02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
 

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
05.1 Propriet� farmacodinamiche
05.2 Propriet� farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO
12.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE - [Vedi Indice]

ZONCEF

02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - [Vedi Indice]

Principi attivi:

Flaconcini di 500 mg:

Cefoperazone sale sodico mg 517 pari a Cefoperazone mg 500.

Flaconcini di 1000 mg:

Cefoperazone sale sodico mg 1034 pari a Cefoperazone mg 1000.

Eccipienti:

Flaconcini di 500 mg:

Lidocainacloridrato mg 10 - acqua per preparazioni iniettabili q.b. a ml 2.

Flaconcini di 1000 mg:

Lidocainacloridrato mg 15 - acqua per preparazioni iniettabili q.b. a ml 3.

FORMA FARMACEUTICA - [Vedi Indice]

Flaconcino con fiala solvente

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - [Vedi Indice]

  - [Vedi Indice]

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da Gram-negativi resistenti ai più comuni antibiotici.

In particolare, trova indicazione nelle suddette infezioni in pazienti defedati e/o immunodepressi.

  - [Vedi Indice]

Adulti: 2-4 g/die in due somministrazioni uguali equidistanziate (ogni 12 ore).

Nelle infezioni particolarmente gravi fino a 8 g/die in due dosi uguali

Sono stati somministrati fino a 12 g/die suddivisi In 3 somministrazioni uguali ogni 8 ore.

Nei nefropatici con filtrato glomerulare 18 ml/min o con creatininemia 3,5 mg/100 ml è consigliabile non superare i 4 g/die.

Bambini: 50-200 mg/kg/die suddivisi in 2 (ogni 12 ore) o più somministrazioni, in caso di necessità.

In casi eccezionali sono state somministrate, senza complicanze, dosi superiori a 200 mg/kg/die.

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

Ipersensibilità già nota verso le cefalosporine (e verso la lidocaina per le preparazioni che la contengono).

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

Data la possibile allergia crociata tra penicilline o cefalosporine, occorre accertare, prima di somministrare il farmaco, l'esistenza di precedenti reazioni di ipersensibilità nei confronti di cefalosporine, penicilline od altri farmaci.

Sono stati infatti segnalati casi di pazienti che hanno presentato reazioni, talora anche di tipo anafilattico, ad entrambi queste classi di antibiotici

Il�Cefoperazone va quindi somministrato con cautela ai pazienti sensibili alla penicillina.

Gli antibiotici vanno somministrati con cautela ad ogni paziente che abbia presentato qualche forma di allergia, in particolare ai farmaci.

Nei pazienti affetti da epatopatia e/o da ostruzione delle vie biliari, l'emivita sierica del cefoperazone è generalmente prolungata e l'eliminazione renale aumentata.

In assenza di concomitante insufficienza renale si possono somministrare negli adulti 2 g/die, suddivisi in due somministrazioni, senza rischio di accumulo.

Per posologie superiori ai 2 g/die è necessario monitorare le concentrazioni sieriche del farmaco.

Nei pazienti affetti contemporaneamente da insufficienza epatica e renale sarà opportuno rinunciare all'impiego di Cefoperazone.

L'emodialisi riduce lievemente l'emivita di Cefoperarone, pertanto il farmaco va somministrato dopo la seduta dialitica.

Analogamente a quanto segnalato con altre cefalosporine, in corso di trattamento con Cefoperazone, è stata descritta a seguito dell'ingestione di alcool (e fino a 5 giorni dopo l'ultima somministrazione) una reazione caratterizzata da arrossamento intenso del volto, sudorazione, cefalea e tachicardia.

E' pertanto ncessario evitare l`assunzione di alcool sotto qualsiasi forma in corso di trattamento con Cefoperazone.

La somministrarione concomitante di cefalosporine e aminoglucosidi può deterrninare effetti nefrotossici.

Le soluzioni contenenti lidocaina non possono essere utilizzate nei bambini al di sotto dei 30 mesi di età.

Avvertenze

In caso di reazione allergica si deve interrompere la terapia ed istituire un trattamento idoneo (amine vasopressorie, antiistaminici, corticosteroidi) o, in presenza di anafilassi, un immediato trattamento con adrenalina od altre opportune misure di emergenza.

L'insorgenza di una qualsiasi reazione di tipo allergico impone� la sospensione del trattamento.

