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04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
 

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
05.1 Propriet� farmacodinamiche
05.2 Propriet� farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
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08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO
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TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90
12.0

     

- [Vedi Indice]

NALADOR

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Ogni fiala di NALADOR contiene sulprostone 0,5 mg

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Polvere liofilizzata per soluzione iniettabile per uso endovenoso

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - [Vedi Indice]

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Induzione dell'aborto (indicazioni materne o fetali).

Induzione del parto in caso di morte intrauterina del feto.

Trattamento della emorragia post-partum da atonia uterina (PPH).

  - [Vedi Indice]

Ogni trattamento con sulprostone deve essere concluso con l'interruzione della gravidanza in quanto non si possono escludere danni a carico del feto.

E' escluso pertanto l'impiego nell'induzione del travaglio a termine o presso il termine, con il feto vivo.

Anche dopo un aborto apparentemente completo deve essere sempre effettuata una revisione strumentale della cavità uterina.

La soluzione di Nalador pronta per l’uso ha una stabilità limitata. Deve essere conservata in frigorifero ed essere impiegata entro 12 ore dalla preparazione.

Induzione dell'aborto.

Induzione del parto in caso di morte intrauterina del feto.

0,5 mg di sulprostone devono essere disciolti in 250 ml di soluzione fisiologica e somministrati per infusione endovenosa goccia a goccia sotto continua sorveglianza.

Infusione endovenosa

0,1 mg di sulprostone all'ora (circa 1,7 mg/min, circa 17 gocce/min) per un periodo protratto fino a 10 ore.

Se non si otterrà l'effetto desiderato durante questo periodo, la velocità di infusione può essere aumentata fino a 80 gocce/minuto (circa 0,5 mg di sulprostone/ora, circa 8,3 mg/min.)

In nessun caso deve essere superata la velocità di infusione di 0,5 mg/ora (circa 80 gocce/min) in quanto la conseguente più elevata concentrazione plasmatica può produrre un aumento della frequenza di effetti collaterali.

Non deve essere superata una posologia complessiva di 1,5 mg di sulprostone.

In caso di necessità l'infusione può essere ripetuta dopo 12-24 ore dalla fine della prima somministrazione.

Trattamento dell'emorragia post-partum da atonia uterina (PPH)

Il contenuto di una fiala deve essere sciolto in 250 ml di soluzione fisiologica e somministrato per infusione endovenosa.

Infusione endovenosa

0,5 mg di sulprostone in 120-30 minuti (circa 40-160 gocce/min).

In caso l'emorragia non si arresti o non si riduca in modo evidente: aumentare per un breve periodo la velocità di infusione (max. circa 330 gocce/min).

Se il decorso clinico lo richiede, è possibile stabilizzare il tono uterino con un'ulteriore infusione con velocità non superiore a circa 40 gocce al minuto.

Se non fosse possibile tenere sotto controllo l'emorragia sarà necessario intraprendere altre misure terapeutiche.

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

Asma bronchiale, bronchite spastica, insufficienza cardiaca preesistente (anche senza segni di scompenso), vasculopatie nell'anamnesi (soprattutto coronariche), grave ipertensione, gravi turbe della funzionalità epatica e renale, diabete mellito scompensato, affezioni cerebrali convulsivanti, glaucoma, tireotossicosi, infezioni ginecologiche acute, colite ulcerosa, ulcera dello stomaco in fase acuta, anemia drepanocitica, talassemia, gravi affezioni generali, interventi operatori pregressi all'utero.

Si deve usare particolare cautela in presenza malattie cardiovascolari o di fattori di rischio cardiovascolare (consumo di tabacco, iperlipidemia, diabete con vasculopatie).

Nella valutazione dei fattori di rischio deve essere considerata anche l'età della paziente.

E' controindicata un'induzione al parto in presenza di feto vitale in quanto con l'uso di una prostaglandina sintetica come il sulprostone non si possono escludere effetti sfavorevoli a carico del feto.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

Ogni trattamento con sulprostone deve essere concluso con l'interruzione della gravidanza in quanto non si possono escludere danni a carico del feto.

Anche dopo un aborto apparentemente completo deve essere sempre effettuata una revisione strumentale della cavità uterina.

Il NALADOR deve essere impiegato solo da specialisti esperti ed in Centri nei quali sia assicurato il monitoraggio delle funzioni cardiocircolatorie e l'immediata disponibilità delle necessarie attrezzature di rianimazione.

Poiché il NALADOR può provocare a posologie corrispondenti a quelle delle prostaglandine naturali ipertensione polmonare e dispnea, il suo uso è condizionato dal frequente controllo della funzionalità respiratoria e cardiocircolatoria (onde evitare il verificarsi di bradicardia, ipotensione e collasso). In caso di spiccata riduzione della frequenza è opportuno istituire un trattamento con betamimetici. In presenza di ipotensione (senza diminuzione della volemia) si può ricorrere all'impiego dell'adrenalina. Una riduzione della volemia andrebbe compensata al più presto.

