02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
 

 

04.4 Speciali avvertenze e opportune precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza ed allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
05.1 Propriet� farmacodinamiche
05.2 Propriet� farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilit�
06.3 Periodo di validit�
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO
12.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

- [Vedi Indice]

Zometa 4 mg polvere e solvente per soluzione per infusione endovenosa.

02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - [Vedi Indice]

Un flaconcino contiene 4 mg di acido zoledronico (anidro), corrispondente a 4,264 mg di acido zoledronico monoidrato.

Per gli eccipienti, vedere 6.1.

FORMA FARMACEUTICA

- [Vedi Indice]

Polvere e solvente per soluzione per infusione endovenosa.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

- [Vedi Indice]

 

- [Vedi Indice]

Trattamento dell'ipercalcemia neoplastica (TIH).

 

- [Vedi Indice]

Zometa deve essere utilizzato solo dai medici esperti nella somministrazione endovenosa dei bisfosfonati.

Adulti e anziani

La dose consig1iata di Zometa nell'iperca1cemia (calcemia corretta con albumina > 12,0 mg/dl o 3,0 mmol/l) e di 4 mg come soluzione per infusione ricostituita e diluita u1teriormente (diluita con 50 ml di soluzione salina allo 0,9% p/v o soluzione glucosata al 5% p/v), somministrata per infusione endovenosa singola in 15 minuti. I pazienti devono essere mantenuti in un buono stato di idratazione, prima e dopo la somministrazione di Zometa.

Pazienti con compromissione della funzionalit� renale

Non � necessario l'adattamento della dose in pazienti con compromissione della funzionalit� renale da lieve a moderata (creatinina sierica < 400 mcmol/l o < 4,5 mg/dl).

Ulteriore trattamento

Sono disponibili dati limitati riguardo all'ulteriore trattamento (vedere paragrafo 5.1).

Per informazioni sulle modalit� di ricostituzione e diluizione di Zometa, vedere ii paragrafo 6.6

"Istruzioni per l'impiego e la manipolazione".

04.3 Controindicazioni

- [Vedi Indice]

Zometa polvere per infusione endovenosa e controindicato in gravidanza, nelle donne che allattano, nei pazienti con ipersensibilita nota ad acido zoledronico, ad a1tri bisfosfonati o ad uno qualsiasi degli eccipienti della formulazione.

04.4 Speciali avvertenze e opportune precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

Durante la terapia con Zometa, e necessario monitorare attentamente i normali parametri metabolici correlati all'ipercalcemia, qua1i i livelli sierici di ca1cio, fosfato e magnesio. I pazienti con iperca1cemia non trattata presentano genera1mente un certo grado di compromissione della funzionalit� renale, pertanto deve essere considerato un attento monitoraggio della funziona1it� rena1e.

In considerazione del potenzia1e impatto di Zometa sulla funzionalit� rena1e e della mancanza di dati in pazienti con grave insufficienza rena1e (creatinina sierica > 400 mcmol/l o > 4,5 mg/dl), l'uso di Zometa non pu� essere raccomandato in questa popolazione di pazienti a meno che i benefici non siano superiori agli eventuali rischi.

Nei pazienti con storia pregressa o con predisposizione a grave disfunzionalit� renale i va1ori di creatinina sierica devono essere misurati prima di ogni somministrazione. I pazienti che mostrano un evidente e grave deterioramento della funzionalit� renale devono essere valutati in modo appropriato e deve essere adottata particolare cautela a meno che i potenziali benefici non siano superiori agli eventuali rischi.

Poich� i dati clinici disponibili nei pazienti con grave insufficienza epatica sono limitati, non � possibile fornire raccomandazioni specifiche in questa popolazione di pazienti.

Deve essere evitata un'eccessiva idratazione nei pazienti a rischio di insufficienza cardiaca.

La sicurezza e l'efficacia di Zometa in pazienti pediatrici non sono state ancora determinate.

04.5 Interazioni - [Vedi Indice]

Negli studi clinici Zometa e stato somministrato in concomitanza a farmaci antitumorali comunemente usati, diuretici, antibiotici e analgesici, senza che fossero osservate interazioni clinicamente significative. In vitro l'acido zoledronico ha dimostrato di non legarsi alle proteine plasmatiche e non inibisce gli enzimi del citocromo P450 (vedere il paragrafo 5.2 "Propriet� farmacocinetiche") ma non sono stati effettuati studi clinici specifici di interazione con altri farmaci. Si consiglia particolare cautela nel caso in cui i bisfosfonati sono somministrati con aminoglicosidi poich� entrambi i farmaci possono avere un effetto additivo che d� luogo ad una diminuzione della calcemia per periodi pi� prolungati di quanto richiesto.

