla commercializzazione sono stati descritti effetti indesiderati clinicamente importanti con UFT in monoterapia; tuttavia la rilevanza di queste segnalazioni sull’esperienza con la combinazione UFT/calcio folinato non è chiara. Nell’esperienza successiva alla commercializzazione per UFT in monoterapia sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati aventi rilevanza clinica: malessere, fotosensibilità, angina, pancreatite acuta, cirrosi epatica, epatite fulminante, ulcera gastroduodenale, disturbi della coscienza, sintomi extrapiramidali, disturbi della deambulazione, leucoencefalopatia, perdita di memoria, paralisi delle estremità, disturbi dell’eloquio, polmonite interstiziale, eruzioni discoidi simil-lupus eritematoso, discrasie cutanee (incluse anomalie ungueali, vescicolazioni, e dermatiti), orticaria, anosmia, insufficienza renale acuta, sindrome nefrosica e incontinenza urinaria.

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

In caso di sovradosaggio, la frequenza e la gravità degli effetti indesiderati può aumentare, fino a possibili condizioni fatali. Manifestazioni precoci includono nausea, vomito, diarrea, ulcerazioni gastrointestinali, sanguinamento, e mielodepressione (trombocitopenia, leucopenia, e agranulocitosi). Non è disponibile uno specifico antidoto; deve essere fornita terapia di supporto.

05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE - [Vedi Indice]

05.1 Propriet� farmacodinamiche - [Vedi Indice]

Classificazione farmacoterapeutica/codice ATC: antineoplastici, antimetaboliti, analoghi delle pirimidine, L01B C.

UFT, una fluoropirimidina orale che inibisce la diidropirimidina deidrogenasi (DPD), è una combinazione di tegafur e uracile in un rapporto molare fisso (1:4). L'uracile è un inibitore competitivo della degradazione del 5-FU.

Le singole attività combinate di uracile e calcio folinato danno luogo a una doppia biomodulazione: (1) il tegafur è un profarmaco orale del 5-FU e l’uracile inibisce reversibilmente la DPD, l’enzima catabolico primario del 5-FU e (2) il calcio folinato aumenta la citotossicità del 5-FU attraverso uno dei suoi metaboliti intracellulari, il 5,10-metilenetetraidrofolato.

Il 5-FU viene attivato a livello intracellulare nei suoi metaboliti attivi, il 5-fluoro-deossiuridin-monofosfato (FdUMP) e il 5-fluorouridin-trifosfato (FUTP). L’FdUMP inibisce la sintesi del DNA formando complessi terziari inibenti con la timidilato sintetasi (TS) e i folati ridotti intracellulari. Il FUTP è integrato nell’RNA cellulare, causando una interruzione delle funzioni dell’RNA. A seguito dell’inibizione competitiva del DPD da parte dell’uracile, le concentrazioni plasmatiche di 5-FU derivato dal tegafur sono elevate.

L’efficacia della combinazione UFT/calcio folinato nel carcinoma metastatico del colon-retto è stata determinata in 2 studi di fase III randomizzati e di confronto vs loschema Mayo (5-FU ev [425 mg/m2/die] e calcio folinato [20 mg/m 2/die]) somministrato per 5 giorni ogni 4 settimane (studio -011) oppure ogni 5 settimane (studio -012).

Nello studio -011 (n=816) non è stata rilevata alcuna differenze statisticamente significativa per l'obiettivo primario della sopravvivenza tra i due bracci di trattamento. La sopravvivenza mediana è stata di 12,4 mesi (95% CI: 11,2 – 13,6 mesi), e di 13,4 mesi (95% CI: 11,6 – 15,4 mesi) per i pazienti trattati con UFT/calcio folinato e per quelli trattati con 5-FU/calcio folinato, rispettivamente. Il rapporto di rischio per il 5-FU/calcio folinato rispetto a UFT/calcio folinato è risultato 0,96 (95% CI: 0,83 – 1,13). La valutazione del tempo a progressione (obiettivo secondario) in questo studio è stata complicata dalla differenza nella durata dei cicli tra i due bracci di trattamento. Il tempo mediano a progressione è stato di 3,5 mesi (95% CI: 3,0 – 4,4 mesi) e 3,8 mesi (95% CI: 3,6 –5,0 mesi) per i pazienti trattati con UFT/calcio folinato e per quelli trattati con 5-FU/calcio folinato, rispettivamente (p=0,01).

