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04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza ed allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio

  Farmaci in Emergenza

05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
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08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
spazio01 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO
10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
11.0 TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90
12.0

     

- [Vedi Indice]

VINCRISTINA PHARMACIA & UPJOHN

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- [Vedi Indice]
Ogni flacone contiene: 1 mg 2 mg 5 mg
vincristina solfato mg 1 2 5

FORMA FARMACEUTICA - [Vedi Indice]

Soluzione sterile iniettabile esclusivamente per via endovenosa.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

- [Vedi Indice]

 

- [Vedi Indice]In associazione ad altri agenti chemioterapici la vincristina è indicata per il trattamento della leucemia acuta e dei linfomi maligni, tra i quali il morbo di Hodgkin, il linfosarcoma e il reticolosarcoma.

  - [Vedi Indice]

La somministrazione deve essere effettuataesclusivamente per via endovenosae, in genere, ad intervalli settimanali.

Vincristina Pharmacia & Upjohn viene somministrata seguendo differenti schemi posologici ed in combinazione con vari altri farmaci. Poiché il range fra i livelli terapeutici e quelli tossici è ristretto e la risposta è variabile, il dosaggio deve sempre essere attentamente adattato alle esigenze individuali del paziente.

Nel bambino: la dose normale di Vincristina Pharmacia & Upjohn è di 1,5 - 2,0 mg/m2 di superficie corporea.

Nei bambini di peso corporeo inferiore a 10 kg, la dose è di 0,05 mg/kg/settimana.

Nell'adulto: la dose normale di Vincristina Pharmacia & Upjohn è di 0,4 - 1,4 mg/m2 di superficie corporea.

Casi in cui è necessario modificare lo schema posologico: pazienti con: ostruzione biliare; neuropatie preesistenti; disfunzioni epatiche e pazienti anziani.

Nei pazienti con valori di bilirubina diretta superiore a 3 mg/100 ml, la dose di vincristina deve essere immediatamente ridotta del 50%.

Prima dell'iniezione, controllare la posizione dell'ago. Se si evidenziasse gonfiore o si verificasse lo stravaso del farmaco, sospendere l'iniezione/infusione e somministrare la dose rimanente in un'altra zona e adottare adeguate terapie locali (infiltrazione con jaluronidasi o applicazione di impacchi caldi) per ridurre sia il danno ai tessuti che il rischio di cellulite.

Quando impiegata in combinazione con la L-asparaginasi, la vincristina deve essere somministrata 12-24 ore prima dell'enzima, al fine di ridurre la tossicità.

La vincristina non deve essere somministrata per via intramuscolare, sottocutanea o intratecale.

La somministrazione intratecale della vincristina solitamente provoca la morte del paziente.

Istruzioni per la preparazione e l'uso

Come per tutti gli altri agenti antineoplastici, Vincristina Pharmacia & Upjohn deve essere maneggiata da personale addestrato, in un'area appositamente designata (preferibilmente in una cappa a flusso laminare adeguata per trattare composti citotossici). Il personale dovrà indossare maschera e guanti di protezione e in caso di contatto accidentale della soluzione con pelle o mucose, l'area interessata deve essere immediatamente lavata con abbondante acqua e sapone.

Si raccomanda che farmaci citotossici, quali la vincristina, non vengano maneggiati da personale femminile in stato di gravidanza.

Si raccomanda l'uso di siringhe Luer-Lock. È preferibile utilizzare aghi a foro largo per minimizzare la pressione e la possibile formazione di gas.

Anche le siringhe preparate estemporaneamente dal personale, contenenti Vincristina, dovrebbero riportare la dicitura "Solo per uso endovenoso".

Gli oggetti utilizzati per la preparazione di soluzioni di Vincristina Pharmacia & Upjohn o adibiti alla raccolta di rifiuti corporei, devono essere eliminati in sacchetti di politene con doppia chiusura ed inceneriti a 1100°C.