E' da evitare un'accidentale iniezione intraarteriosa nel corso delle infusioni endovenose in quanto sussiste il pericolo di un'arterite locale con conseguente necrosi.

Non somministrare a bolo (l’improvviso aumento dei livelli plasmatici del farmaco può comportare conseguenti crisi ipertensive polmonari).

Il Nalador non deve essere somministrato per via intracervicale/intramiometriale, in quanto, in dipendenza della situazione locale, potrebbe dar luogo ad un rapido aumento indesiderato dei livelli plasmatici di sulprostone oppure ad un suo accumulo con conseguente protratta azione del farmaco, che soprattutto in associazione al trattamento infusionale potrebbe indurre reazioni avverse.

Interazioni - [Vedi Indice]

NALADOR non deve essere impiegato in associazione con ossitocina per evitare la possibilità di sovrastimolazione di un utero non ancora svuotato (eccezione: emorragia postpartum da atonia uterina).

E' da evitare la somministrazione contemporanea di analgesici del gruppo degli antiinfiammatori non steroidei perchè è possibile una riduzione dell'efficacia di NALADOR.

Non vi sono esperienze cliniche sull'impiego di prostaglandine per uso topico, precedente o in associazione con l'uso di NALADOR.

Si sconsiglia un pretrattamento o l'impiego associato con altre prostaglandine in quanto, teoricamente, potrebbe sussistere la possibilità di una sommatoria degli effetti, col rischio di gravi effetti collaterali indesiderati.

04.6 Gravidanza e allattamento - [Vedi Indice]

In studi sperimentali sul potenziale embriotossico, condotti su animali, sono stati osservati effetti teratogenici ed embrioletali a dosi tossiche per le madri. Pertanto, una volta che è stato eseguito il trattamento con Nalador ci si deve accertare che sia stata interrotta la gravidanza. Poiché l’incidenza di mortalità perinatale è aumentata dopo somministrazione di Nalador, il farmaco non deve essere impiegato per l’induzione del parto con feto vivo.

Non è noto se vi sia passaggio di sulprostone nel latte materno.

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

Non compete.

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

Con l'impiego di NALADOR possono manifestarsi nausea, vomito, spasmi in zona epigastrica e mesogastrica, sporadicamente diarrea, raramente sonnolenza, cefalea.

In pazienti predisposte, può manifestarsi broncospasmo. In casi sporadici, come per le prostaglandine naturali, può comparire anche col sulprostone ipertensione polmonare (anche edema polmonare).

Sebbene molto raramente vengano osservati episodi di bradicardia e/o ipotensione arteriosa, è opportuno controllare tali parametri cardiocircolatori.

La sensibilità del miometrio alle prostaglandine aumenta con l’avanzare della gravidanza ed in casi isolati è stata osservata rottura dell’utero.

Raramente può manifestarsi ischemia miocardica, probabilmente secondaria a spasmi coronarici associati all’uso di Nalador. Tale reazione può dar luogo ad infarto miocardico, aritmia cardiaca grave, shock, arresto cardiaco e può essere fatale.

Come conseguenza di una interferenza reversibile sulla funzionalità renale possono manifestarsi disturbi transitori dell'escrezione idroelettrolitica.

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

Sintomi di intossicazione

Broncospasmo, bradicardia, ipotensione, ischemia miocardica. Cianosi e dispnea posso preludere ad un edema polmonare. Iperstimolazione uterina (tetania puerperale).

Trattamento dell’intossicazione

In caso di necessità, terapia intensiva in presenza di broncospasmo, bradicardia, ipotensione, e segni di edema polmonare grave. L’uso di per sé appropriato di simpaticomimetici ß-adrenergici in presenza di broncospasmo, bradicardia e tetano puerperale è gravato dal potenziale rischio di edema polmonare nella donna in gravidanza. Pertanto il rischio/beneficio di tale trattamento deve essere valutato per ogni singolo caso.

05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE - [Vedi Indice]

05.1 Propriet� farmacodinamiche - [Vedi Indice]

Nalador contiene sulprostone, derivato sintetico della Prostaglandina E2.

Il suo profilo farmacologico è dominato dagli effetti sulla muscolatura liscia e soprattutto dall’effetto stimolante sulla muscolatura liscia dell'utero.

Le modificazioni strutturali che differenziano il sulprostone dalle prostaglandine naturali rendono l'effetto di questo farmaco particolarmente selettivo a livello dell'utero e ne minimizzano l'azione a livello degli altri muscoli lisci. Da ciò risulta la netta dissociazione tra gli effetti desiderati, di importanza terapeutica, e quelli indesiderati.

