04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
 

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
05.1 Propriet� farmacodinamiche
05.2 Propriet� farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
_2
.

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO


- [Vedi Indice]

GLADIO 100 mg compresse rivestite

GLADIO 100 mg polvere per sospensione orale

GLADIO� 150 mg/4 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile

GLADIO 200 mg supposte

- [Vedi Indice]

GLADIO 100 mg compresse rivestite. Una compressa rivestita contiene: aceclofenac 100 mg.

GLADIO 100 mg polvere per sospensione orale. Una bustina contiene: aceclofenac 100 mg.

GLADIO� 150 mg/4 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile. Un flaconcino di liofilizzato contiene: aceclofenac 150 mg.

GLADIO 200 mg supposte. Una supposta contiene: aceclofenac 200 mg.

Per gli eccipienti, vedere 6.1.

- [Vedi Indice]

GLADIO è disponibile in compresse rivestite� e polvere per sospensione orale, supposte per uso rettale e polvere + solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - [Vedi Indice]

  - [Vedi Indice]

Trattamento di malattie osteoarticolari croniche quali: osteoartrosi, artrite reumatoide, spondilite anchilosante e di reumatismi extraarticolari quali: periartriti, tendiniti, borsiti, entesiti.

Trattamento degli stati dolorosi acuti di differente eziologia quali: sciatalgie, lombalgie, mialgie, dismenorrea primaria, dolore conseguente a traumi di varia natura e odontalgia.

In particolare Gladio nelle formulazioni iniettabile e supposte è indicato nel trattamento sintomatico degli stati dolorosi acuti a carico dell'apparato muscolare e scheletrico e degli spasmi a carico della muscolatura liscia quali: coliche renali, attacchi acuti di gotta, dolore post-episiotomia, dolore post-operatorio, dolore oncologico.

  - [Vedi Indice]

Adulti

Compresse rivestite

La dose giornaliera raccomandata è di 2 compresse (200 mg/die), 1 compressa ogni 12 ore.

Le compresse vanno ingerite con un sufficiente quantitativo di acqua.

Polvere per sospensione orale

La dose giornaliera è di 2 bustine al giorno (200 mg/die), 1 bustina ogni 12 ore. La polvere deve essere sciolta in 40-60 ml di acqua e ingerita immediatamente.

Sia le compresse rivestite che la polvere per sospensione orale vanno assunte preferibilmente durante i pasti.

Supposte

1 supposta (200 mg/die) preferibilmente alla sera prima di coricarsi.

Polvere e solvente per soluzione iniettabile

La dose giornaliera consigliata è di 1 iniezione (150 mg) una o due volte al giorno secondo parere del medico.

Dopo ricostituzione del liofilizzato con l'apposito solvente, iniettare la soluzione ottenuta per via i.m. in profondità nel quadrante supero-esterno della natica.

GLADIO iniettabile non deve essere somministrato per più di tre giorni a dosaggio pieno; qualora fosse necessario, per il trattamento analgesico o antinfiammatorio, si consiglia di ricorrere ad altre formulazioni di GLADIO, rispettando l'intervallo posologico di 12 ore. In questo caso la dose massima raccomandata è la seguente: GLADIO� iniettabile 150 mg - Gladio compresse� o polvere 100 mg.

Bambini

Attualmente non sono disponibili dati clinici sull’uso del farmaco in pediatria, pertanto se ne� sconsiglia la somministrazione.

Anziani

Nei pazienti anziani il profilo farmacocinetico di aceclofenac non risulta modificato, pertanto non si ritiene necessario modificare la posologia.

Tuttavia, come per altri FANS, dovrebbe essere posta particolare cautela nel trattamento di pazienti anziani con compromessa funzionalità renale, epatica, con disfunzioni cardiovascolari o sottoposti contemporaneamente ad altri trattamenti farmacologici.

Pazienti affetti da lieve insufficienza renale

Come per altri FANS, il farmaco deve essere somministrato con cautela anche se non sono emerse evidenze cliniche tali da indurre una riduzione della dose.

Pazienti affetti da insufficienza epatica

In pazienti con insufficienza epatica è consigliabile ridurre la dose iniziale a 100 mg/die.

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

Il prodotto è controindicato nei casi di ipersensibilità verso aceclofenac o a farmaci antinfiammatori non steroidei, compreso l’acido acetilsalicilico, nonché in caso di ipersensibilità verso altri componenti del prodotto stesso. Come altri antinfiammatori non-steroidei, GLADIO è controindicato in quei pazienti che abbiano manifestato, dopo assunzione di acido acetilsalicilico o altri farmaci inibitori della prostaglandin-sintetasi, accessi asmatici o altre reazioni allergiche (orticaria, rinite, edema, rash, broncospasmo).