Nello studio -012 (n=380) non è stata rilevata alcuna differenze statisticamente significativa per l'obiettivo primario del tempo a progressione nè per l'obiettivo secondario della sopravvivenza tra i due bracci di trattamento. Il tempo mediano a progressione è stato di 3,4 mesi (95% CI: 2,6 – 3,8 mesi) e 3,3 mesi (95% CI: 2,5 –3,7 mesi) per i pazienti trattati con UFT/calcio folinato e per quelli trattati con 5-FU/calcio folinato, rispettivamente. La sopravvivenza mediana è stata di 12,2 mesi (95% CI: 10,4 – 13,8 mesi), e di 10,3 mesi (95% CI: 8,2 – 13,0 mesi) per i pazienti trattati con UFT/calcio folinato e per quelli trattati con 5-FU/calcio folinato, rispettivamente. Il rapporto di rischio per il 5-FU/calcio folinato rispetto a UFT/calcio folinato è risultato 1,14 (95% CI: 0,92 – 1,42).

Nel trattamento di prima linea del carcinoma metastatico del colon-retto sono state autorizzate combinazioni di nuovi farmaci con il 5-FU. Tuttavia, l'uso di UFT in combinazione con nuovi agenti è ancora oggetto di studio.

05.2 Propriet� farmacocinetiche - [Vedi Indice]

La farmacocinetica plasmatica dopo dose singola di UFT e allo steady-state è stata valutata in pazienti con carcinoma del colon-retto

Assorbimento A seguito di una somministrazione di UFT, il tegafur e l'uracile sono assorbiti rapidamente. La Cmax del tegafur, dell'uracile e del 5-FU vengono raggiunte entro 1 o 2 ore. La somministrazione concomitante di calcio folinato orale con UFT non altera in maniera significativa la farmacocinetica plasmatica del tegafur, dell'uracile, o del 5-FU. Allo stesso modo, l'UFT non altera l'assorbimento del calcio folinato orale. A seguito di un pasto ad alto contenuto di grassi, l'AUC plasmatica dell'uracile e del 5-FU sono il 66% e il 37% più basse, rispettivamente, di quelle rilevate con UFT in condizioni di digiuno. L'AUC plasmatica del tegafur non risulta significativamente alterata. La Cmax risulta ridotta e ritardata per tegafur, uracile e 5-FU.

Distribuzione Dopo somministrazione orale di UFT, le concentrazioni plasmatiche nel tempo di UFT e uracile mostrano generalmente un assorbimento e un processo di eliminazione monoesponenziali. Allo steady state, il volume di distribuzione medio apparente (somministrazione orale) per il tegafur e l'uracile dopo una dose di UFT è di 59 e 474 l, rispettivamente. Il legame con le proteine sieriche per il tegafur è del 52% mentre è trascurabile per l’uracile.

Metabolismo La conversione del tegafur in 5-FU avviene attraverso ossidazione in C-5' (enzimi microsomiali) e idrolisi in C-2' (enzimi citosolici). L’ossidazione microsomiale del tegafur è mediata in parte dal citocromo CYP2A6. Non sono noti gli enzimi citosolici responsabili del metabolismo del tegafur. Altri prodotti di metabolismo del tegafur includono 3'-idrossi tegafur, 4'-idrossi tegafur, e diidro tegafur, tutti significativamente meno tossici del 5-FU. Il metabolismo del 5-FU formato a partire dal tegafur segue de novo le stesse vie intrinseche osservate per la pirimidina naturale, l’uracile. Nè il tegafur, nè l'uracile, nè il 5-FU inibiscono la conversione catalizzata dagli isoenzimi -1A2, -2C9, -2C19, -2D6 e -3A4 del citocromo P450 derivato dal cDNA, a concentrazioni di almeno 100 mM. Questi dati suggeriscono che L'UFT non alteri significativamente l'eliminazione metabolica dei farmaci attraverso queste vie.

