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04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza ed allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio

  Farmaci in Emergenza

05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
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08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO
10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
y TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90
12.0

     

- [Vedi Indice]

PERIACTIN

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- [Vedi Indice]Una compressa contiene:

Principio attivo: ciproeptadina cloridrato idrata mg 4,34 (corrispondenti a mg 4,00 di ciproeptadina cloridrato anidra).

100 ml di sciroppo contengono:

Principio attivo: ciproeptadina cloridrato idrata mg 43,34

(corrispondenti a mg 40,00 di ciproeptadina cloridrato anidra)

FORMA FARMACEUTICA - [Vedi Indice]

Compresse. Sciroppo.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

- [Vedi Indice]

 

- [Vedi Indice]Trattamento acuto e cronico sintomatico delle pollinosi stagionali (riniti, congiuntiviti), dell'orticaria e del prurito. Rinite vasomotoria. Alcune dermatosi allergiche quali: dermatiti compresa la neurodermatite e la neurodermatite circoscritta, eczema, dermatite eczematoide, dermatografismo, punture di insetti. Trattamento coadiuvante delle reazioni generali da sieri e farmaci e dell'angioedema lieve e non complicato.

  - [Vedi Indice]

Periactin è disponibile in compresse e sciroppo. Una compressa di Periactin contiene 4 mg di ciproeptadina cloridrato; 5 ml di Periactin sciroppo contengono 2 mg di ciproeptadina cloridrato.

Il contenuto di un cucchiaino è, in genere, equivalente a 5 ml. Tuttavia, poiché un cucchiaino da tè può contenere da 4 a 7 ml, per evitare errori potenziali, si raccomanda l'impiego del misurino graduato.

Non esiste uno schema posologico raccomandato per bambini di età inferiore ai due anni.

La posologia è individuale. Poiché generalmente l'effetto antiallergico di una singola dose si protrae per 4-6 ore, la posologia giornaliera deve essere frazionata in tre dosi quotidiane o con la frequenza necessaria per ottenere un sollievo costante.

Adulti

La dose terapeutica varia da 4 a 20 mg al giorno. Per la maggior parte dei pazienti occorrono dai 12 ai 16 mg al giorno. Eccezionalmente possono essere necessari fino a 32 mg al giorno per produrre un sollievo adeguato. Si consiglia di iniziare con 4 mg (1 compressa o 10 ml) tre volte al giorno ed, in seguito, di adattare la posologia alla corporatura e alla risposta individuale.

La posologia non deve superare i 32 mg al giorno.

Bambini (dai 7 ai 14 anni)

La posologia è in genere di 4 mg (1 compressa o 10 ml) tre volte al giorno e può essere regolata, se necessario, a seconda della corporatura e della risposta individuale. Qualora si rendesse necessaria un'ulteriore dose giornaliera, questa dovrebbe essere somministrata preferibilmente prima del riposo notturno. La posologia giornaliera complessiva non deve superare i 16 mg.

Bambini (dai 2 ai 6 anni)

Si suggerisce di iniziare con 2 mg (1 /2 compressa o 5 ml) due o tre volte al giorno ed, in seguito, di adattare la posologia alla corporatura e alla risposta individuale. Un'eventuale ulteriore dose giornaliera che si rendesse necessaria dovrebbe essere somministrata prima del riposo notturno.

La posologia giornaliera complessiva non deve superare i 12 mg.

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

La ciproeptadina non deve essere usata per la terapia di un attacco asmatico acuto.

Ipersensibilità verso gli antiistaminici. Il prodotto è controindicato nei neonati e negli infanti prematuri, durante l'allattamento, negli anziani, nei pazienti in trattamento con inibitori delle monoaminossidasi (IMAO), nei portatori di glaucoma, di stenosi piloroduodenale, di ipertrofia prostatica, di ostruzione del collo vescicale, di ulcera peptica stenosante e nei pazienti debilitati.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

Il prodotto non è indicato nel trattamento delle affezioni delle basse vie aeree compresa l'asma bronchiale. Per i loro effetti anticolinergici gli antiistaminici debbono essere impiegati con molta cautela in pazienti con una storia di asma, di malattie cardiovascolari, di ipertensione arteriosa, di pressione endooculare elevata, di ipertiroidismo evitandone l'uso nei casi di maggior gravità.

Alle comuni dosi terapeutiche gli antiistaminici presentano reazioni secondarie, assai variabili da soggetto a soggetto e da composto a composto.

Gli effetti degli antiistaminici sono resi più evidenti dagli ipnotici, dai sedativi, dai tranquillanti e da altre sostanze ad azione anticolinergica o ad effetto depressivo sul SNC, compreso l'alcool di cui è, pertanto, sconsigliata l'assunzione durante la terapia.