GLADIO è controindicato in presenza di ulcera gastroduodenale in atto o di emorragie a livello del tratto gastrointestinale e nei soggetti con diatesi emorragica.

Inoltre la somministrazione del preparato è controindicata in pazienti affetti da grave insufficienza renale ed epatica.

GLADIO nella formulazione supposte non deve essere somministrato a pazienti con disturbi emorroidari, proctite o altre lesioni locali in atto o presenti nell'anamnesi recente.

Il farmaco non deve essere usato nei bambini.

GLADIO è altresì controindicato in gravidanza, particolarmente in prossimità del parto (polvere e solvente per soluzione iniettabile) e durante l’allattamento (vedere “Gravidanza ed allattamento”).

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

L’uso di GLADIO, come di qualsiasi altro farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.

La somministrazione di GLADIO dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.

Come altri FANS, il prodotto dovrebbe essere somministrato con cautela e sotto stretto monitoraggio a pazienti nei quali siano presenti le seguenti condizioni: disturbi gastrointestinali, ulcera peptica pregressa, colite grave, morbo di Crohn, disturbi della coagulazione ed ematologici. Analoghe precauzioni vanno assunte nel somministrare il prodotto a soggetti con compromessa funzionalità epatica, renale, cardiaca o convalescenti da interventi chirurgici. Poichè le prostaglandine sono fondamentali nella regolazione del flusso ematico renale, si sconsiglia l'uso di GLADIO in tutti i casi di ipoperfusione renale.

Particolare attenzione va posta nel somministrare il prodotto a soggetti anziani con disfunzioni cardiovascolari o sottoposti ad altri trattamenti farmacologici, quali altri farmaci antinfiammatori non-steroidei, antiipertensivi, diuretici, antidiabetici o digitalici.

Come misura preventiva, i soggetti sottoposti a trattamento a lungo termine con FANS dovrebbero essere monitorati per quanto riguarda la crasi ematica e i parametri di funzionalità renale ed epatica.

L'assunzione contemporanea di GLADIO ed aspirina o altri farmaci antinfiammatori non-steroidei può aumentare la frequenza di effetti collaterali.

04.5 Interazioni - [Vedi Indice]

GLADIO, come altri antinfiammatori non steroidei, può aumentare le concentrazioni plasmatiche di litio e di digossina. Studi condotti sugli animali indicano la possibilità che GLADIO, come altri farmaci antinfiammatori non steroidei, possa interferire con l'azione di diuretici. Questo effetto può essere di rilevanza clinica quando si debbano trattare pazienti ipertesi o con compromessa funzionalità cardiaca.

Come altri antinfiammatori non steroidei GLADIO può aumentare l'attività di farmaci anticoagulanti: pertanto i pazienti sottoposti a terapia combinata con anticoagulanti dovrebbero essere strettamente monitorati.

Sono stati riportati casi isolati di interazione di diclofenac con antidiabetici orali: si consiglia pertanto di considerare la possibilità di un aggiustamento del dosaggio degli agenti ipoglicemizzanti. La somministrazione nell'arco delle 24 ore di FANS e metotrexato richiede particolare prudenza, in quanto si potrebbe determinare un aumento delle concentrazioni plasmatiche dell'agente antineoplastico con conseguente incremento della tossicità di quest'ultimo.

GLADIO non ha determinato variazioni pressorie quando somministrato con bendroflumetiazide, anche se non va ignorata la possibilità di interazione con altri farmaci antiipertensivi.

04.6 Gravidanza e allattamento - [Vedi Indice]

Sebbene dagli studi sperimentali aceclofenac non risulti nè teratogeno nè embriotossico, se ne sconsiglia l'impiego in gravidanza.

Come per altri FANS, l'uso di GLADIO per via intramuscolare, in prossimità del parto, può determinare il ritardo del parto stesso; inoltre il farmaco può provocare, se somministrato in tale periodo, alterazioni della emodinamica del piccolo circolo del nascituro.

Al momento non è noto se aceclofenac venga escreto nel latte materno, pertanto non è consigliato l'uso del prodotto durante il periodo di allattamento.

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

Come avviene con altri FANS, la somministrazione di GLADIO potrebbe dar luogo, nei pazienti particolarmente predisposti, a capogiri, vertigini o altri disturbi del sistema nervoso centrale: di questo dovrebbero essere informati coloro che sono impegnati alla guida di autoveicoli o all'uso di macchinari che richiedono attenzione e vigilanza.