Casi di colite pseudomembranosa sono stati segnalati con l'uso di cefalosporine (e di altri antibiotici a largo spettro); perciò è importante prendere in considerazione questa eventualità nei pazienti che presentano diarrea in conseguenza dell'uso di antibiotici.

II trattamento con antibiotici a largo spettro altera la normale flora batterica del colon e ciò può consentire la crescita dei clostridi.

Alcuni studi hanno evidenziato che una delle cause principali di colite associata agli antibiotici è una tossina prodotta dal Clostridium difficile.

Casi lievi di colite si possono risolvere con la semplice interruzione della terapia. Casi di colite moderati e gravi vanno trattati con l'integrazione delle perdite di liquidi, elettroliti e proteine.

Se la colite non si risolve con l'interruzione della terapia o è grave, il trattamento di scelta per la colite pseudomembranosa da antibiotico, causata dal Clostridium difficile, è la vancomicina per via orale.

Bisogna anche valutare la possibilità di altre cause per la colite.

Come con altri antibiotici, sono stati segnalati casi di deficit di vitamina K in corso di trattamento con Cefoperazone.

Con tutta probabiltà tale fenomeno va ricondotto alla soppressione della flora batterica intestinale che normalmente sintetizza questa vitamina e i soggetti a rischio appaiono essere quelli sottoposti a dieta deficitaria o con condizioni di malassorbimento (es. fibrosi cistica) o in pazienti alimentati per lunghi periodi per via endovenosa.

Con l'uso di Cefoperazone possono verificarsi rari casi di ipotrombinemia.

Sono maggiormente a rischio di emorragie e di fenomeni tromboembolici i pazienti con disordini primari e secondari della emocoagulazione (trombocitopenia, trombopatia o altri disordini della coagulazione).

In tutti questi pazienti "a rischio" è opportuno effettuare il test di Quick ogni due/tre giorni e somministrare vitamina K (10 mg per settimana).

Come per altre betalattamine, durante un trattamento prolungato con Cefoperazone, possono svilupparsi resistenze microbiche; tale evenienza è maggiore verso microorganismi opportunisti specialmente enterobacteriacee e pseudomonas in soggetti immunodepressi e, probabilmente, associando tra loro più betalattamine.

Si può verificare una falsa positività della glicosuria se si impiegano i reattivi di Fehling, di Benedict e "Clinitest".

04.5 Interazioni - [Vedi Indice]

Se il Cefoperazone viene impiegato in associazione con aminoglicosidi è necessario il monitoraggio della funzionalità renale durante il trattamento.

I due farmaci non vanno miscelati nella stessa siringa e devono essere iniettati in sedi diverse, dato che tra essi esiste una incompatibilità di ordine chimico-fisico.

Fra le precauzioni d'uso sono descritti gli effetti da contemporanea assunzione di alcool.

04.6 Gravidanza e allattamento - [Vedi Indice]

Benché negli esperimenti sugli animali di laboratorio non si siano osservati effetti teratogeni, non è dimostrato che il Cefoperazone possa essere utilizzato in tutta sicurezza nella gravidanza e nell'allattamento. L'antibiotico è reperibile in concentrazioni ridotte nel latte materno.

Il Cefoperazone è stato somministrato con successo nell'infanzia.

Non è stato però esaurientemente studiato nei prematuri e nei neonati fino a sei mesi di vita. Pertanto, nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia, il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il

diretto controllo del medico.

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

Non interferisce sulla capacità di guidare e sul l'uso di macchine.

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

Come con altre cefalosporine, anche con il Cefoperazone si possono manifestare le seguenti reazioni secondarie:�

Ipersensibilità: eruzioni maculo-papulose, orticaria, febbre ed eosinofilia, reazioni anafilattiche

Effetti ematologici: per somministrazione protratta, neutropenia reversibile e/o eosinofilia transitoria e rari casi di ipoprotrombinemia, talora riduzione dell'emoglobina e dell'ematocrito.

In corso di trattamento prolungato si può osservare una falsa positività del test di Coombs diretto.

Funzionalità� epatica:� possibile transitorio aumento di SGOT, SGPT, fosfatasi alcalina.

Funzionalità� renale:� segnalato� transitorio aumento di azotemia e creatinina sierica.

Effetti� gastro-intestinali:� segnalate� transitorie modificazioni dell'alvo (feci molli o diarrea), nausea e vomito. La diarrea in genere risponde alla terapia sintomatica o alla sospensione dell'antibiotico. Se persistente, considerare l'eventualità dell'insorgenza di colite pseudomembranosa.