La terapia prolungata con antiistaminici può, raramente, causare discrasia ematica.

L'uso degli antiistaminici può mascherare i primi segni di ototossicità di certi antibiotici.

Uso pediatrico

La sicurezza e l'efficacia nei bambini al di sotto dei due anni di età non è stata stabilita.

Particolare attenzione va posta nel determinare la dose nei bambini per la loro maggiore sensibilità verso gli antiistaminici. Un sovradosaggio da antiistaminici, specie nei lattanti e nei bambini può dare allucinazioni, depressione del SNC, convulsioni e morte.

Gli antiistaminici possono diminuire la capacità di attenzione; per contro, particolarmente nei bambini più piccoli essi possono occasionalmente dare eccitazione.

Neonati e infanti prematuri (vedere "Controindicazioni").

04.5 Interazioni - [Vedi Indice]

Gli inibitori delle monoaminoossidasi prolungano ed intensificano gli effetti anticolinergici degli antiistaminici. Gli antiistaminici possono avere effetti additivi con alcool ed altri farmaci che deprimono il SNC, come ad esempio ipnotici, sedativi, tranquillanti ed ansiolitici.

04.6 Gravidanza ed allattamento - [Vedi Indice]

Uso in gravidanza

Durante la gravidanza, in ogni caso, Periactin deve essere usato solo in caso di effettiva necessità e sotto diretto controllo del Medico. In particolare si tenga presente che l'impiego di antiistaminici durante il terzo trimestre di gravidanza può provocare effetti collaterali negli infanti prematuri e nei neonati, essendo questi particolarmente sensibili verso tale gruppo di farmaci.

Uso durante allattamento

Durante l'allattamento il prodotto è controindicato.

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

Questo farmaco può diminuire la capacità di attenzione in alcuni pazienti; si sconsigliano perciò, la guida di veicoli motorizzati ed altre attività che richiedono una particolare attenzione.

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

L'effetto collaterale che si manifesta più frequentemente è la sonnolenza. Molti pazienti che inizialmente lamentano sonnolenza, superano tale inconveniente dopo i primi tre o quattro giorni di somministrazione continua.

Gli effetti collaterali più frequenti associati all'uso degli antiistaminici sono rappresentati da:

Sistema nervoso centrale - sedazione, sonnolenza (spesso transitoria), capogiri, difficoltà della coordinazione motoria, confusione, irrequietezza, eccitazione, nervosismo, tremore, irritabilità, insonnia, parestesie, neuriti, convulsioni, euforia, allucinazioni, isteria, astenia.

Apparato tegumentario - manifestazioni allergiche di rash ed edema, iperidrosi, orticaria, fotosensibilità.

Sensi speciali - labirintite acuta, offuscamento della visione, diplopia, vertigini, tinnito.

Apparato cardiovascolare - ipotensione, palpitazioni, tachicardia, extrasistoli, shock anafilattico.

Apparato emopoietico - anemia emolitica, leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia.

Sistema digestivo - secchezza delle fauci, dolore epigastrico, anoressia, nausea, vomito, diarrea, stipsi, ittero; la comparsa di disturbi epigastrici può essere evitata somministrando il prodotto dopo i pasti.

Apparato genitourinario - poliuria, difficoltà ad urinare, ritenzione urinaria, mestruazioni anticipate.

Apparato respiratorio - secchezza di naso e gola, addensamento delle secrezioni bronchiali, senso di costrizione toracica e sibili respiratori, occlusione nasale.

Altri - faticabilità, brividi, cefalea.

La comparsa di effetti collaterali può richiedere un aggiustamento della posologia e, nei casi più gravi, la sospensione della terapia.

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

Le reazioni da sovradosaggio di antiistaminici possono variare dalla depressione o stimolazione del sistema nervoso centrale alle convulsioni e morte, particolarmente nei lattanti e nei bambini.

Possono manifestarsi, inoltre, sia segni e sintomi atropino-simili (secchezza della bocca, pupille fisse e dilatate, congestione, ecc.) che sintomi gastrointestinali.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

- [Vedi Indice]

05.1 Proprietà farmacodinamiche - [Vedi Indice]

Periactin è un antiserotoninico e un antiistaminico indicato nel trattamento sintomatico delle malattie allergiche e dermatosi pruriginose.