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

Alle dosi terapeutiche la maggior parte degli effetti indesiderati osservati sono risultati transitori e di moderata entità.

Gli effetti collaterali più comunemente segnalati sono stati disturbi gastrointestinali, quali dispepsia, dolore addominale, dolore epigastrico, vomito, nausea, diarrea e flatulenza.

Occasionalmente sono stati riportati: stomatiti, pirosi, indigestione, secchezza delle fauci, cefalea, capogiri.

In casi isolati sono stati osservati: melena, alterazioni del gusto, disturbi visivi, depressione, eczema, esantema, porpora, neutropenia, trombocitopenia, dispnea.

In alcuni casi è stato osservato incremento dei livelli sierici degli enzimi epatici e di creatinina.

Limitatamente all'impiego di GLADIO nella formulazione iniettabile sono stati segnalati casi isolati di dolore e indurimento dei tessuti a livello del sito di iniezione.

GLADIO supposte può provocare fenomeni di irritazione locale.

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

Attualmente non sono disponibili informazioni relative al quadro clinico derivante da sovradosaggio di GLADIO. Le misure terapeutiche da adottare sono quelle comunemente impiegate in caso di avvelenamento acuto da FANS:

-���� l’assorbimento deve essere impedito non appena possibile per mezzo di lavanda gastrica e trattamento con carbone attivo;

-��� trattamenti di sostegno e sintomatici dovrebbero essere adottati in caso di complicazioni (ipotensione, insufficienza renale, convulsioni, irritazione gastrointestinale e depressione respiratoria);

-��� terapie specifiche, come diuresi forzata, dialisi o emoperfusine, non permettono l’eliminazione del farmaco a causa del suo elevato legame alle proteine plasmatiche e del notevole metabolismo.

05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE - [Vedi Indice]

05.1 Propriet� farmacodinamiche - [Vedi Indice]

Categoria farmacoterapeutica: farmaco antinfiammatorio ed antireumatico, codice ATC: M01AB16

Aceclofenac è un antinfiammatorio non-steroideo, appartenente alla classe degli analoghi dell’acido fenilacetico.

Negli studi condotti su differenti specie animali, aceclofenac ha mostrato in modelli sperimentali di infiammazione acuta e cronica un'attività analgesica ed antinfiammatoria, in termini sia terapeutici sia di profilassi, simile a quella di indometacina e diclofenac.

Il potere analgesico valutato su stati dolorosi indotti sperimentalmente da stimoli di diverso tipo è risultato confrontabile a quello di indometacina e diclofenac.

Aceclofenac, nei modelli sperimentali utilizzati, è altresì risultato dotato di attività antipiretica.

Non sono state riscontrate alterazioni funzionali a livello del sistema cardiovascolare, respiratorio e del sistema nervoso centrale. Gli effetti a livello renale sono paragonabili a quelli indotti da altri FANS.

Meccanismo d’azione

Aceclofenac è risultato un potente inibitore della cicloossigenasi, enzima che catalizza la conversione di acido arachidonico nei precursori delle prostaglandine e del trombossano.

05.2 Propriet� farmacocinetiche - [Vedi Indice]

Studi di farmacocinetica condotti in diverse specie animali (ratto, cane e scimmia) dimostrano che aceclofenac somministrato per via orale ed intramuscolare è rapidamente assorbito sotto forma di farmaco immodificato.

Il picco plasmatico (Cmax) viene raggiunto approssimativamente 1-3 ore (tmax) dopo l'assunzione del farmaco in relazione alla via di somministrazione utilizzata. L'emivita plasmatica è risultata mediamente pari a 6-8 ore a seconda della specie animale considerata. Nell'uomo la biodisponibilità è vicina al 100%. L'emivita plasmatica è di 4 ore. Dopo somministrazione ripetuta non è stato osservato accumulo a livello del compartimento plasmatico.

Aceclofenac penetra nel liquido sinoviale, dove le concentrazioni raggiungono circa il 57% dei livelli plasmatici.

Aceclofenac e i suoi metaboliti hanno un'elevata affinità per le proteine plasmatiche (> 99%).

Il prodotto è presente in circolo principalmente come farmaco immodificato. Circa i due terzi della dose somministrata vengono eliminati per via urinaria, principalmente sotto forma di idrossimetaboliti.

Il profilo farmacocinetico di aceclofenac è sovrapponibile nell'adulto e nell'anziano.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

La tossicità di aceclofenac è stata valutata in differenti specie animali (topo, ratto, scimmia) usando diverse vie di somministrazione e adottando schemi di trattamento singolo e ripetuto.