Eliminazione Meno del 20% del tegafur è escreto immodificato nelle urine. L’emivita terminale di eliminazione del tegafur e dell’uracile dopo somministrazione di UFT è approssimativamente di 11 ore e 20-40 minuti, rispettivamente. I tre idrossi-metaboliti del tegafur sono escreti nelle urine. L’emivita plasmatica del S-tegafur (10,3 ore) è 4,4 volte più lunga del R-tegafur (2,4 ore). Dopo una dose di 300 mg/m 2 /die, in tre dosi refratte, vengono mantenute concentrazioni plasmatiche di tegafur >1000 ng/ml, mentre le concentrazioni di uracile decrescono rapidamente dopo il raggiungimento della Cmax. Le concentrazioni plasmatiche per il 5-FU raggiungo il loro picco in 30-60 minuti con valori di 200 ng/ml e rimangono misurabili (>1 ng/ml) per le 8 ore di intervallo tra le somministrazioni. Durante un ciclo di terapia di 28 giorni con UFT, non si sono manifestati accumuli significativi di tegafur, uracile o 5-FU.

Linearità/non linearità Dopo una dose singola di UFT (da 100 a 400 mg), gli aumenti nell'esposizione plasmatica (Cmax e AUC) del tegafur sono stati generalmente proporzionali alla dose. Gli aumenti nell'esposizione plasmatica dell'uracile e del 5-FU sono stati più che proporzionali.

Farmacocinetica in popolazioni speciali Un'analisi statistica cumulata sui dati di farmacocinetica (Cmax e AUC) per una singola dose di UFT (200 mg) provenienti da tre studi (46 pazienti, età media 60 anni, 28 uomini, 18 donne) non ha identificato associazioni clinicamente significative tra l'età del paziente, il sesso e la presenza di metastasi epatiche e la farmacocinetica del tegafur, dell'uracile o del 5-FU dopo dose singola. Tenendo conto dell'importanza predominante dei processi epatici per il metabolismo e l'eliminazione sia del tegafur sia dell'uracile, è improbabile che anomalie renali possano avere un effetto significativo sulla farmacocinetica dell'UFT.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

Nei ratti e nei cani, dosi ripetute di UFT provocano tossicità a carico del tratto gastrointestinale, degli organi linfoidi, del midollo osseo, del fegato, dei reni e dei testicoli. Vacuoli rotondi sono stati osservati istologicamente nel cervello di cani in assenza di sintomatologia clinica. Ad eccezione delle modificazioni testicolari e dei vacuoli cerebrali nei cani, tutti questi eventi sono stati reversibili. A seguito della somministrazione di UFT, il tegafur, l'uracile e il 5-FU sono escreti nel latte dei ratti. Ancora nei ratti, UFT ha mostrato tossicità nella madre e una diminuzione nel tasso di concepimento. Nei ratti, nei topi e nei conigli sono state osservate mortalità embrionale, tossicità fetale e teratogenicità. UFT non si è dimostrato mutageno su ceppi di batteri ma ha indotto aberrazioni cromosomiche nelle cellule ovariche del Chinese Hamster ed è stato genotossico in un test sul nucleolo del ratto. Non sono stati condotti studi di carcinogenicità a lungo termine sugli animali. Tuttavia la presenza di dati positivi di mutagenicità è indicativa di un potenziale carcinogeno.

- [Vedi Indice]

06.1 Eccipienti - [Vedi Indice]

Idrossipropilcellulosa a basso grado di sostituzione, sodio lauril solfato. Involucro delle capsule: gelatina, ferro ossido rosso (E172) e titanio diossido (E171).

06.2 Incompatibilità - [Vedi Indice]

Non applicabile.

06.3 Periodo di validità - [Vedi Indice]

2 anni.

- [Vedi Indice]

Conservare a temperature non superiori ai 25 °C.

- [Vedi Indice]

Le capsule di UFT sono confezionate in blister PVC/PVDC/Alluminio contenenti 3, 4, 5, o 6 capsule di UFT per ciascun blister. Ciascuna scatola contiene sette blister (es. fornitura per una settimana).

. - [Vedi Indice]

Il prodotto non utilizzato ed I rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità ai requisiti di legge locali. Devono essere seguite le procedure per la corretta manipolazione e la somministrazione di farmaci citotossici.

- [Vedi Indice]

Bristol-Myers Squibb S.p.A., Via del Murillo, km 2,800 – Sermoneta (LT).

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

21 capsule rigide AIC N. 034864013/M 28 capsule rigide AIC N. 034864025/M 35 capsule rigide AIC N. 034864037/M 42 capsule rigide AIC N. 034864049/M

spazio01 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO - [Vedi Indice]

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- [Vedi Indice]

Febbraio 2002.

- [Vedi Indice]

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12.0 - [Vedi Indice]

Febbraio 2002.

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