Il meccanismo d’azione del sulprostone comprende una riduzione della simpaticotonia, come per la prostaglandine naturali E2, che può manifestarsi, tra l’altro, sotto forma di bradicardia.

Nell’utero gravido, il sulprostone agisce sia sul corpo uterino che sulla cervice. La contrazione indotta sul corpo dell’utero e la costrizione dei vasi uterini causa un delicato distacco della placenta dal corpo uterino e l’espulsione del feto. Nella cervice, il sulprostone induce un ammorbidimento, o “priming”, cioè una delicata e lenta dilatazione del canale cervicale, che in molti casi rende superflua o almeno facilita notevolmente la dilatazione meccanica con i rischi ad essa associati.

Tali effetti - quali le contrazioni uterine e la dilatazione del canale cervicale - vengono utilizzati per l’interruzione della gravidanza in condizioni patologiche (indicazioni materne o fetali) per esempio: aborto incompleto, mola idatiforme, morte intrauterina del feto.

Contrazioni uterine rapide, efficaci e prolungate, sono di particolare importanza nei casi di grave emorragia post-partum da atonia uterina.

05.2 Propriet� farmacocinetiche - [Vedi Indice]

Il sulprostone per via endovenosa è completamente biodisponibile.

Distribuzione

I livelli di sulprostone, durante l’infusione endovenosa, dipendono dalla dose somministrata nell’unità di tempo.

La concentrazione plasmatica massima di 0,3 nmol/l (=140 ng/l) si raggiunge alla fine di una infusione della durata di 10 ore ad un velocità di infusione di 0,1 mg/h. In seguito la concentrazione del farmaco si riduce rapidamente fino a superare il limite di sensibilità analitica dopo 2 ore.

Solo il 20-30% di sulprostone somministrato si lega all’albumina alle concentrazioni plasmatiche raggiunte con impiego terapeutico. Il legame alle proteine plasmatiche perciò verosimilmente non esplica alcun effetto sui parametri farmacocinetici.

Eliminazione

Il sulprostone viene eliminato sotto forma di metaboliti in ragione di circa l’85% della dose somministrata per via renale, il resto per via biliare. Oltre il 75% della sostanza somministrata viene eliminato con una emivita < 2 ore; il restante 25% è eliminato con una emivita di circa 20 ore.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

Tossicità sistemica

Studi di tollerabilità dopo somministrazione endovenosa singola e ripetuta hanno dimostrato che quando Nalador viene somministrato alle dosi e con le modalità consigliate non ci si devono aspettare effetti tossici o danni d’organo. Gli effetti tipici delle prostaglandine quali vomito, diarrea e disturbi circolatori sono stati osservati già alle dosi utilizzate nell’uomo a scopo terapeutico.

Tali effetti sono quindi da attendersi anche nell’uomo.

Potenziale genotossico, mutagenicità e cancerogenicità

Studi in vitro ed in vivo per la valutazione della genotossicità non hanno dimostrato alcun potenziale mutageno.

Non sono stati ritenuti necessari studi sperimentali sul potenziale cancerogeno di Nalador dal momento che la sua struttura è molto simile a quella delle prostaglandine endogene, ha una emivita molto breve, non sono emerse indicazioni di mutagenicità dagli studi di genotossicità e di norma viene utilizzato in somministrazione singola.

Tollerabilità locale e potenziale sensibilizzazione da contatto.

Studi di tollerabilità locale hanno escluso qualsiasi reazione di incompatibilità in seguito a somministrazione di dosi terapeutiche nell’uomo.

Lo studio sulla potenziale sensibilizzazione da contatto da Nalador ha escluso tale effetto.

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06.1 Eccipienti - [Vedi Indice]

Polivinilpirrolidone (PVP, K <18); trometamolo cloridrato.

06.2 Incompatibilità - [Vedi Indice]

Non note.

06.3 Periodo di validità - [Vedi Indice]

5 anni.

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Conservare a temperatura di 2°- 8°C in frigorifero.

La soluzione ricostituita di NALADOR può essere conservata solo per un tempo limitato. Quest'ultima deve essere conservata in frigorifero ed utilizzata entro 12 ore dall'allestimento.

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Fiala in vetro da 2 ml, classe idrolitica I

Confezione

Nalador 0,5 mg: 1 fiala con 0,5 mg di sulprostone

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Nessuna

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Schering S.p.A. - Via Mancinelli, 11 - 20131 Milano

Licenza: Schering AG - Berlino (Germania)

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

A.I.C. n.025998030

REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO - [Vedi Indice]

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6.1986/6.2000

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TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]

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12.0 - [Vedi Indice]

6.2000

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