Tossicità acuta (DL50): topo e.v. 149-169 mg/kg (maschi-femmine), p.o. 211 mg/kg; ratto e.v. 94-137 mg/kg (maschi-femmine).

Tossicità dopo somministrazione ripetuta (p.o): ratto 4 settimane: assenza di tossicità fino a 3 mg/kg/die; ratto 26 settimane: assenza di tossicità fino a 1,5 mg/kg/die; scimmia 13 settimane: assenza di tossicità fino a 5 mg/kg/die; scimmia 52 settimane: assenza di tossicità fino a 3 mg/kg/die.

Tossicità dopo somministrazione ripetuta (i.m.): scimmia 4 settimane: assenza di tossicità fino a 3 mg/kg/die.

Dopo trattamento ripetuto sono state riscontrate evidenze di tossicità gastrointestinale solo alle dosi più alte, che sono risultate rispettivamente nel ratto 3-6 volte e nella scimmia 5-10 volte superiori alla dose terapeutica nell'uomo. Tali effetti tossici sono risultati reversibili in entrambe le specie.

Aceclofenac non è risultato embriotossico nè teratogeno; non ha mostrato attività mutagena nè cancerogena.

- [Vedi Indice]

06.1 Eccipienti - [Vedi Indice]

Gladio 100 mg� compresse rivestite

cellulosa microcristallina, sodio croscarmellosio, gliceril palmitostearato, povidone, idrossipropilmetilcellulosa, poliossietilene(40)stearato, titanio biossido.

Gladio 100 mg polvere per sospensione orale

sorbitolo, saccarina sodica, aroma caramello, aroma panna, aroma latte, silice colloidale anidra, aspartame, ipromellosa, titanio diossido.

Gladio 150 mg/4 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile

flaconcino di liofilizzato: potassio fosfato monobasico, sodio idrossido.

fiala di solvente: glicole propilenico, alcool benzilico, acqua per preparazioni iniettabili (quanto basta a 4 ml).

Gladio 200 mg supposte

gliceridi semisintetici solidi.

06.2 Incompatibilità - [Vedi Indice]

Non pertinente.

06.3 Periodo di validità - [Vedi Indice]

Compresse rivestite: 3 anni

Polvere per sospensione orale: 2 anni

Polvere e solvente per soluzione iniettabile: 3 anni

Supposte: 3 anni

- [Vedi Indice]

Gladio 200 mg supposte

Conservare in luogo fresco.

Gladio 100 mg compresse rivestite

Conservare a temperatura non superiore ai 30°C.

Gladio 150 mg/4 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile

Conservare a temperatura non superiore ai 25°C.

Gladio 100 mg� polvere per sospensione orale

Nessuna speciale precauzione per la conservazione.

- [Vedi Indice]

Gladio 100 mg compresse rivestite

Blister alluminio/alluminio introdotti, unitamente al foglio illustrativo, in astuccio di cartone litografato.

Gladio 100 mg� polvere per sospensione orale

Bustine di carta/alluminio/polietilene; le bustine vengono introdotte, unitamente al foglio illustrativo, in astuccio di cartone litografato.

Gladio 150 mg/4 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile

Liofilizzato: flaconcini di vetro neutro ambrato (classe 1) da 7 ml, con tappo in gomma butile e capsula di alluminio.

Solvente: fiale di vetro neutro trasparente (classe 1) a prerottura da 4 ml.

I flaconcini e le fiale sono alloggiati in un cassonetto preformato in polistirolo a sua volta racchiuso, unitamente al foglio illustrativo, in astuccio di cartone litografato.

Gladio 200 mg supposte

Valve di PVC di colore bianco opaco. 1 strip da 12 supposte viene introdotta, unitamente al foglio illustrativo, in astuccio di cartone litografato.

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Nessuna istruzione particolare.

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ABIOGEN PHARMA S.p.A. – Via Meucci 36 – 56014 Ospedaletto - Pisa

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

GLADIO 100 mg compresse rivestite – 40 compresse rivestite���� AIC n° 031220015

GLADIO 100 mg polvere per sospensione orale - 30 bustine�������AIC n° 031220027

GLADIO� 150 mg/4 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile - 6 flaconcini di liofilizzato + 6 fiale di solvente ��������� AIC n° 031220039

GLADIO 200 mg supposte - 12 supposte ���� ���������������������������� AIC n° 031220051

REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO - [Vedi Indice]

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Rinnovo: giugno 2001

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Gennaio 2003

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