Prestare attenzione all'eventuale comparsa di ipomagnesemia durante il trattamento.

04.6 Gravidanza ed allattamento

- [Vedi Indice]

Non sono disponibili dati adeguati sull'uso di acido zoledronico in gravidanza. Gli studi sulla funzione riproduttiva negli animali con acido zoledronico hanno mostrato una tossicit� sulla funzione riproduttiva (vedere il paragrafo 5.3, "Dati preclinici di sicurezza"). Alla dose pi� bassa testata nel ratto (0,01 mg/kg di peso corporeo) � stata osservata distocia. Il potenziale rischio per l'uomo non � noto. Zometa non deve essere somministrato in gravidanza.

Non � noto se l'acido zoledronico � escreto nel latte materno. Zometa non deve essere somministrato a donne che allattano (Vedere paragrafo 4.3).

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine

- [Vedi Indice]

Non sono stati effettuati studi sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine.

04.8 Effetti indesiderati

- [Vedi Indice]

Le reazioni avverse a Zometa sono simili a quelle riportate per gli altri bisfosfonati e ci si pu� aspettare che si verifichino approssimativamente nel 21% dei pazienti trattati con la dose da 4 mg, nel 24% dei pazienti trattati con 8 mg e nel 17% dei pazienti trattati con pamidronato 90 mg. L'effetto pi� comunemente associato alla somministrazione endovenosa di Zometa � stato l'aumento della temperatura corporea che si � verificato in circa l'11% dei pazienti. E' stata anche osservata una sindrome simil-influenzale con febbre (7% per la dose da 4 mg e 10% per quella da 8 mg) e dolori alle ossa (1% per la dose da 4 mg e 1% per quella da 8 mg).

Occasionalmente sono stati riportati casi di artralgia, affaticamento, confusione, sete, pancitopenia e bradicardia (1,2% solo per il dosaggio da 4 mg). Non sono disponibili informazioni sulla reversibilit� di queste reazioni avverse. Frequentemente, la ridotta escrezione renale di calcio � accompagnata da una diminuzione dei livelli sierici di fosfato (3,5% dei pazienti) che non richiede interventi terapeutici. La calcemia pu� diminuire fino a livelli di ipocalcemia asintomatici (6% dei pazienti).

In seguito a somministrazione di Zometa, sono stati riferiti casi di reazioni gastrointestinali, come ad esempio nausea (1% per la dose da 4 mg e 3% per quella da 8 mg) e vomito (1% per la dose da 4 mg e 1% per quella da 8 mg). Sono state osservate anche reazioni locali nel sito di infusione come ad esempio arrossamenti o edemi (0% per la dose da 4 mg e 1% per quella da 8 mg ).

Sono stati osservati alcuni casi di rush (0% per la dose da 4 mg e 1% per quella da 8 mg), prurito (1% per la dose da 4 mg e 1% per quella da 8 mg) e dolore al torace (1% per la dose da 4 mg e 1% per quella da 8).

Come con gli altri bisfosfonati, sono stati riportati casi di congiuntivite (0% per la dose da 4 mg e 1% per quella da 8 mg) e ipomagnesemia (1% per la dose da 4 mg e 0% per quella da 8 mg).

Sono stati riportati alcuni casi di compromissione della funzionalit� renale (2,3% per la dose da 4 mg e 3,1% per la dose da 8 mg); comunque anche altri fattori di rischio potrebbero aver contribuito in questa popolazione di pazienti gravemente malati.

I seguenti effetti indesiderati, elencati in Tabella I, sono stati tratti dagli studi clinici eseguiti con acido zoledronico nella TIH:

Tabella 1

Gli effetti indesiderati sono classificati in ordine di frequenza decrescente utilizzando i seguenti parametri convenzionali: Molto frequente (>1/10), frequente (>1/100; <1/10), poco frequente (>1/1.000; <1/100), raro (>1/10.000; <1/1.000), molto raro «1/10.000), compresi i casi isolati.