Reazioni locali: occasionalmente dolenzia transitoria in sede di inoculo dopo somministrazione intramuscolare.

Come altre cefalosporine, può determinare flebiti nella sede di infusione, a seguito di somministrazione con catetere endovenoso. Segnalati raramente tremori, cefalea, vertigini.

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

Il�Cefoperarone� è� dializzabile.

In caso di sovradosaggio il farmaco può essere eliminato mediante trattamento emodialitico o dialisi peritoneale.

05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE - [Vedi Indice]

II Cefoperazone è una cefalosporina semi-sintetica di "terza generazione", per uso parenterale, resistente a molte beta-lattamasi e dotata di attività antibatterica ad ampio spettro nei confronti di numerosi germi Gram-positivi, germi Gram-negativi, aerobi ed anerobi.

Tossicologia

La DL50 nel topo (via orale e sottocutanea) è superiore a 13-15 g/kg; per via endovenosa, nella stessa specie animale, è pari a 4,76 g/kg nei maschi e a 3,84 g/kg nelle femmine.

Negli studi a lungo termine nel cane, non ha determinato lesioni istologiche a carico del rene.

A dosi di 1-2 g/kg/die per 4 settimane, nel ratto non ha provocato lesioni istopatologiche significative a carico dell'orecchio interno.

Dosi fino a 10 volte superiori a quelle impiegate nell'uomo non hanno evidenziato nel topo, ratto e scimmia, alcuna compromissione della fertilità ne attività teratogena.

Farmacocinetica nell'uomo

Non assorbito dal tubo gastro-enterico.

Picco di concentrazione sierica di 22, 33, 65 mcg/ml in media dopo 1 h dalla somministrazione i.m. di 0,25, 0,25 e 1g rispettivamente; e di 153, 252 e 340 mcg/ml dopo infusione e.v per 15 minuti a velocità costante di 1-2 e 3 g rispettivamente.

Legame reversibile con proteine plasmatiche: circa 90%; emivita media del siero: circa 2 ore, indipendentemente dalla via di somministrazione (nei neonati l'emivita è compresa in un range di 6-12 ore, correlato alla durata della gestazione).

Raggiunge concentrarioni terapeutiche in tutti i liquidi e tessuti esaminati: liquido ascitico, liquido peritoneale, liquido cefalorachidiano (in pazienti con infiammazione meningea) urine, bile e parete della colecisti, espettorato, polmone, tonsilla palatina, mucosa dei seni paranasali, orecchietta atriale, rene, uretere, prostata, testicolo, utero, tube di Falloppio, tessuto osseo, sangue ombelicale e liquido amniotico.

Il Cefoperazone viene eliminato sia con la bile (70-80%) che con le urine (20-30%).

Concentrazioni massime nella bile, a 3 h dalla somministrazione e.v. di 2 g: 6.000 mcg/ml.

Concentrazioni urinarie massime: 2.200 mcg/ml (dopo infusione e.v. di 2 g).

II farmaco è eliminato in forma attiva (meno dell'l % viene metabolizzato). Non spiazza la bilirubina dal legame con le proteine plasmatiche.

05.1 Propriet� farmacodinamiche - [Vedi Indice]

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05.2 Propriet� farmacocinetiche - [Vedi Indice]

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05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

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06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - [Vedi Indice]

06.1 Eccipienti - [Vedi Indice]

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06.2 Incompatibilità - [Vedi Indice]

Il Cefoperazone non va mescolato con aminoglucosidi

06.3 Periodo di validità - [Vedi Indice]

24 mesi allo stato secco. In soluzione è stabile per 24 ore se conservato alle temperature tra i 5° e i 25°C.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - [Vedi Indice]

Nulla da segnalare.

06.5 Natura e contenuto della confezione - [Vedi Indice]

Flacone di vetro con tappo di gomma perforabile e ghiera di alluminio più fiala in vetro per solvente.

ZONCEF� 500 mg

ZONCEF 1000 mg

06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - [Vedi Indice]

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07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

AGIPS FARMACEUTICI - Via Amendola, 4� RAPALLO.

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

ZONCEF 500 mg codice 025783022 del Ministero della Sanità.

ZONCEF 1g codice 025783010 del Ministero della Sanità.

09.0 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO - [Vedi Indice]

Da vendersi su presentazione di ricetta medica ripetibile.

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- [Vedi Indice]

Non soggetta alla legge n° 685/75.

12.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - [Vedi Indice]

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