Orientarsi nel mondo
dellelettrocardiografia
vettori di attivazione
Attivando le varie parti
del muscolo cardiaco la corrente elettrica segue una
direzione che viene detta asse elettrico.
Lorientamento di
tale asse, come è comprensibile, varia sensibilmente con
il determinarsi della depolarizzazione delle varie aree
cardiache e solo con uno strumento particolare, il vettorcardiografo,
è possibile registrare queste minime e continue
variazioni.
Lelettrocardiogramma
ci fornisce invece quella che è la direzione
"netta" della attività elettrica cardiaca,
somma delle molteplici e minime variazioni registrate
nellambito della attivazione dellatrio e del
ventricolo.
Esiste un asse elettrico
dellonda P, uno del complesso QRS ed uno della onda
T.
A seconda del fatto che
lasse venga determinato avvalendosi delle
derivazioni periferiche o di quelle precordiali, si
parlerà rispettivamente di asse elettrico sul piano
frontale o su quello orizzontale.
Sul piano frontale è
possibile costruire un diagramma nel quale le varie
derivazioni si collocano con precise coordinate angolari
su 360°, partendo dalla D1, che rappresenta il
riferimento a 0°. A seguire troviamo la D2 a 60°, la
aVF a 90°, la D3 a 120°, la aVR a -150° e la aVL a
-30°.
Rammentando
come il movimento della corrente verso il polo positivo
lungo lasse della derivazione comporti una
deflessione positiva, si comprende come le derivazioni
che registreranno una direzione dellasse elettrico
in avvicinamento presenteranno una deflessione positiva,
che sarà massima in quella derivazione che si troverà
esattamente parallela alla direzione dellasse.
Le derivazioni che
registreranno una direzione in allontanamento
presenteranno deflessioni negative.
Le derivazioni poste
perpendicolarmente registreranno dapprima una corrente in
avvicinamento e quindi in allontanamento, presentando una
deflessione inizialmente positiva e poi negativa.
Lasse
elettrico della P ha usualmente una direzione
dallalto verso il basso. P positive verranno quindi
registrati in D2,aVF e D3.
Una
attivazione atriale che origina in modo anomalo nelle
porzioni inferiori dellatrio darà invece, nelle
stesse derivazioni, una P negativa.
Lasse
elettrico del QRS è normalmente compreso tra -30° e
+105°. Per valori inferiori o superiori si parla di
deviazione assiale sinistra o destra.
Poichè la
presenza di tali deviazioni dalla normalità può essere
espressione di condizioni patologiche la misurazione
dellasse elettrico è molto utile .
Un metodo molto semplice
è quello di ricercare la derivazione a maggiore
isodifasismo, cioè quella nella quale la deflessione
positiva e negativa sono il più possibile uguali.
Lasse elettrico si collocherà approssimativamente
a 90° rispetto a questa derivazione.
La conferma della
esattezza del calcolo deriverà dal riscontro proprio
lungo questa ultima derivazione dei complessi QRS con
deflessione a maggiore positività.
Lasse elettrico
della onda T non viene usualmente calcolato. Lunico
criterio normalmente da verificare è la sua sostanziale
concordanza con lasse del complesso QRS.
Lasse elettrico sul
piano orizzontale viene normalmente valutato solo per il
complesso QRS, ed ha una direzione rivolta verso le
derivazioni precordiali laterali.
Eventuali deviazioni
vengono classificate in orarie o antiorarie avendo come
riferimento un punto di osservazione posto dalla parte
inferiore del cuore.
Deviazione antioraria sul piano
orizzontale
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Deviazione oraria sul piano
orizzontale
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vedi
anche I FARMACI DELL'EMERGENZA
Indice
Training
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