Alterazioni del sangue e del sistema linfatico

Frequente: Pancitopenia

Poco frequente: Trombocitopenia

Alterazioni del sistema nervoso

Frequente: Confusione

Poco frequente: Cefalea

Alterazioni dell'occhio

Poco frequente: Congiuntivite

Alterazioni gastrointestinali

Frequente: Nausea

Poco frequente: Vomito

Alterazioni della pelle e dei tessuti sottocutanei

Poco frequente: Prurito, rash eritematoso

Alterazioni muscoloscheletriche, dei tessuti connettivi e delle ossa

Frequente: Affaticamento, artralgia

Poco frequente: Dolori scheletrici

Alterazioni cardiovascolari

Frequente: Bradicardia

Alterazioni renali e urinarie

Frequente: Aumento dei livelli di creatinina

Molta rara: Insufficienza renale acuta

Alterazioni generali e nel sito di iniezione

Molto frequente: Febbre

Frequente: Alterazione del gusto, sete

Poco frequente: Dolore al torace

Anomalie nei valori di laboratorio

Frequente: Ipocalcemiaipo, fosfatemia

Poco frequente: Ipomagnesiemia

04.9 Sovradosaggio

- [Vedi Indice]

Non esistono dati di intossicazione acuta con Zometa. I pazienti che hanno ricevuto dosi pi� alte di quelle consigliate devono essere attentamente monitorati. L'ipocalcemia clinicamente significativa pu� essere corretta mediante somministrazione per infusione endovenosa di gluconato di calcio.

05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE

- [Vedi Indice]

05.1 Propriet� farmacodinamiche

- [Vedi Indice]

Classe farmacoterapeutica: bisfosfonati, codice ATC: M05 BA 08.

L'acido zoledronico appartiene alla classe dei bisfosfonati e agisce specificamente a livello osseo. E' un inibitore dell'assorbimento osseo osteoclastico.

L'azione selettiva dei bisfosfonati sul tessuto osseo e dovuta alla loro elevata affinit� per l'osso mineralizzato ma non si conosce ancora l'esatto meccanismo molecolare che determina l'inibizione dell'attivit� osteoclastica.

Studi a lungo termine nell'animale hanno dimostrato che l'acido zoledronico inibisce ilriassorbimento osseo senza influenzare negativamente la formazione, la mineralizzazione o le propriet� meccaniche dell'osso stesso.

Studi clinici nell'ipercalcemia neoplastica (TIH) hanno dimostrato che l'effetto dell'acido zoledronico � caratterizzato da una diminuzione della calcemia e dell'escrezione urinaria di calcio. Negli studi di dose finding di fase I, in pazienti con ipercalcemia neoplastica (TIH) da lieve a moderata le dosi efficaci testate erano comprese approssimativamente in un intervallo di 1,2-2,5 mg.

Per verificare gli effetti di Zometa in confronto a pamidronato alla dose di 90 mg, i risultati di due studi clinici multicentrici "pivotal", in pazienti con TIH, sono stati aggregati per un'analisi pre-definita. Zometa alla dose di 8 mg, ha dimostrato una normalizzazione pi� veloce della concentrazione di calcio sierico al giorno 4 e, alla dose di 4 mg e 8 mg, al giorno 7. Sono stati osservati i seguenti indici di risposta: Percentuale di pazienti che hanno mostrato una risposta completa, (per giorno) negli studi combinati nella TIH.

Giorno 4 Giorno 7 Giorno 10
Zometa 4 mg (N=86) 45,3% (p=0,104) 82,6% (p=0,005)* 88,4% (p=0,002)*
Zometa 8 mg (N=90) 55,6% (p=0,021) 83,3% (p=0,010)* 86,7% (p=0,015)*
Pamidronato 90 mg (N=99) 33,3% 63,6% 69,7%

*valori di p a confronto con pamidronato 90 mg

Il tempo mediano per la normalizzazione della calcemia � stato di 4 giorni. Il tempo mediano di recidiva (nuovo aumento della calcemia corretta con albumina sierica > 2,9 mmol/l) � variato fra 30 e 40 giorni nei pazienti trattati con Zometa rispetto ai 17 giorni dei pazienti trattati con pamidronato 90 mg (valori di p: 0,001 per la dose da 4 mg e 0,007 per la dose da 8 mg). Non vi sono differenze statisticamente significative tra le due diverse dosi di Zometa.

In studi clinici 69 pazienti che hanno mostrato recidive o che erano refrattari al trattamento iniziale (dosi da 4 mg, 8 mg di Zometa o 90 mg di pamidronato) sono stati ulteriormente trattati con Zometa 8 mg. La risposta al trattamento in questi pazienti e stata circa del 52%.

Poich� questi pazienti sono stati ulteriormente trattati solo con una dose da 8 mg, non � disponibile alcun dato che permetta il confronto con la dose da 4 mg.