Procedura da seguire in caso di versamento della soluzione

In caso di versamento della soluzione, è necessario limitare l'accesso nell'area interessata. Il personale dovrà indossare due paia di guanti (gomma latex), una maschera respiratoria, un camice di protezione ed occhiali di sicurezza. Limitare lo spargimento della soluzione rovesciata utilizzando materiale assorbente, ad esempio carta, segatura o ghiaia assorbente (per animali). È possibile utilizzare anche una soluzione di sodio idrato al 5%. Il materiale assorbente utilizzato ed eventuali altri scarti devono essere raccolti, messi in contenitori di plastica, sigillati ed etichettati in maniera appropriata. I rifiuti citotossici devono essere considerati pericolosi o tossici e muniti di etichetta riportante in modo chiaro la seguente dicitura: "Rifiuti citotossici da incenerire a 1100°C". I rifiuti devono essere inceneriti a 1100°C per almeno 1 secondo. Ripulire l'area dove si è verificato il versamento con abbondante acqua.

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

Vincristina Pharmacia & Upjohn è controindicata nei pazienti con nota ipersensibilità agli alcaloidi della Vinca e/o al mannitolo.Pazienti affetti dalla forma demielinizzante della sindrome di Charcot-Marie-Tooth, non devono essere trattati con la vincristina.La vincristina non deve essere somministrata a pazienti che ricevono radioterapia che includa l'area epatica.Gravidanza e allattamento.Infezioni batteriche in atto.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

Speciali Avvertenze

Somministrazione: deve essere effettuata esclusivamente per via endovenosa.

La vincristina non deve essere somministrata per via intramuscolare, sottocutanea o intratecale.

La somministrazione intratecale della vincristina solitamente provoca la morte del paziente.

La vincristina è molto irritante e può causare gravi reazioni a seguito di stravaso del farmaco. Se ciò si verificasse, l'iniezione deve essere interrotta immediatamente e la parte rimanente del farmaco deve essere iniettata in un'altra vena. Una infiltrazione locale con jaluronidasi e l'applicazione di impacchi caldi nella zona del versamento possono favorire il riassorbimento del farmaco e minimizzare il danno ai tessuti.

Benché a seguito di terapia con la vincristina la leucopenia sia poco probabile, sia il paziente che il Medico dovranno attentamente controllare che non insorgano segni di complicazioni infettive. In caso si verifichino tali complicazioni, è necessario riconsiderare la situazione prima di somministrare ulteriori dosi di vincristina.

Carcinogenicità, mutagenicità ed effetti sulla fertilità : prove di laboratorio condotte "in vivo" ed "in vitro", non hanno dimostrato in modo definitivo il potere mutageno della vincristina.

Nell'uomo non sono stati condotti studi per verificare gli effetti sulla fertilità, a seguito dell'impiego di vincristina come singolo farmaco per il trattamento di patologie maligne.

Evidenze cliniche indicano che in pazienti di entrambi i sessi in età post-puberale sottoposti a trattamenti polichemioterapici, comprendenti la vincristina, si possono manifestare azoospermia e amenorrea. In alcuni pazienti, ma non in tutti, tali eventi regrediscono molti mesi dopo il completamento della terapia chemioterapica. Quando lo stesso trattamento è effettuato in pazienti in età prepuberale, è molto meno probabile che l'azoospermia e l'amenorrea siano di tipo permanente.

I pazienti sottoposti a trattamento chemioterapico con la vincristina in associazione con farmaci antitumorali noti per essere carcinogenici, hanno sviluppato tumori secondari maligni. Non è stato stabilito quale sia il ruolo svolto dalla vincristina nel determinare lo sviluppo di tali neoplasie.

In uno studio di durata limitata, condotto somministrando la vincristina per via intraperitoneale a ratti e topi, non ci fu evidenza di carcinogenicità.

Precauzioni per l'uso

Vincristina deve essere somministrata esclusivamente sotto il costante controllo di un medico esperto in terapie con agenti citotossici e solamente nel caso in cui i potenziali benefici del farmaco siano superiori ai possibili rischi. Devono essere disponibili attrezzature adeguate per il trattamento di eventuali complicazioni.