Negli animali da laboratorio la ciproeptadina cloridrato antagonizza i seguenti effetti indotti dalla serotonina: effetto broncospastico (cavia), effetto vasodepressorio (cane), effetto spasmogeno (utero isolato di ratto), effetto edemigeno (ratto), effetto letale (topo infettato con H. pertussis). In tutti questi effetti la ciproeptadina cloridrato si avvicina, eguaglia o supera l'attività degli antagonisti specifici della serotonina, quali la 1-benzil-2-metil-5-metossitriptamina (BAS) e la 1-benzil-2-metil-5-idrossitriptamina (BMS). Anche i più potenti antiistaminici specifici possiedono, invece, un effetto antiserotoninico scarso o nullo. La ciproeptadina cloridrato è, quindi, da considerarsi sia un antiserotoninico che un antiistaminico. La ciproeptadina cloridrato antagonizza o inibisce i seguenti effetti provocati dall'istamina negli animali da laboratorio: effetto broncospastico (cavia), effetto vasodepressorio (cane), effetto spasmogeno (ileo isolato di cavia), shock anafilattico attivo e passivo (cavia e topo), aumento della secrezione gastrica (cane con tasca di Heidenhain).

Il fatto che la ciproeptadina cloridrato protegga dallo shock anafilattico sia la cavia che il topo è degno di rilievo. Nella cavia gli effetti dello shock anafilattico sul polmone sono attribuibili alla liberazione di istamina endogena e sono controllabili mediante sostanze a specifica attività antiistaminica. Nel topo sembra che lo shock anafilattico sia dovuto non soltanto alla liberazione di istamina, quanto piuttosto alla liberazione di serotonina, per cui gli antistaminici specifici sono di scarsa utilità ai fini di una protezione anafilattica.

L'effetto protettivo svolto dalla ciproeptadina cloridrato nel topo può essere, quindi, un effetto antiserotoninico. L'azione inibente della ciproeptadina cloridrato sull'ipersecrezione gastrica indotta dall'istamina è anch'essa un fatto rilevante, giacché i normali antistaminici specifici non inibiscono tale effetto dell'istamina.

Dopo sei mesi di somministrazione continua del farmaco nell'uomo non si sono rilevati segni di squilibrio del metabolismo dei carboidrati, secondo i risultati di determinazioni seriate della glicemia e delle prove di tolleranza al glucosio.

Periactin può essere usato come terapia per le reazioni anafilattiche in aggiunta alla noradrenalina ed altre misure standard, dopo che le manifestazioni acute siano state controllate.

05.2 Proprietà farmacocinetiche - [Vedi Indice]

In soggetti normali dopo una singola dose orale di 4 mg di ciproeptadina cloridrato marcata con 14 C, somministrata sotto forma di compressa o di sciroppo, il 2-20% della radioattività è stata ritrovata nelle feci.

Solo circa il 34% della radioattività fecale era farmaco immodificato, corrispondente a meno del 5,7% della dose.

Almeno il 40% della dose radioattiva somministrata è stata escreta nelle urine. Non esiste differenza significativa nell'escrezione urinaria media fra compresse e sciroppo.

Nelle urine di pazienti in terapia cronica con 12-20 mg giornalieri di Periactin sciroppo non erano presenti quantità misurabili di farmaco immodificato. Nell'uomo il principale metabolita ritrovato nelle urine è stato identificato come un coniugato glicuronico, ammonio quaternario, della ciproeptadina.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

Studi sulla tossicità acuta e cronica condotti su diversi animali da laboratorio indicano che la ciproeptadina cloridrato possiede un adeguato margine di sicurezza. A dosi di gran lunga superiori a quelle terapeutiche si possono osservare atassia, sedazione e tachicardia, mentre non sono stati evidenziati altri segni obiettivi di tossicità.

- [Vedi Indice]

06.1 Eccipienti - [Vedi Indice]

Compresse: lattosio, calcio fosfato, amido di patata, magnesio stearato.

Sciroppo: saccarosio, glicerolo, alcool etilico assoluto, sodio benzoato, sodio saccarinato, essenza tutti frutti, essenza menta, acqua depurata.

06.2 Incompatibilità - [Vedi Indice]

Non sono note incompatibilità con altri farmaci.

06.3 Periodo di validità - [Vedi Indice]

Compresse: 5 anni.

Sciroppo: 2 anni.

- [Vedi Indice]

Compresse: non ci sono speciali precauzioni per la conservazione.

Sciroppo: da conservarsi a temperatura non inferiore a + 10°C.

- [Vedi Indice]

Le compresse sono contenute in un blister opaco

30 cpr 4 mg

Lo sciroppo è contenuto in un flacone di vetro giallo

Sciroppo 150 ml

. - [Vedi Indice]

Vedere "Posologia e modo di somministrazione".

- [Vedi Indice]

SIGMA TAU Industrie Farmaceutiche Riunite S.p.A.

Viale Shakespeare, 47 - 00144 Roma (RM)

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

Sciroppo da 150 ml AIC n. 017616020

30 compresse da 4 mg AIC n. 017616018

Sciroppo: 1962. Compresse: 1960.

REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO - [Vedi Indice]

Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.

10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - [Vedi Indice]

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y TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]

Non soggetta al D.P.R. 309/90.

12.0 - [Vedi Indice]

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