Negli studi clinici condotti in pazienti con ipercalcemia neoplastica (TIH), il profilo globale di sicurezza tra tutti e tre i gruppi in trattamento (acido zoledronico 4 mg e 8 mg e pamidronato 90 mg) era simile per tipologia e gravit�.

05.2 Propriet� farmacocinetiche

- [Vedi Indice]

Gli studi di fannacocinetica dopo infusione endovenosa singola di 5 e 15 minuti di 2, 4, 8 e 16 mg di acido zoledronico in 32 pazienti con metastasi ossee hanno evidenziato i seguenti risultati, indipendentemente dal dosaggio.

L'acido zoledronico, somministrato per via endovenosa, e eliminato secondo un processo che si svolge in tre fasi: scomparsa rapida, ad andamento bifasico, del farmaco dalla circolazione sistemica, con emivita plasmatica di (t1/2alfa) 0,23 e (t;2ß) 1,75 ore, seguita da una fase di eliminazione lenta con emivita di eliminazione terminale di (t1/2Y) 167 ore. L'acido zoledronico non viene metabolizzato ed � escreto immodificato per via rena1e. Dopo le prime 24 ore il 44+18% della dose somministrata � presente nelle urine, mentre la parte restante � legata principa1mente al tessuto osseo. Dal tessuto osseo viene rilasciato lentamente nella circolazione sistemica ed eliminato poi per via renale. La clearance corporea � del 5,6+2,5 l/h, indipendentemente dalla dose e non influenzata dal sesso, et�, razza e peso corporeo.

L'incremento del tempo di infusione da 5 a 15 minuti ha prodotto una diminuzione del 30% della concentrazione di acido zoledronico al termine dell'infusione ma non ha modificato il valore dell'area sotto la curva (concentrazione plasmatica verso tempo).

Come con altri bisfosfonati, la variabilit� tra pazienti dei parametri farmacocinetici per acido zoledronico � risultata elevata.

Non sono disponibili dati di farmacocinetica per l'acido zoledronico in pazienti affetti da ipercalcemia o in pazienti con insufficienza epatica o renale severa. In vitro, l'acido zoledronico non inibisce gli enzimi del citocromo P450 umano, non presenta biotrasformazione e negli studi sull'animale una quantit� < 3% della dose somministrata � stata ritrovata nelle feci, a supporto del fatto che non vi � un ruolo rilevante della funzione epatica nella farmacocinetica dell'acido zoledronico.

L'acido zoledronico non ha mostrato affinit� per i componenti cellulari del sangue e il legame alle proteine plasmatiche � basso (circa il 22%) ed � indipendente dalla sua concentrazione.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

- [Vedi Indice]

Tossicit� acuta

La dose massima non letale per somministrazione endovenosa singola � risultata pari a 10 mg/kg di peso corporeo nel topo e 0,6 mg/kg nel ratto.

Tossicit� subcronica e cronica

La tollerabilit� dell'acido zoledronico � risultata buona dopo somministrazione sottocutanea nel ratto ed endovenosa nel cane di dosi fino a 0,02 mg/kg/die per 4 settimane. La somministrazione sottocutanea di 0,001 mg/kg/giorno nel ratto ed endovenosa di 0,005 mg/kg ogni 2-3 giorni nel cane fino a 52 settimane � risultata ben tollerata.

Il risultato pi� frequente negli studi a dosi ripetute consiste nell'aumento del tessuto osseo spugnoso nelle metafisi delle ossa lunghe negli animali in sviluppo approssimativamente a tutte le dosi, risultato che riflette l'attivit� farmacologica del prodotto sul riassorbimento osseo.

I margini di sicurezza relativi agli effetti renali si sono dimostrati ridotti negli studi a lungo termine nell'animale a dosi ripetute per via parenterale ma il parametro cumulativo di assenza di eventi avversi (NO Adverse Event Levels -NOAELs) per dose singola (1,6 mg/kg) e gli studi con dosi multiple fino a un mese (0,06-0,6 mg/kg/giorno) non hanno dimostrato conseguenze renali a dosi equivalenti o eccedenti la massima dose terapeutica nell'uomo. La somministrazione ripetuta a lungo termine di gruppi di dosi comprese nella dose terapeutica massima utilizzata nell'uomo per l'acido zoledronico, hanno prodotto effetti tossici in altri organi compresi tratto gastrointestinale, fegato, milza e polmoni, nonch� nei siti di iniezione.