Nefrotossicità : a seguito di somministrazione di vincristina, sono stati riportati casi di nefropatie acute da acido urico. La vincristina non oltrepassa in maniera adeguata la barriera ematoencefalica; quindi, nei casi in cui il sistema nervoso centrale è interessato dal processo leucemico, può essere necessario ricorrere ad altri agenti chemioterapici o schemi di terapia alternativi.

Neurotossicità : questo effetto collaterale della vincristina può essere aumentato dall'uso concomitante di altri agenti neurotossici, dalla terapia radiante del midollo spinale, da malattie neurologiche o nei pazienti anziani.

Disturbi epatici: in caso di alterata funzionalità epatica o di ittero, il dosaggio dovrà essere modificato, poiché la vincristina viene metabolizzata a livello epatico ed escreta nella bile.

Disturbi respiratori: sindrome da sofferenza respiratoria è stata riportata a seguito della somministrazione degli alcaloidi della Vinca, in combinazione con la mitomicina-C. L'insorgenza della dispnea può avvenire da pochi minuti a parecchie ore dopo la somministrazione dell'alcaloide della Vinca e può manifestarsi sino a due settimane dopo l'ultima dose di mitomicina-C. Si può manifestare dispnea progressiva che richiede una terapia a lungo termine. Il trattamento con la vincristina deve essere sospeso.

Evitare la contaminazione accidentale degli occhi, dato che la vincristina è altamente irritante e può causare ulcerazioni corneali.

Nei soggetti trattati in combinazione con la mitomicina-C si sono manifestati casi di dispnea e di broncospasmo grave. Queste reazioni possono verificarsi da pochi minuti ad alcune ore dopo la somministrazione della vincristina e fino a due settimane dopo quella della mitomicina-C (V. "04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso").

04.5 Interazioni - [Vedi Indice]

L'allopurinolo può aumentare l'incidenza di depressione del midollo osseo, provocata da agenti citotossici. La neurotossicità della vincristina si può sommare a quella di altri farmaci attivi a livello del sistema nervoso periferico.

Poiché i meccanismi delle normali difese dell'organismo possono essere soppressi dal trattamento con la vincristina, l'uso concomitante di vaccini a virus vivo può potenziare la replicazione del virus, può aumentare le reazioni avverse del vaccino e/o può diminuire la risposta anticorpale del paziente al vaccino stesso. Anche la risposta anticorpale del paziente nel sopprimere il vaccino può essere ridotta. L'immunizzazione di tali pazienti deve essere effettuata con estrema precauzione, solo dopo un'accurata valutazione del quadro ematologico e con il consenso del Medico che effettua la terapia con la vincristina. L'intervallo di tempo che intercorre tra la sospensione del farmaco che determina l'immunosopressione e il ripristino della capacità da parte del paziente a rispondere al vaccino, dipende da parecchi fattori e si può stimare che esso vari da 3 mesi a 1 anno.

È stato riportato che la contemporanea somministrazione orale od endovenosa di fenitoina e combinazioni di chemioterapia antineoplastica che includevano la vincristina riducono i livelli plasmatici dell'anticonvulsivante ed aumentano l'attività epilettica. L'aggiustamento del dosaggio dovrebbe essere basato sul monitoraggio dei livelli plasmatici. Il contributo della vincristina a questa interazione non è certo. L'interazione può essere determinata da un ridotto assorbimento di fenitoina e da un aumento nel tasso del suo metabolismo ed eliminazione.

04.6 Gravidanza ed allattamento - [Vedi Indice]

Uso in gravidanza: se somministrata a donne in stato di gravidanza, la vincristina può determinare danno fetale. Le donne in età fertile devono utilizzare adeguati metodi contraccettivi durante il trattamento e la somministrazione della vincristina deve essere effettuata solo nei casi in cui i potenziali benefici superino i rischi di tale terapia.

Se la terapia con la vincristina viene effettuata durante la gravidanza, o la paziente rimane gravida durante la terapia, la paziente deve essere avvertita dei potenziali rischi per il feto.

Uso durante l'allattamento: non essendo stato accertato se la vincristina venga escreta attraverso il latte materno, durante la terapia l'allattamento deve essere interrotto dalle pazienti.

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

Non sono noti dati al riguardo.

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

Effetti neuromuscolari: la neurotossicità è l'effetto collaterale più comune che può limitare il dosaggio del farmaco. Gli effetti neuromuscolari si sviluppano generalmente secondo un ordine sequenziale, con disturbi iniziali a livello sensorio e parestesia. Col proseguire della terapia, si possono manifestare dolori neuritici con difficoltà motorie. Disturbi neurologici preesistenti possono aggravarsi. Sono stati riportati casi di convulsioni, accompagnati da ipertensione. Inoltre sono stati osservati casi di atassia, paralisi del piede, crampi, paralisi dei nervi cranici (che può provocare cefalee e dolori alla mascella), parestesia e mancanza di sensibilità alle dita.

Sistema Nervoso Centrale: sono stati riportati casi di depressione, agitazione, insonnia, allucinazioni ed episodi di vigilanza alterata.

Ipersensibilità : rari casi di reazioni di tipo allergico quali anafilassi, rash ed edema correlati al trattamento con la vincristina, sono stati osservati in pazienti sottoposti a trattamenti polichemioterapici comprendenti la vincristina.

Mielosoppressione: se il farmaco viene somministrato a dosi normali, raramente si verificano casi di leucopenia, anemia e trombocitopenia.

Effetti gastrointestinali: stitichezza e ileo paralitico sono effetti indesiderati abbastanza comuni e frequentemente associati a crampi addominali. Fluidificanti delle feci, blandi lassativi e clismi possono essere utili in questi casi. La temporanea sospensione del trattamento con la vincristina provoca la regressione dei disturbi dell'ileo. Occasionalmente si verificano episodi di nausea, vomito, diarrea, stomatite e ulcerazioni orali.

Effetti urogenitali: in alcuni pazienti in trattamento con la vincristina, soprattutto in quelli affetti da linfoma non-Hodgkin o leucemia, si può manifestare iperuricemia. In alcuni casi può insorgere nefropatia da acido urico. Si sono verificati episodi di poliuria, disuria e ritenzione urinaria per atonia vescicale.

Effetti dermatologici: l'alopecia è l'effetto collaterale più frequentemente associato al trattamento con la vincristina. Si manifesta nel 20-70% dei pazienti ed è reversibile alla sospensione del trattamento.

Sono stati osservati anche rash e reazioni di fotosensibilità.

Effetti endocrini: nei pazienti in trattamento con la vincristina è stata osservata ipersecrezione dell'ormone diuretico.

Effetti cardiovascolari: sono state osservate ipertensione e ipotensione.

In pazienti precedentemente sottoposti a irradiazione mediastinica, coronaropatia ed infarto del miocardio sono stati associati a trattamenti polichemioterapici comprendenti la vincristina. Non è stato stabilito il nesso di causalità.

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

Il sovradosaggio con la vincristina determina reazioni che principalmente rappresentano un peggioramento degli effetti collaterali, in quanto questi sono correlati alla dose. Poiché non esiste uno specifico antidoto per la vincristina, il trattamento del sovradosaggio deve essere sintomatico e di supporto.

Negli adulti possono manifestarsi sintomi da sovradosaggio dopo assunzioni di dosi singole di 3 mg/m2 o più elevate, mentre nei bambini di età inferiore a 13 anni, a seguito di dosaggi di 3 o 4 mg/m2 . È stato osservato che l'acido folinico esplica un effetto protettivo sul topo normale trattato con la vincristina a dosi letali. Relazioni isolate suggeriscono che l'acido folinico possa essere utile nel trattamento di pazienti che avevano ricevuto un sovradosaggio di vincristina. Lo schema posologico suggerito consiste nella somministrazione di 15 mg di acido folinico per via endovenosa ogni 3 ore per 24 ore e quindi ogni 6 ore per almeno 48 ore.