Studi di tossicit� sulla funzione riproduttiva

L'acido zoledronico si � dimostrato teratogeno nel ratto dopo somministrazione sottocutanea di dosi >0,2 mg/kg. Nel coniglio � stata osservata tossicit� materna sebbene non siano stati riscontrati effetti teratogeni o di fetotossicit�.

Mutagenesi e carcinogenesi

Nei test di mutagenesi condotti, l'acido zoledronico si � dimostrato privo di effetti mutageni o di potenziale cancerogeno.

06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

- [Vedi Indice]

06.1 Eccipienti

- [Vedi Indice]

Flaconcino polvere: mannitolo, sodio citrato.

Fiala solvente: acqua per preparazioni iniettabili.

06.2 Incompatibilit� - [Vedi Indice]

Al fine di evitare potenziali incompatibilit�, la soluzione ricostituita di Zometa deve essere diluita con una soluzione salina allo 0,9% p/v o con una soluzione glucosata a1 5% p/v.

La soluzione ricostituita di Zometa non deve essere miscelata con soluzioni contenenti calcio come ad esempio la soluzione Ringer.

Gli studi eseguiti sui flaconi in vetro cosi come su diverse sacche e linee di infusione costituite da polivinilcloruro, polietilene e polipropilene (pre-riempite con soluzione salina allo 0,9% p/v o soluzione glucosata al 5% p/v) non hanno dimostrato incompatibilit� con Zometa.

06.3 Periodo di validit� - [Vedi Indice]

3 anni.

La soluzione ricostituita e chimicamente e fisicamente stabile per 24 ore a temperatura ambiente.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

- [Vedi Indice]

Nessuna speciale precauzione per la conservazione.

Dopo la ricostituzione e la diluizione in condizioni sterili. il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. Se non utilizzato immediatamente, i tempi e le condizioni di conservazione prima della somministrazione sono sotto la responsabilit� del medico. Il tempo totale tra la ricostituzione, la diluizione, la conservazione in frigorifero ad una temperatura compresa tra 2 °C e 8 °C e la somministrazione non deve superare le 24 ore.

06.5 Natura e contenuto della confezione

- [Vedi Indice]

Zometa 4 mg polvere e solvente per soluzione per infusione endovenosa e confezionato in astucci contenenti rispettivamente 1,4 o 10 flaconcini e 1,4 o 10 fiale di acqua per preparazioni iniettabili.

Non tutte le confezioni potrebbero essere commercializzate.

Flaconcino polvere: flaconcini di vetro incolore da 6 ml, vetro di grado idrolitico tipo I (Ph. Eur.)

Fiala solvente: fiala di vetro incolore da 5 ml.

06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione

- [Vedi Indice]

La polvere deve essere ricostituita preventivamente in 5 ml di acqua per preparazioni iniettabili utilizzando l'apposita fiala inclusa nella confezione del prodotto. La dissoluzione della polvere deve essere completa prima del prelievo della soluzione per l'ulteriore diluizione. La soluzione ricostituita deve essere ulteriormente diluita con 50 ml di soluzione per infusione priva di calcio (soluzione salina allo 0,9% p/v o soluzione glucosata al 5% p/v). La soluzione conservata in frigorifero dovr� essere riportata a temperatura ambiente prima della somministrazione.

Se � richiesta la somministrazione di una dose pari a 8 mg (trattamento successivo), due fiale devono essere ricostituite ciascuna con 5 ml di acqua per preparazioni iniettabili, come gi� descritto qui sopra, e i 10 ml della soluzione risultante dovranno essere ulteriormente diluiti con 50 ml di soluzione salina allo 0,9% p/v o soluzione glucosata al 5% p/v.

07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

Novartis Europharm Limited

Wimblehurst Road

Horsham

West Sussex, RH12 5AB

Regno Unito

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO

- [Vedi Indice]

1 flaconcino 4 mg + 1 fiala solvente 5 ml

EU/1/01/176/001 Numero di identificazione nazionale: AIC n. 035263019/E

4 flaconcini 4 mg + 4 fiale solvente 5 ml

EU/1/01/176/002 Numero di identificazione nazionale: AIC n. 035263021/E

10 flaconcini 4 mg + 10 fiale solvente 5 ml

EU/1/01/176/003 Numero di identificazione nazionale: AIC n. 035263033/E

09.0 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO - [Vedi Indice]

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- [Vedi Indice]

20.03.2001

- [Vedi Indice]

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12.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

- [Vedi Indice]

Marzo 2001

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