Sulla base dei dati di farmacocinetica è prevedibile che i livelli teorici tissutali di vincristina rimangano significativamente elevati per almeno 72 ore. Il trattamento con acido folinico non elimina la necessità di ricorrere a misure di supporto. La maggior parte della dose di vincristina somministrata per via endovenosa, viene escreta attraverso la bile dopo un rapido legame tissutale.

Poiché nel dializzato vengono riscontrate solo quantità molto piccole di farmaco, l'emodialisi non sembra essere utile in caso di sovradosaggio.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

- [Vedi Indice]

05.1 Proprietà farmacodinamiche - [Vedi Indice]

L'esatto meccanismo d'azione della vincristina solfato non è ancora stato definito.

La vincristina sembra interferire sulla mitosi cellulare, legando o cristallizzando le proteine microtubolari critiche del fuso mitotico, causando così un arresto della divisione delle cellule allo stadio della metafase. La vincristina ha un'azione fase-specifica del ciclo cellulare.

05.2 Proprietà farmacocinetiche - [Vedi Indice]

Distribuzione: dopo somministrazione endovenosa la vincristina si distribuisce rapidamente nei tessuti corporei, si lega ampiamente alle proteine (75%) e si concentra nelle piastrine. La vincristina non penetra in maniera significativa nel SNC.

Metabolismo ed escrezione: la vincristina viene ampiamente metabolizzata a livello epatico. La principale via di escrezione è attraverso la bile e le feci. Circa l'80% della dose somministrata viene escreta nelle feci, mentre il 10-12% è riscontrato nelle urine.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

Nel topo la DL50 della vincristina è di 4,7 mg/kg per via intraperitoneale e di 3 mg/kg per via endovenosa. Nel ratto, a seguito di somministrazione intraperitoneale, la DL50 è di 1,2 mg/kg.

Studi sulla riproduzione condotti sul topo e sul criceto con somministrazione singola di vincristina per via intraperitoneale rispettivamente al 9° e all'8° giorno di gravidanza, hanno evidenziato un aumento nell'incidenza di feti riassorbiti e di malformazioni nei cuccioli.

06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

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06.1 Eccipienti - [Vedi Indice]

Mannitolo, acqua per preparazioni iniettabili.

06.2 Incompatibilità - [Vedi Indice]

Soluzioni di vincristina solfato e furosemide determinano una precipitazione immediata. Non sono state riportate altre incompatibilità.

Si raccomanda che le soluzioni di vincristina solfato siano mantenute ad un pH compreso fra 3,5 e 5,5.

06.3 Periodo di validità - [Vedi Indice]

Due anni.

Vincristina Pharmacia & Upjohn non contiene conservanti o agenti batteriostatici. Perciò i flaconi devono essere utilizzati una sola volta e eventuali residui di prodotto devono essere eliminati dopo l'uso.

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Conservare a temperatura compresa tra 2 e 8°C. Non congelare. Proteggere dalla luce.

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Flacone CS in polipropilene, tappo in gomma butilica, ghiera in alluminio con capsula in plastica tipo "flip-off".

Vincristina Pharmacia & Upjohn 1 mg, flacone da 1 ml

Vincristina Pharmacia & Upjohn 2 mg, flacone da 2 ml

Vincristina Pharmacia & Upjohn 5 mg, flacone da 5 ml

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Vedi paragrafo "Istruzioni per la preparazione e l'uso ".

- [Vedi Indice]

PHARMACIA & UPJOHN S.p.A. Milano

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

Vincristina Pharmacia & Upjohn 1 mg, 1 ml AIC n. 033329018/M

Vincristina Pharmacia & Upjohn 2 mg, 2 ml AIC n. 033329020/M

Vincristina Pharmacia & Upjohn 5 mg, 5 ml AIC n. 033329032/M

spazio01 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO - [Vedi Indice]

Uso riservato agli Ospedali, alle Cliniche e alle Case di Cura. Vietata la vendita al pubblico.

10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - [Vedi Indice]

Luglio 1997.

11.0 TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]

Non si applica.

12.0 - [Vedi Indice]

Febbraio 1999.

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